Novità – Le trame di Circe: “Il bacio” e “Il tempo delle radici”

Pubblicato il: 11 Settembre 2023

Due nuovi libri pubblicati da Le trame di Circe, piccola casa editrice indipendente nata nel 2020. Leggiamo nella pagina di presentazione sul sito: “Siamo una casa editrice indipendente, nata nel 2020, in militante opposizione a tutta l’editoria a pagamento. Produciamo narrativa intima, memoir, brevi saggi, ma anche poesia e narrativa illustrata, e racconti e romanzi a fumetti.
Circe, suadente figlia del Sole, ha con noi “trame” benevole, e un calice ben più profondo e ricco di sorprese rispetto a quello che tutti sappiamo aver riservato a Ulisse. Le sue mani (nel logo) hanno unghie smaltate, perché la riscoperta del Classico ha una veste che appartiene all’Oggi e non ha paura di raccontarlo; lo fa con voci di talento, sottoposte ad accurata selezione, editing e promozione nazionale.
Le opere che editiamo sono distribuite sia in cartaceo che in ebook.”

Ecco due tra le ultime pubblicazioni:

 

Un ritratto generazionale di fine millennio

ne “Il Bacio” di Simonetta Caminiti

Torna in libreria e in versione digitale per Le Trame di Circe “Il Bacio”, romanzo di Simonetta Caminiti, giornalista e scrittrice, già pubblicato in altre versioni, e da cui è stato tratto il graphic novel “Sweet Eleanor, 1999”, con i disegni di Letizia Cadonici, i colori di Valeria Panzironi e il corrispettivo microfilm animato con le voci di Barbara e Federica De Bortoli.

L’edizione definitiva di un romanzo che mantiene inalterato il genere di “formazione”, narrando una crescita sempre più distante nei riferimenti temporali (siamo nell’anno di passaggio dal Ventesimo al Ventunesimo Secolo), e che tuttavia conserva la primaria efficacia di parlare all’animo dell’adolescente e del giovane adulto col linguaggio dei sentimenti, stimolando quella sottile complicità tra anime che rafforza la volontà di liberarsi da condizionamenti pregressi per trovare il proprio sbocco nel mondo.

In primo piano i rapporti familiari, con luci, ombre e segreti inconfessabili, ed un rapporto di sorellanza che parla di diversità: relazioni fra temperamenti, corpi, ruoli ed etnie diverse. Come quella di Khady, sorella adottiva di Diana, la protagonista, che ha madre biologica senegalese e padre francese. Khady, paradossalmente più a suo agio nella città e nel mondo della sorella nata nella sua famiglia. Quasi una figura specchio che qualsiasi sorella o amica coetanea rappresenta, non senza una serpeggiante rivalità che però s’infrange nell’impatto col condiviso sottosuolo familiare. Il 1999 non è solo l’anno dell’attesa ma, per entrambe, quello della verità.

Adolescenti unite da un rapporto tenero e complesso, che nel periodo fra la primavera e il Capodanno del 1999, momento di cambiamenti epocali (siamo alla vigilia del Millennium Bug), cercano il proprio posto nel mondo. E le vicende della riservata Diana si intrecceranno con le vite di altri personaggi (improbabili, fascinosi, grotteschi). Determinante per la crescita della giovane sarà la lettura de “Il Delta di Venere” di Anais Nin, caposaldo della letteratura erotica.

I legami col passato e la loro soluzione ne “Il tempo delle radici”,

terzo capitolo della saga “Wunderbar” di Ester Palma

Fare i conti col passato, tappa ineludibile dell’esistenza, diventa nel romanzo “Il tempo delle radici” di Ester Palma, giornalista del “Corriere della Sera”, pretesto per una nuova avvincente storia che si aggiunge a “Il disertore” e “La notte alta”, i due capitoli precedenti della saga “Wunderbar”, per Le Trame di Circe, di cui il libro contiene un esaustivo riferimento nel prologo.

Un romanzo sentimentale, in cui si ritrovano i personaggi degli altri due, e altri se ne aggiungono per completare il quadro di una trama ricca di colpi di scena, sviluppi avvincenti, ed un sapore da favola moderna che lo rende adatto alla lettura estiva, anche sotto l’ombrellone.

La scrittura puntuale, analitica e dinamica, segue il ritmo incalzante degli eventi, per renderlo poi più lento e accomodante nella descrizione di sentimenti e stati d’animo o nello scorrere dei ricordi. Riconoscibile la capacità di fare cronaca della giornalista, così come la sensibilità della donna capace di penetrare i fatti, soprattutto quando si parla di radici, che contengono comunque, e per ciascuno di noi, tratti di sofferenza. Gli stessi che poi chiedono una definitiva soluzione.

Ritroviamo Robin, disertore tedesco nel Secondo Conflitto Mondiale, col suo passato di ombre e atrocità, e con quell’immutata bellezza che ne fa costantemente oggetto di attenzioni femminili, sfidandone la fedeltà verso Susanna, donna della sua vita. Trova nuovo riscontro la tematica dell’amore, quello vero capace di superare ogni ostacolo, ed emergono i fardelli dei legami familiari, con nuove sconvolgenti scoperte e quei fili spezzati che forse si possono sanare. Un tesoro da recuperare o almeno da trasformare in valore in cui credere.

Un motivo per leggere il libro? Tanti. Ma spicca su tutti la possibilità di riflettere sull’ esistenza e trarre dai fatti narrati – tutt’uno col periodo storico del Secondo Dopoguerra, ma attualissimi per l’animo umano – spunti di autoanalisi, e perché no, di autoassoluzione.

(testi di presentazione dei romanzi di uff. stampa)