Nuzzolo Massimiliano

L’agenzia della buona morte

Pubblicato il: 8 Giugno 2019

L’ultimo libro dell’autore veneto Massimiliano Nuzzolo, L’agenzia della buona morte, è un romanzo che si apre con il testo di una preghiera, L’eterno riposo, prosegue con quello della canzone No surprises dei Radiohead per poi iniziare con un dialogo che anticipa il primo capitolo, dal titolo Incipit. Tre passi prima di cominciare, tre passi che contestualizzano in modo adeguato ciò che leggeremo. Nuzzolo, come già nei racconti della raccolta La felicità è facile, incastra alla perfezione musica e scrittura – d’altronde il protagonista Marco è un produttore discografico – e indaga la provincia con la sua empatia nei confronti delle persone disilluse, che non trovano o non riescono più a trovare un senso per la propria vita. La struttura del romanzo alterna presente a passato, entrambi raccontati in prima persona da Marco, intervallati da un dialogo telefonico.

Nel presente siamo in uno studio televisivo dove il protagonista deve essere intervistato. Tra l’attesa dell’inizio della trasmissione, le interruzioni pubblicitarie, le domande della bella intervistatrice, ecco i flashback che ci raccontano come si è arrivati a quel punto: durante un lavoro di produzione a Berlino Marco riceve la notizia della morte della moglie: il dolore seguente la fine del suo grande amore lo porta a pensare al suicidio; al ritorno in Italia incontra persone amiche (Marta, Lucio e Andrea) che come lui attraversano un periodo molto difficile e, tra discussioni serie e facete, ubriacature e condivisione dei propri sentimenti e pensieri più reconditi, si arriva alla decisione di aprire L’agenzia della buona morte. Umor nero e sarcasmo, spirito dissacrante e nessuna intenzione di dissuadere alcuno dal proprio proposito di suicidarsi porterà l’iniziativa a un inaspettato successo e ad attirare l’attenzione dei media. Si giunge così, dopo lunghi confronti tra gli amici, a accettare l’invito per la suddetta intervista.

Se l’idea dell’agenzia porta uno squarcio di luce sul mondo della depressione, sulla volontà di porre fine consapevolmente alla propria vita, la trattazione che cerca di stare sempre in bilico tra serietà e leggerezza finisce con l’annacquare un po’ entrambe: non è così serio; non è così leggero. È un romanzo con qualche squilibrio, ma è scritto bene, con personaggi vivi, che senti reali, anche se Nuzzolo gioca in qualche caso al limite dello stereotipo ne esce infine bene. Qualche problema in più nello svolgimento della storia, perché alcune rivelazioni non sono poi tali, dato che chi legge arriva ben prima del protagonista a certe conclusioni. Qui però va detto che l’aletta di copertina, se letta integralmente, toglie qualsiasi sorpresa, e pur non essendo un romanzo fondato sulla trama sapere tutto prima dell’inizio della lettura non mi sembra appropriato (io per fortuna l’avevo saltata). Un libro dalla doppia faccia in cui a mio avviso funziona in maniera migliore la parte dedicata al passato rispetto a quella ambientata nello studio televisivo, anche se è da questa che si dipanano i vari flashback. Gli intervalli telefonici sono azzeccati, ma forse un po’ troppi: usati come lampi per svelare progressivamente una questione centrale assolvono il loro compito ben presto. Molta carne al fuoco, e in alcuni punti si è bruciata.

In definitiva, un romanzo che promette molto e non riesce a mantenere tutto quanto, ma che non scivola via come si potrebbe pensare: “e qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure”.

Edizione esaminata e brevi note

Massimiliano Nuzzolo è nato a Mestre (Ve), dove vive e lavora. È autore dei romanzi L’ultimo disco dei Cure  (Sironi, 2004), che sarà a breve tradotto in Albania, e Fratture (italic, 2012), e della raccolta di racconti La felicità è facile  (italic, 2015). Ha partecipato a numerose antologie, tra cui I nuovi sentimenti (Marsilio, 2007) e Dizionario affettivo della Lingua Italiana (Fandango, 2008). Ha curato il volume La musica è il mio radar (Mursia, 2010) ed è produttore di alcuni video e dischi, tra cui L’esperienza segna dei Soluzione.

Massimiliano Nuzzolo, L’agenzia della buona morte, Marlin editore, 2018

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ab, giugno 2019