Categoria: cinema inglese

Wexler Tanya

Hysteria

C’è stato un tempo, nemmeno troppo remoto, in cui l’isteria veniva considerata il male per antonomasia che affliggeva la gran parte delle donne (soprattutto borghesi) che manifestava aggressività, insoddisfazione, piccole grandi nevrosi, insofferenza e disturbi dell’umore. Siamo nell’Ottocento. Il termine viene dal greco (Hustéra) e si riferisce non a caso all’utero, considerato il luogo in cui convogliavano lo stress e le ansie femminili. Ancora oggi, in modo non proprio elegante, si definiscono “uterine” donne che manifestano vaghi sintomi di insubordinazione ad...CONTINUA...

Alfredson Tomas

La talpa

Le spy story, nel cinema, tutto sommato reggono al tempo che passa, ancorché le mirabolanti e pirotecniche imprese del Tom Cruise di Mission Impossible siano lontane anni luce dal fascino dello spionaggio anni Sessanta e Settanta, e non solo da quello incarnato da James Bond. Ma oltre a Tom Cruise, Sean Connery e Roger Moore, alle loro arcinote pellicole che si sono succedute nel tempo, il cinema internazionale ricorda un filone ben più serioso e verosimile, soprattutto nei Settanta. Come dimenticare, ad esempio, un capolavoro di genere come I...CONTINUA...

Nakata Hideo

I segreti della mente

Celebre per Ringu e Dark Water, due horror che hanno trovato fortuna (e conseguenti remake in salsa americana) ben oltre i confini del Giappone, il regista nipponico Hideo Nakata torna a dirigere un film di produzione occidentale dopo la poco fortunata esperienza di The Ring 2. I segreti della mente, titolo fantasiosamente adattato dall’originale e ben più calzante Chatroom, si discosta un pochino dal genere orrorifico privilegiato da Nakata, per andare a solcare i territori del thriller psicologico che sfocia...CONTINUA...

Meadows Shane

This is England

L’Inghilterra dei primi anni Ottanta, quella in cui imperversava la “Lady di ferro”, Margaret Thatcher, al di là delle lodi che ogni tanto ripropone qualche nostalgico dell’ ultraliberismo sfrenato – fuori tempo massimo e oltremodo miope, constatate le cause dell’attuale crisi economica – fu certamente un tempo buio e desolato, dati storici alla mano, soprattutto per quelle giovani generazioni che si sono trovate a vivere il disagio dell’assenza di lavoro e le crescenti spinte nazionaliste innescate dal conflitto con l’Argentina nelle Falkland. E proprio nel 1983...CONTINUA...

Romanek Mark

Non lasciarmi

Nel 2005 lo scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro, già autore dell’indimenticabile Quel che resta del giorno, diede alle stampe Non lasciarmi, un’opera sconvolgente e distopica ambientata nel Regno Unito in un recente passato alternativo. Un romanzo potente, angoscioso e visionario, che pone inquietanti interrogativi al lettore in merito a temi come l’anima e la natura umana, l’amore e la possibilità di corrispondersi anche a dispetto di un destino ingiusto e feroce, l’arte e il suo essere specchio dell’interiorità...CONTINUA...

Crowley John

Boy A

Proprio Delitto e castigo, capolavoro letterario attraverso il quale Dostoevskij influenzò tutta la letteratura a venire, è forse il libro delle coscienze per antonomasia. In un certo qual modo uno dei padri letterari (non per la forma, evidentemente) della storia che Jonathan Trigell ci racconta nel suo sconvolgente romanzo d’esordio, Boy A, e che John Crowley portò al Festival di Berlino nel 2008 restituendo fedelmente le atmosfere contenute nell’opera del giornalista-scrittore inglese, ottenendo anche un...CONTINUA...

Arnold Andrea

Fish Tank

Fish Tank, ovverosia acquario: un luogo circoscritto e a conti fatti opprimente, una condizione esistenziale, una prigione psichica prima che fisica. Certo a sguazzare negli angusti spazi di una prigione d’acqua e vetro non sono i pesci, nell’opera seconda della talentuosa regista britannica Andrea Arnold, ma una quindicenne inquieta che schiuma rabbia e insofferenza per una condizione alienante percepibile sin dalla giovane età, a certe latitudini. La pellicola della Arnold arriva nei cinema italiani con un buon bagaglio di premi vinti, segnalazioni importanti...CONTINUA...

Birkin Andrew

Il giardino di cemento

Trasposizione abbastanza fedele dell’omonimo romanzo di Ian McEwan, Il giardino di cemento è il terzo film diretto dal regista e sceneggiatore Andrew Birkin, fratello della bellissima Jane Birkin, mito e icona artistica dei Settanta, e pertanto zio dell’affascinante Charlotte Gainsbourg, non a caso protagonista femminile della pellicola. Di non semplice adattamento, viste le tematiche e l’essenzialità narrativa di McEwan, l’opera venne ospitata in concorso a Berlino nel 1993 e vinse un meritato Orso d’argento. I temi proposti dallo scrittore inglese...CONTINUA...

Hickox Douglas

Oscar insanguinato

Una delle più geniali e suggestive vendette della storia del cinema si consumò in teatro: un teatro di sangue, per l’appunto. Theatre of blood è, difatti, il titolo originale (da noi riadattato come Oscar insanguinato) di una godibilissima pellicola di Douglas Hickox, magistralmente interpretata dall’icona horror Vincent Price. Il film, strutturato su un’ affascinante trovata narrativa, ovvero immaginare un assassino che compie i suoi delitti secondo un rituale che ha come schema unico l’emulazione-(re)interpretazione di noti drammi shakespeariani, ha al contempo...CONTINUA...

Loach Ken

Il vento che accarezza l’erba

Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, con sorpresa. Ma a ben addentrarsi nelle dinamiche del cinema che conta, proprio sorpresa non è. Ken Loach è un regista politico, marxista convinto, che ha sempre concepito il suo cinema come impulso per scuotere le coscienze, per sollecitare all’attenzione di quella che ritiene essere la borghesia britannica – e successivamente, con la notorietà, europea e mondiale – la condizione disagiata di disoccupati, operai sottosalariati ed emarginati sociali. Un cinema duro, lineare, affatto virtuosistico, attento ai dialoghi e ai volti più che agli effetti che...CONTINUA...