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Antonio Ingroia
Ricordate “Una storia italiana”? Era un opuscoletto che poco prima dell’elezioni politiche del 2001 fu distribuito ad ogni famiglia italiana e nel quale si raccontava la stupefacente storia di Silvio Berlusconi, uomo che aveva creato un impero dal nulla; e che soprattutto, sacrificandosi per noi, era sceso in campo per difendere la libertà e per salvarci dai pericoli della malapolitica. Venivano enumerati gli straordinari successi imprenditoriali di un italiano onesto e ricco di valori, a cominciare da quelli della famiglia. Questo nelle pagine di “Una storia italiana”, traducibile anche come “Una...CONTINUA...
“Se, oltre ad avere un ministro dell'Interno padano, avessimo anche i magistrati padani, probabilmente in Padania la mafia non esisterebbe, perché la nostra magistratura, che è fatta tutta di ragazzi del sud coi loro burocrati del sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché viene informato da qualcuno, dagli amici? Perché questi sono così: qualcuno sarà codardo, qualcuno sarà venduto, qualcuno semplicemente facilone... Poi il magistrato, quando tornerà dalle ferie, quando avrà voglia, quando penserà che, interverrà...CONTINUA...
La Arner Bank fino a pochi mesi fa era sconosciuta ai più. Poi venne un servizio di Report che si occupava del caso Antigua e si scoprì che, tra i suoi correntisti, questa piccola banca svizzera annovera Ennio Doris, Stefano Previti e, tanto per cambiare, il nostro premier Silvio Berlusconi, titolare del conto numero uno. Paolo Moldani, l’autore dell’inchiesta televisiva, con “Soldi di famiglia”, ha voluto riproporre, coadiuvato da Paola Di Fraia, i termini della vicenda, da un lato mantenendo anche sulla pagina scritta un ritmo che ricorda molto il servizio mandato in onda su Report, e dall’altro...CONTINUA...
La lettura di “C’era una volta l’intercettazione” conferma ancora una volta come spesso la miglior recensione di quei saggi e istant book che riguardano i fatti e misfatti di casa nostra sia proprio la loro prefazione a cura dell’onnipresente – per nostra fortuna – Marco Travaglio: ovvero non soltanto un’efficace sintesi di quanto tratta l’opera in questione, ma soprattutto un’analisi approfondita del contesto truffaldino in cui maturano quelle bufale mediatiche che il libro tenta di sbugiardare.
Difatti anche il saggio di Ingroia sulle intercettazioni è integrato da una precisa e spietata casistica...CONTINUA...
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