Categoria: Charlotte Gainsbourg

von Trier Lars

Nymphomaniac vol.2

E dunque si arriva alla seconda e ultima parte dell’opera che chiude la “trilogia della depressione”. Se era la depressione che doveva trasparire, a conclusione della vicenda, possiamo dire senza ombra di dubbio che traspare pure, ma quella dello spettatore pagante. Non tanto o non solo quella di personaggi davvero poco sfaccettati e ripetitivi, perché Lars von Trier dopo una prima parte che quantomeno incuriosisce, prosegue il racconto attraverso i più banali e prevedibili clichè del sesso e delle sue possibili varianti, anche quelle più pericolose e perverse, palesando una piattezza narrativa...CONTINUA...

von Trier Lars

Nymphomaniac

Lars von Trier sarà anche molto amato, ma sicuramente è anche molto frainteso e incompreso, spesso da quelli stessi che lo ammirano. Fraintendimenti indotti, manovrati da lui stesso certamente a scopo pubblicitario e autopromozionale, ma sarebbe riduttivo interpretarli come marketing puro e semplice. Dalla stanza buia dell’antiumanesimo da cui guarda il mondo, Lars se la ride alle spalle di chi lo detesta, ma anche di chi lo ama. Anzi, manipolare i suoi stessi ammiratori è certamente parte del suo sottile godimento, come anche del suo nichilismo. Con Nymphomaniac la manipolazione orchestrata...CONTINUA...

von Trier Lars

Nymphomaniac vol.1

Dall’ossessione orrorifica, onirica e metafisica in Antichrist, passando per il vuoto emotivo e la conseguente distruzione del pianeta in Melancholia, si arriva al porno-soft filosofico ed esistenziale di Nymphomaniac. Si chiude dunque “la trilogia della depressione” ideata da Lars von Trier, tanto più buia e oscura quanto i motivi profondi di questo suo ultimo cinema, ma sempre degna d’ogni ribalta scandalistica prestandosi comunque a dibattito e discussione, risultato finale d’un cinema sempre in cerca di un feedback sensazionalistico...CONTINUA...

von Trier Lars

Melancholia

La fine del mondo secondo Lars von Trier. Ecco cosa potrebbe sembrare, a prima vista, Melancholia, nuovo tassello di una cinematografia eccessiva, disturbante, furba, ammiccante ma sicuramente originale di uno dei più acclamati e discussi cineasti europei contemporanei. Il regista danese, anche stavolta, nella presentazione consueta a Cannes, non si è fatto mancare i motivi di polemica, con le dichiarazioni su Hitler (“in fondo lo capisco, mi fa simpatia”) e sugli ebrei (“Israele è un dito al culo”, oppure “Credevo di avere origini ebraiche, invece ho scoperto...CONTINUA...

Birkin Andrew

Il giardino di cemento

Trasposizione abbastanza fedele dell’omonimo romanzo di Ian McEwan, Il giardino di cemento è il terzo film diretto dal regista e sceneggiatore Andrew Birkin, fratello della bellissima Jane Birkin, mito e icona artistica dei Settanta, e pertanto zio dell’affascinante Charlotte Gainsbourg, non a caso protagonista femminile della pellicola. Di non semplice adattamento, viste le tematiche e l’essenzialità narrativa di McEwan, l’opera venne ospitata in concorso a Berlino nel 1993 e vinse un meritato Orso d’argento. I temi proposti dallo scrittore inglese...CONTINUA...

von Trier Lars

Antichrist

Lars von Trier è un grande paraculo. Così scrissi qualche anno fa e così mi ripeto ancora oggi dopo aver visto il suo Antichrist, opera controversa e fischiatissima dal pubblico e massacrata dalla critica in conseguenza del recentissimo passaggio al Festival di Cannes. Lars von Trier è un grande paraculo, dicevamo, ma non sempre il giochino gli riesce come era accaduto con due film moralisti, ma al contrario di Antichrist acclamati, come Idioti e Dancer in the dark (quest’ultimo anche Palma D’Oro a Cannes), perché oramai il Nostro, quando è in crisi d’ispirazione...CONTINUA...

Gondry Michel

L’arte del sogno

Alla fine, quando  i due innamorati si addentrano nel mare di cellofan, adagiati su un cavallo giocattolo di pezza dai movimenti improbabili, trasportati da una barchetta di cartone, sembra fuor di dubbio che il sogno sia più potente della realtà. Sembra e forse lo è veramente, o quanto meno Michel Gondry pare esserne certo. Per lui il sogno è potenza, energia allo stato puro, opposizione ma allo stesso tempo comprensione e spiegazione di una realtà materica che non può e non deve essere solo ragione, razionalità, ordine stabilito e predeterminato. Pertanto costruisce...CONTINUA...