Grazia Livi è morta il 18 gennaio 2015 e non ha avuto la soddisfazione di vedere ripubblicata, in una nuova edizione, l'opera che nel 1991 le valse il Premio Viareggio e che sopratutto è stata apprezzata anche dalla critica meno indulgente quale originale ed efficace esempio di ”saggio narrante”. Un'originalità che si rivela non soltanto nell'aver raccontato con stile narrativo momenti di vita di alcune delle più note scrittrici e protagoniste del Novecento - la divulgazione storica ha già offerto qualcosa di simile - ma piuttosto nell'aver voluto proporre una sorta di autobiografia intellettuale che ha molto a che fare con la storia di una nuova consapevolezza da parte del "Secondo sesso". Un...CONTINUA...
Regalarmi un libro non è semplice. Lo sanno benissimo i miei amici. Però ci provano ed io, ogni volta, apprezzo i loro sforzi. Stavolta, per il mio compleanno, l'amica mi porge un pacchetto dorato e mi fa capire con sguardo appagato che sa di non aver sbagliato: "Questo di sicuro non lo conosci". Infatti "Il pezzo perduto incontra la grande O" non lo conosco. Una copertina rigida e bianca, un autore che non ho mai sentito nominare, un titolo sicuramente stravagante e due sole figure al centro: un triangolo ed un cerchio. La scoperta si fa interessante. L'amica mi spiega che per lei è stato innamoramento a prima vista. Una lettura facile ma toccante e coinvolgente che, guarda caso, piace...CONTINUA...
“Non si può insegnare Céline! La prospettiva dove conduce è di ordine poetico. Uomo dell’Antico Testamento, avrebbe potuto essere il cavallo di Troia dei nazisti. Rimase il medico dalle terribili emicranie, e i collaborazionisti marcirono nell’aspettare che la sua bocca si aprisse; così come quelli dell’altra parte, gli attendisti, gli intellettuali che non si perdono una manifestazione, lo spinsero alla capanna dell’esilio, del supplice.”
Questa breve e suggestiva descrizione fotografa efficacemente per immagini la vita e l’arte di Louis Ferdinand Céline, uno dei più grandi, innovativi e controversi letterati del Novecento. A proporcela, nel suo...CONTINUA...
Il 20 agosto 1908 una nave approda sulle coste venezuelane del porto di La Guaira. Arriva da Trinidad e porta con sé la peste. Nell'arco di un mese, quando l'infame morbo sta per raggiungere la capitale, il primo santo fatto di legno viene condotto in processione. Il Nazareno di San Paolo è vestito di una tunica color malva ricamata d'oro, porta la sua corona di spine ed è circondato da orchidee. Presso la casa di un creolo armato di fucile, ai piedi di un vecchio limone, avviene un evento che ha del miracoloso: la peste viene debellata nel giro di dieci mesi. Accanto all'albero dei prodigiosi limoni viene eretta un chiesa che, nell'arco di qualche decennio, assieme al limone stesso, vive il...CONTINUA...
Se si dovesse dare retta all' Historical Novel Society, secondo cui "per essere ritenuto storico, un romanzo deve essere stato scritto almeno cinquanta anni dopo gli eventi descritti", allora "S-21" di Giorgio Pescali non dovrebbe essere apprezzato come esempio di "narrativa storica". Comunque la si voglia pensare il senso dell'operazione editoriale è piuttosto chiaro: "La storia [ndr: di Vann Nath], combinata con altre decine di testimonianze, sono state trasformate in un romanzo dalle vicende, lucide e dolorose" (dalla quarta di copertina). Vann Nath, morto nel 2011, è stato un pittore cambogiano, già contadino, diventato famoso per essere sopravvissuto alla famigerata S-21, l'ex scuola adibita...CONTINUA...
Probabilmente il titolo "Pittura e filosofia" del piccolo libro edito dalla Campanotto poteva essere sostituito senza troppi problemi anche con "Pittura e poesia" o "Pittura e scienza". Difatti la lettura dei due articoli giovanili di Gillo Dorfles e le riflessioni contenute negli scritti di Luca Cesari e Luigi Sansone evidenziano una personalità multiforme che intendeva valorizzare la connessione tra forme artistiche e ricerca scientifica. Sappiamo che Gillo Dorfles, partendo da un'approfondita e precoce conoscenza dell'antroposofia steineriana, fu protagonista di un percorso culturale che lo portò anni dopo a fondare il MAC (Movimento Arte Concreta) e a mettere nero su bianco i principi della...CONTINUA...
A quanto pare l’esordio di Emily Croy Barker nel romanzo, in particolare con “L’anello dei Faitoren”, ha riscosso subito un bel po’ di critiche positive, malgrado la presentazione di “fantasy al femminile per adulti e ragazzi” possa forse suscitare delle perplessità presso il nuovo pubblico di lettori ormai affezionato al cosiddetto "grimdark" . Si pensi al successo del "Trono di Spade" di George R. Martin e di altre saghe che mostrano situazioni a dir poco tetre, brutali, "diversamente realistiche" e che di certo non mettono in primo piano personaggi alle prese con sentimenti e magia. Di sicuro - e qui ci accodiamo alle osservazioni di chi ci ha preceduto in veste di critico e recensore – “L’anello...CONTINUA...
Una sottile foschia sfuma il paesaggio caldo, dalle forti tinte brune, che man mano si disvela. Degli artisti si preparano su un carrozzone, le porte di un castello si aprono e alla presenza del re comincia un farsesco duetto. La corte non trattiene le risate ma l’allegra atmosfera è rotta dalla indifferente presenza della regina. Il suo sguardo vitreo, imbambolato, riesce a spegnere un volto di una bellezza altrimenti abbacinante (che ha le aggraziate fattezze di Salma Hayek). Non avere un figlio è un dolore che la strappa alla vita e per arginarlo è pronta a qualsiasi sacrificio, persino mangiare il cuore di un drago. È questa una delle tre fiabesche storie regali che vengono narrate ne “Il...CONTINUA...
"Indagine sul Santo Spirito di Brunelleschi" fu pubblicato la prima volta nei "Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura", s. XV, fascicoli 85-90, pp.1-52, nel dicembre 1968, autore Leonardo Benevolo, con la collaborazione di Stefano Chieffi e Giulio Mezzetti per i rilievi e la restituzione grafica. Quarantacinque anni dopo la casa editrice Guaraldi, con due saggi introduttivi di Benno Albrecht e Cristiano Tessari, ha riproposto questo saggio che lo stesso autore "ha sempre considerato molto importante all'interno del suo vastissimo percorso intellettuale" (pp.VII). Scrive Albrecht che la riflessione sul processo della progettazione, una sorta di palestra civica, rappresenta "uno stimolo...CONTINUA...
Ci sono diversi modi per andare oltre il livello di semplice turista o visitatore e diventare un osservatore o un esploratore di un paese straniero. Si tratta di piccole cose, veramente minime, ma che fanno la differenza tra il viaggiare in modo passivo e l’esplorare un posto vedendone le diverse sfaccettature. Il più ovvio e immediato è di sicuro andare al mercato cittadino o bazar nei paesi orientali. Vedere come la gente normale fa la spesa, come le merci vengono vendute, pesate e imballate, vederne la qualità...CONTINUA...
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