Manganelli Giorgio

La favola pitagorica

“La favola pitagorica” raccoglie una serie di resoconti di viaggio realizzati in varie parti d’Italia da Manganelli e pubblicati tra il 1971 e il 1989 su quotidiani e riviste. Dopo un “Viatico” introduttivo gli scritti sono ordinati dal Nord al Sud dell’Italia (dall’Emilia si giunge al Sud archeologico). In appendice è riportata una “Lettera sulla Toscana”, una autentica lettera alla famiglia pubblicata postuma su “L’Unità” il 18 ottobre 1993. Gli articoli qui radunati offrono una panoramica sul...CONTINUA...

Pavese Cesare

Il mestiere di vivere

Un testo accompagna un’esistenza, la segue tra riferimenti biografici, appunti e riflessioni sulle letture compiute, osservazioni sulla realtà circostante e su persone, passioni amorose, spostamenti da un luogo all’altro, problematiche esistenziali. Tempo della scrittura e tempo della vita coincidono. Le riflessioni si fanno particolari se chi scrive è un poeta e un romanziere. Un...CONTINUA...

Magris Claudio

Un altro mare

Storia di una vita che si dipana nel niente e nell’anonimato, fin quasi a far perdere le sue tracce. Immagini di terre lontane, dagli ampi spazi sconfinati e circondate dal vasto oceano, viaggi, attraversamento di confini sino al ritorno alla propria terra, situata anch’essa all’incrocio di culture diverse. Ed poi, ancora una volta, la presenza del mare, quello familiare, ben noto, più piccolo rispetto al grande oceano straniero che è «un altro mare». CONTINUA...

Magris Claudio

Illazioni su una sciabola

Vi sono avvenimenti storici - intere stragi talvolta – che rimangono per sempre marginali, quasi dimenticati da tutti, come se certe vite valessero infinitamente meno di altre, o come se fosse addirittura fastidioso ricordare certi errori. Così la storia seppellisce tutto tra le sue pieghe e il tempo inghiotte inesorabilmmente nelle sue sabbie mobili quelle figure umane. Solo la pazienza di qualche studioso, capace di unire alla ricerca storica l’abilità nel narrare, riesce a riportare alla luce quei fatti e ad elaborare congetture...CONTINUA...

Gronig Philip

Il grande silenzio

“Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre” (Geremia 20,7)  È inverno alla Grande Charteuse. Neve e nuvole. Il richiamo delle campane a scandire i tempi della giornata. Un anziano monaco si appresta a confezionare l’abito per un novizio: con gesti lenti ed esperti distende la stoffa, controlla gli appunti con le...CONTINUA...

Magris Claudio

Lei dunque capirà

Un testo breve, un monologo al femminile struggente e impietoso, disperato e spietato, intenso e profondo. Magris rivisita il mito di Orfeo ed Euridice in chiave moderna, muovendosi tra esperienza personale e modello universale, con uno stile semplice, colloquiale, ma mai banale. L’io narrante è stata la Musa ispiratrice di un poeta, del quale non manca di evidenziare debolezze e difetti. Ora lei si trova in una misteriosa Casa di Riposo, un moderno Ade sorvegliato...CONTINUA...

Stella Giannantonio

Il maestro magro

Il viaggio che Osto, diminutivo di Ariosto, il maestro magro, compie dalla natia Sicilia all’Italia settentrionale, dapprima in Polesine e succcessivamente a Torino, è un viaggio attraverso l’Italia dal Dopoguerra ai primi anni Sessanta, l’Italia della ricostruzione, del boom economico, del mito del benessere simboleggiato dai primi elettrodomestici, dalla Seicento Fiat, dalla televisione. L’Italia ingenua e credulona, bigotta e perbenista, povera alla...CONTINUA...

Magris Claudio

Danubio

Da quattro anni di viaggi (1982-86) e di scrittura seguendo il corso del grande fiume nasce questo poderoso libro di Magris, nasce senza predeterminazione, come sempre le opere di questo studioso dalla cultura vastissima. Lasciando la parola allo stesso autore, il Danubio “ è ancora una volta il simbolo della frontiera, perché il Danubio è un fiume che passa attraverso tante frontiere, è quindi simbolo della necessità...CONTINUA...

Magris Claudio

Alla cieca

Un romanzo sfaccettato, dai mille aspetti e nel quale i piani spazio-temporali s’alternano, si mescolano in una continua altalena che crea un senso di disorientamento, tanto che ci si chiede da quali abissi di tenebra abbia attinto l’Autore per creare un’opera così vasta, proteiforme e onnicomprensiva. Un grande libro per una grande mente capace di inabissarsi nei gorghi della Storia e di descriverli attraverso il potere della parola e di una prosa perfetta, senza una sbavatura, mai banale, profonda e coltissima. CONTINUA...

Levi Primo

I sommersi e i salvati

Molti anni dopo “Se questo è un uomo” – uscito per la prima volta nel 1947 – Levi riaffronta il tema del lager con un saggio, non un libro di memorie, ma un’analisi spietatamente lucida e precisa dell’universo concentrazionario. Più si prosegue nella lettura e più si scende nelle tenebre e nel dolore, che vengono sezionati pur essendo ormai decantati dallo scorrere del tempo, che non ha tolto chiarezza all’Autore. La grande consapevolezza acquisita tanti anni dopo l’esperienza della deportazione ad Auschwitz è che i veri testimoni del lager non sono i sopravvissuti –come Levi stesso – ma i “sommersi”, coloro che non sono tornati e che davvero hanno raggiunto il fondo...CONTINUA...