Categoria: incomunicabilità

Costanzo Saverio

La solitudine dei numeri primi

Opera prima di un giovane fisico, Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi è stato il caso letterario del 2008, in Italia, aggiudicandosi il Premio Strega, il Premio Campiello opera prima e vendendo un elevato numero di copie. La storia di Alice e Mattia, che tanto ha toccato l’intimo dei lettori di ogni età, era dunque immaginabile che in breve tempo sarebbe diventata opera di celluloide. Nessun dubbio in merito, ed infatti così è stato. Poco più di un anno e mezzo dopo, in effetti, in concorso al Festival di Venezia e contestualmente...CONTINUA...

Wong Kar-wai

Hong Kong Express

Storie di solitudine, di lettere spedite e mai aperte o aperte in ritardo, di poliziotti che hanno perduto l’amore e di donne enigmatiche e sfuggenti, sullo sfondo di una Hong Kong dalle mille luci e dai frastornanti colori, ancorché spesso notturna e anch’essa sfuggente, dove la pioggia sostituisce le lacrime mai versate, trattenute in una dimensione che elude sovente la realtà per farsi stadio intermedio che non è nemmeno sogno. O lo è solo in parte. Il primo film da esportazione del cineasta di Hong Kong Wong Kar-wai, oggi notissimo in Occidente grazie a capolavori...CONTINUA...

Bergman Ingmar

Sussurri e grida

Su uno sfondo rosso, senza musica d'accompagnamento, cominciano a comparire i titoli di testa; nel silenzio, solo un lieve rintocco, davvero impercettibile, sembra echeggiare - è un orologio ornamentale, quasi vivisezionato da Bergman, che ne insegue ogni più piccolo dettaglio. Passeranno circa sette minuti, dai titoli di testa, prima che la voce faccia il suo ingresso nella pellicola. In questi sette minuti sospesi nel tempo c’è tanto del cinema del maestro svedese, c’è soprattutto un’idea estetica non vincolata dal rumore, dal suono, dalle parole che spesso distraggono...CONTINUA...

Pavese Cesare - Garufi Bianca

Fuoco grande

Il romanzo “Fuoco grande”, scritto nei primi mesi del 1946 a capitoli alterni da Cesare Pavese e Bianca Garufi e rimasto incompiuto all’undicesimo capitolo, fu ritrovato postumo tra le carte di Pavese. L’edizione princeps uscì nel 1959 da Einaudi per volontà di Italo Calvino. Il titolo scelto da Pavese era “Viaggio nel sangue”, poi mutato in “Fuoco Grande” dall’editore, prendendo spunto da...CONTINUA...