Kuznetsov Anatolij

Babij Jar – 1941 L’occupazione tedesca di Kiev

Ho conosciuto la strage di Babij Jar qualche tempo fa leggendo "La pianista bambina" di Greg Dawson. Poco tempo dopo, vagando tra gli scaffali di una libreria di Roma, sono incappata in questo libro il cui titolo non lascia spazio ad alcun dubbio. Kuznetsov c'era. Aveva solo 12 anni quando l'esercito tedesco invase Kiev, la sua città: il 19 settembre 1941 i nazisti entrarono nella capitale dell'Ucraina. L'occupazione si protrasse per due anni e due mesi prima che l'esercito di Hitler decidesse di ritirarsi. Lo stesso Fürher intraprese questa guerra sapendo che avrebbe rappresentato una "lotta fra ideologie e razze diverse". L'autore racconta numerosi episodi, quelli conservati nella...CONTINUA...

Scibona Salvatore

La fine

“La fine” - romanzo d'esordio dello scrittore italo-americano Salvatore Scibona, che ha impiegato 10 anni per portarlo a compimento, nominato al National Book Award (2008) statunitense, vincitore di vari altri premi letterari, per cui il suo autore è stato indicato come uno tra i 20 migliori scrittori under 40 degli U.S.A. dalla rivista New Yorker - cerca di narrare...CONTINUA...

Nakata Hideo

I segreti della mente

Celebre per Ringu e Dark Water, due horror che hanno trovato fortuna (e conseguenti remake in salsa americana) ben oltre i confini del Giappone, il regista nipponico Hideo Nakata torna a dirigere un film di produzione occidentale dopo la poco fortunata esperienza di The Ring 2. I segreti della mente, titolo fantasiosamente adattato dall’originale e ben più calzante Chatroom, si discosta un pochino dal genere orrorifico privilegiato da Nakata, per andare a solcare i territori del thriller psicologico che sfocia nel dramma. Protagonista è William, giovane dell’alta borghesia...CONTINUA...

Orlando Francesco

La doppia seduzione

L’insigne francesista e teorico della letteratura Francesco Orlando ha dato alle stampe il suo unico romanzo a settantasei anni, poco prima di morire improvvisamente. Si tratta di un testo breve, ma intenso e curatissimo, con riferimenti letterari e musicali, che riflettono gli interessi e gli studi dell’Autore. È una prosa pura, priva di dialoghi, molto introspettiva e che scende con accuratezza nei sentimenti dei due ragazzi protagonisti pressoché assoluti del romanzo. CONTINUA...

Deep Purple

Gemini Suite live

In questi giorni, settembre 2011, Jon Lord sta combattendo la sua battaglia più difficile, e, forse anche a causa di questa circostanza, molti di noi sono tornati a ricordarlo ai tempi più felici dei Deep Purple, quando, non senza difficoltà, riuscì a portare dentro quella band la sua cultura di pianista ed organista “accademico”. Erano tempi che qualcuno ha voluto definire come pionieristici e che probabilmente permettevano qualche esperimento musicale poco ortodosso, senza per questo venire risucchiati nel business più bieco. In questo senso i Deep Purple, sotto l’egida di Lord, interprete e compositore, la loro parte l’hanno fatta prima nel settembre 1969 col “Concerto For Group & Orchestra”...CONTINUA...

Borsellino Paolo

Oltre il muro dell’omertà

“Se, oltre ad avere un ministro dell'Interno padano, avessimo anche i magistrati padani, probabilmente in Padania la mafia non esisterebbe, perché la nostra magistratura, che è fatta tutta di ragazzi del sud coi loro burocrati del sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché viene informato da qualcuno, dagli amici? Perché questi sono così: qualcuno sarà codardo, qualcuno sarà venduto, qualcuno semplicemente facilone... Poi il magistrato, quando tornerà dalle ferie, quando avrà voglia, quando penserà che, interverrà, perché questa è la loro cultura, il loro modo di fare”. Questa la dichiarazione di un tal Alberto...CONTINUA...

D'Adamo Francesco

Storia di Iqbal

Tanti sanno chi sia Iqbal. Tanti altri, soprattutto i più giovani, non lo conoscono. E' per questo che Francesco D'Adamo ha voluto dedicare un libro al piccolo eroe pakistano, un bambino divenuto simbolo della dura battaglia contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Intorno ai primi anni '90 il nome di Iqbal Masih ha fatto il giro del mondo, la sua storia ha commosso e colpito l'opinione pubblica occidentale e la sua tragica fine ha indignato tutti coloro che avevano riconosciuto in Iqbal un esempio di rivalsa e di giustizia sociale. Con "Storia di Iqbal" l'autore ha desiderato rivolgersi essenzialmente ai lettori adolescenti. Il linguaggio è lineare e molto comprensibile, la vicenda...CONTINUA...

Meadows Shane

This is England

L’Inghilterra dei primi anni Ottanta, quella in cui imperversava la “Lady di ferro”, Margaret Thatcher, al di là delle lodi che ogni tanto ripropone qualche nostalgico dell’ ultraliberismo sfrenato – fuori tempo massimo e oltremodo miope, constatate le cause dell’attuale crisi economica – fu certamente un tempo buio e desolato, dati storici alla mano, soprattutto per quelle giovani generazioni che si sono trovate a vivere il disagio dell’assenza di lavoro e le crescenti spinte nazionaliste innescate dal conflitto con l’Argentina nelle Falkland. E proprio nel 1983, anno nel quale la Thatcher esaurì il suo primo mandato, è ambientato This is England, lungometraggio...CONTINUA...

Pegoraro Silvia

La famiglia de Chirico: I geni della pittura, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Ruggero Savinio

La mostra “La famiglia de Chirico. I geni della pittura” (24 giugno – 24 settembre 2006) in quel del Museo Michetti di Francavilla al Mare dedicato, come intuibile, alle opere di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Ruggero Savinio, rappresenta la genesi di questo volume edito da Skira, tra catalogo e raccolta di brevi saggi. A quanto pare non era mai accaduto che le opere di tutti e tre gli autori, fratelli, padre e figlio, trovassero ospitalità in uno stesso luogo. L’occasione quindi per una riflessione e comparazione su tre protagonisti della storia artistica italiana che la curatrice Silvia Pegoraro ha opportunamente orientato su un “taglio familiare”. Sono circa venti le pagine scritte...CONTINUA...

Gratteri Nicola, Nicaso Antonio

La malapianta

Dalle mie parti la chiamano "malerba" ma credo che possa essere facilmente assimilata alla "malapianta". Si tratta di una coltura infestante, particolarmente nociva che cresce rapidamente, senza difficoltà e che è complicato estirpare. Il parallelismo tra la "malapianta" e la 'ndrangheta è lampante. Ma la "malapianta" ricorda anche la struttura di tronco, rami e foglie che caratterizza la 'ndrangheta la quale si basa, ormai da secoli, su una gerarchia di poteri ben definita ed inviolabile tenuta assieme soprattutto grazie a vincoli di sangue e al silenzio omertoso di chi ne fa parte. "La malapianta" è un libro-conversazione, un dialogo fatto di domande, quelle poste da Antonio Nicaso, e di...CONTINUA...