Il trasporto ferroviario italiano, lo sappiamo bene, è da diversi anni al centro di furibonde polemiche. Sostanzialmente due gli schieramenti contrapposti: da un lato coloro – per lo più la grande stampa e la quasi totalità dei nostri onorevoli - che lo narrano come indispensabile strumento di crescita economica, sociale, ambientale; dall’altro una minoranza eterogenea che ne coglie i gravi limiti. Tra questi ultimi Marco Ponti e Francesco Ramella, già autori di opere come “L’arbitrio del principe. Sperperi e abusi nel settore dei trasporti” e “Trasporti. Conoscere per deliberare”, che col loro...CONTINUA...
“Trieste è la porta d’ingresso in Oriente. L’Europa dell’Est è il nostro Eldorado” (pp.165). Queste le parole di un celeberrimo paragnosta italiano, Piero Fassino, che danno l’avvio al tredicesimo capitolo di “Binario morto”. Tutto bene se non fosse che molti diffidano delle doti divinatorie del nostro, e quindi probabile che qualche lettore farà scorrere velocemente le mani sotto il basso ventre in cerca di facili appigli scaramantici. Un gesto tanto più spontaneo visto che il motivo del contendere non è certo Trieste ma il famigerato Corridoio 5 dell’Alta velocità “che non c’è”. Luca Rastello...CONTINUA...
In questi giorni le “madamine” del Si-Tav – autentiche eroine per gran parte della grande stampa italiana - hanno ammesso di portare avanti la loro battaglia di principio pur non conoscendo molto bene i dettagli tecnici e finanziari del progetto del Tav in Val di Susa. E, mostrando una certa coerenza di stile e di pensiero, non si sono risparmiate l’invito esplicito, rivolto ai cosiddetti “No-Tav”, di decrescere felicemente per i fatti loro, in compagnia di una pecora magari, e di lasciare in pace tutti coloro che vogliono invece crescere nel progresso. L’idea di fondo, comune alla maggior parte...CONTINUA...
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