Dandini Serena

La vasca del Führer

Pubblicato il: 16 Marzo 2021

C’è una ragazza molto bella in una vasca da bagno che volge lo sguardo di lato, oltre l’obiettivo. Sul bordo della vasca, appoggiata alle piastrelle, una foto di Adolf Hitler, impettito e sfrontato, come al solito. Poi: il bordo di un lavandino, degli abiti buttati su uno sgabello, il busto di una statua di donna su un tavolo da toletta e per terra, su quello che doveva essere un candido tappeto da bagno, degli scarponi lerci di fango. È da qui che si parte, da questa insolita foto in bianco e nero. Una foto che racconta, da sola, moltissime vite e milioni di morti. La vasca immortalata nello scatto è esattamente la vasca del Führer e la giovane e affascinante donna che sta facendo il bagno nella vasca di Hitler si chiama Lee Miller, meglio Elizabeth Miller.

Lo sterminio della bellezza è l’arma preferita di ogni propaganda che si rispetti; e Lee Miller, infilandosi nuda in quella vasca, compie un personale esorcismo per scongiurare il male, una vendetta artistica contro la brutalità del potere. Chi meglio di lei, che è stata la donna piú bella del mondo, può sapere che è proprio la bellezza il piú ambito fra tutti i campi di battaglia? Sono passati oltre settant’anni, eppure questa fotografia scavalca il tempo e le ideologie e può ancora raccontarci qualcosa di prezioso sulla forza eversiva della libertà d’espressione“. Comprensibile il fascino che questa immagine, così inverosimile, così assurda, così surreale abbia esercitato su Serena Dandini. Capire chi sia la donna nella vasca, perché sia finita in quella vasca e come abbia potuto pensare di farsi scattare una foto è ciò da cui tutto si muove.

Dire che “La vasca del Führer” sia la biografia di Lee Miller non basta. In questo splendido libro, che mi ha rivelato il talento della Dandini scrittrice, c’è tutta la passione di una donna contemporanea che ammira e segue e ama l’anima irriverente, funambolica, istrionica di una donna vissuta dentro la grande Storia del Novecento. Se c’è una cosa che la Dandini sottolinea in più momenti, è l’inspiegabile talento della Miller di trovarsi, praticamente per caso, nel cuore dei mutamenti epocali che hanno travolto e stravolto il secolo scorso.

Partire dall’infanzia, ovviamente, ha il suo senso. Rintracciare le origini familiari di Elizabeth Miller spiega anche la sua spigliatezza, la sua autonomia e la sua voglia di libertà. Ma partire dalla sua infanzia significa anche inorridire al cospetto della violenza che Elizabeth ha subito da bambina: “Un amico di famiglia ha abusato di Elizabeth. L’agnellino innocente è stato divorato da un lupo cattivo, come in una brutta favola che nessuno in quella casa ha mai raccontato. [] L’innocenza perduta della sua bambina si tramuta in una ferita che in famiglia non verrà mai piú nominata“. Guarire è complicato e Theodore, il padre di Lee, sa che l’unico “risarcimento” che può sanare il male subíto è permettere a sua figlia di scegliere la vita che desidera. “E lei, per ripagare tanta fiducia, lo amerà per sempre“. Elizabeth Miller è nata nel 1907 e al tempo concedere totale libertà a una bambina o a una ragazza, anche in un’emancipata famiglia americana, rimane una sorta di anomalia.

Elizabeth è bella, anzi bellissima. La bellezza è solo il principio della sua rivoluzione personale. Essere apprezzata come modella funziona fino a un certo punto poi Lee, guidata da Man Ray, che di lei s’innamora in maniera totale e ossessiva, impara a fotografare. Carpisce ogni segreto e ogni tecnica, per il resto le servono solo intuito e talento, qualità che non le mancano. Parigi le permette di entrare in contatto con alcune tra le maggiori figure del surrealismo: Max Ernst, Jean Cocteau, Pablo Picasso. In questi ambienti Lee Miller trova un habitat perfetto per nutrire la sua irrequietezza e il suo sfrenato bisogno di libertà. Non ha vincoli, non ha limiti, non ha regole. Cresce e si trasforma come più le piace. La grande Storia verrà ad incontrarla più tardi, quando sceglierà di seguire le forze armate americane sul fronte di guerra scattando le sue foto più importanti e conoscendo l’orrore puro dello sterminio nazista che lascerà nella sua anima, nel suo corpo e nella sua mente traumi incancellabili.

La vita di Elizabeth Miller in realtà è composta da una miriade di esistenze. La Miller ha avuto la forza, la sfrontatezza e l’incoscienza di vivere il suo tempo come pochissime donne hanno saputo o potuto fare. L’opera della Dandini è capace di trasmettere al lettore tutta l’eccezionalità di una figura femminile come quella della Miller mettendone in luce gli aspetti più brillanti, effervescenti e vitali senza tralasciare però anche il grande male di cui la Miller è stata vittima e testimone. Lo scrivere di Serena Dandini, oltre ad attestare un’attenta ricerca storica, condotta con cura e rispetto delle fonti, è capace di catturare, pagina dopo pagina, l’attenzione del lettore facendolo partecipe, con lucidità, intelligenza e un pizzico di ironia, dei tanti accadimenti che costituiscono la storia di un’esistenza. Alla fine, a noi, donne del Terzo Millennio, resta la sensazione, che traspare di tanto in tanto anche dalle parole della Dandini, di dover lottare ancora a lungo contro schemi mentali, sociali e morali che ci mortificano, ci sviliscono, ci limitano e ci sovrastano solo e soltanto perché siamo donne.

Edizione esaminata e brevi note

Serena Dandini è autrice, conduttrice televisiva e scrittrice. Tra i suoi libri, tutti best seller, “Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini” (Rizzoli, 2011), “Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa” (Rizzoli, 2012), “Ferite a morte” (con Maura Misiti, Rizzoli, 2013), “Il futuro di una volta” (Rizzoli, 2015) “Avremo sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico” (Rizzoli, 2016), “Il catalogo delle donne valorose” (Mondadori, 2018), “La vasca del Führer” (Einaudi, 2020).

Serena Dandini, “La vasca del Führer“, Einaudi, Torino, 2020.

Pagine su Serena Dandini: Wikipedia / Facebook / La TV delle ragazze (Rai Tre)

Pagine su Lee Miller: Sito ufficiale / Enciclopedia delle donne / Wikipedia