Categoria: PaperFIRST

Travaglio Marco

Israele e i palestinesi in poche parole

Ludovico Antonio Muratori scrisse che “lo spirito della parzialità o dell'avversione troppo sovente guida la mano de gli storici”. Ce ne siamo accorti più volte. Quindi ci voleva giusto un giornalista di professione come Marco Travaglio, seppur laureato in storia, per tentare di fare un minimo di chiarezza sulle reali origini del conflitto Israele-Palestina; mentre intanto – purtroppo anche col contributo di storici accademici – sembra che, invece di ragionare, capire, informarsi, ci si debba necessariamente arruolare, vuoi tra le fila dei filo-israeliani senza se e senza ma, vuoi tra le fila dei...CONTINUA...

Travaglio Marco

Il Santo

“Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli”. Così la pensava Erasmo da Rotterdam circa sei secoli fa. E fin qui niente di strano; anzi. Ai nostri giorni semmai il problema che si è posto Marco Travaglio – e molti di noi, non precisamente simpatizzanti del defunto Silvio Berlusconi – è proprio l’auspicata imitazione di un personaggio che, malgrado appunto l’attuale santificazione, non si può proprio definire un “santo”. È evidente che ancora oggi ci sono tanti italiani che considerano S.B. un esempio di rettitudine e di buongoverno, come altrettanti aderiscono all’idea di Montanelli “è un...CONTINUA...

Ponti Marco, Ramella Francesco

L’ultimo treno

Il trasporto ferroviario italiano, lo sappiamo bene, è da diversi anni al centro di furibonde polemiche. Sostanzialmente due gli schieramenti contrapposti: da un lato coloro – per lo più la grande stampa e la quasi totalità dei nostri onorevoli - che lo narrano come indispensabile strumento di crescita economica, sociale, ambientale; dall’altro una minoranza eterogenea che ne coglie i gravi limiti. Tra questi ultimi Marco Ponti e Francesco Ramella, già autori di opere come “L’arbitrio del principe. Sperperi e abusi nel settore dei trasporti” e “Trasporti. Conoscere per deliberare”, che col loro...CONTINUA...

Travaglio Marco

Bugiardi senza gloria

“Travaglio semina odio e violenza”: così parlò Matteo Renzi, il capo di un piccolo partito ultimamente  ribattezzato “Italia Saudita”. Adesso poi con la pubblicazione di “Bugiardi senza gloria” non osiamo pensare cosa potrebbe accadere. Di sicuro il libro, anche senza averlo letto, farà imbestialire i tanti rivali di Travaglio. In effetti conosciamo bene la sua fama di spietato “giustizialista” che lo contrappone ai tanti giornalisti “garantisti” dei più noti quotidiani. Usiamo le virgolette perché in questo campo le definizioni sono le più varie: c’è chi considera il giustizialista un feroce...CONTINUA...

Cecchi Paone Alessandro, Sileri Pierpaolo

Covid segreto

“Il ministro Speranza a metà settembre ha dichiarato di essere sicuro che per la Pasqua 2021 saremo del tutto fuori dall’incubo. Lo crede anche lei?” (pp.22). Questa la domanda di Cecchi Paone al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri contenuta nel breve libro-intervista “Covid segreto” che, in considerazione del suo sottotitolo “tutto quello che non sapete sulla pandemia”, oggi, col senno di poi, probabilmente andrebbe riscritto in “tutto quello che non sapevamo sulla pandemia”. La risposta di Sileri è molto più accorta rispetto le affermazioni del suo ministro e si limita, prima di delineare...CONTINUA...

Autori Vari

Perché No Tav

“Resta comunque inspiegabile – al netto di eventuali mazzette – quest’ossessione unanime, fanatica, ideologica se non addirittura religiosa, tipica di certe sètte estremiste, per quel gigantesco pertugio nella montagna. Alcuni psicanalisti, di fronte a certi grattacieli e ad altri ecomostri falliti che deturpano le città, parlano di invidia del pene. Per gli adepti della Banda del Buco, non c’è altra spiegazione che l’invidia dell’ano”. Così Marco Travaglio al termine del primo capitolo di “Perché...CONTINUA...

Caporale Antonello

Matteo Salvini. Il ministro della paura

Sul blog del “Giornale” Matteo Salvini è forse il politico più citato, e a volte si leggono parole che fanno ben capire cosa si intenda per salvatore della patria: “L’unica colpa di questo bravo ragazzo, divenuto ministro, è quella di mantenere le promesse, fatte in campagna elettorale, ai cittadini italiani. In sostanza una lieta novità […] Il razzismo, quello vero, degli uomini di sinistra nei confronti del popolo va fermato. Con le buone intenzioni e la volontà di risollevare la Patria ce la faremo. Con voi o senza di voi. Perché questo è il tempo delle decisioni inappellabili”. Sprezzanti del...CONTINUA...

Scanzi Andrea

Renzusconi

Erano gli anni del berlusconismo trionfante e Montanelli raccontava a Tiziana Abate vicende note e meno note della sua lunga vita: «Il fatidico 10 giugno del 1940 in Piazza Venezia c’ero anch’io, in compagnia di Pannunzio. Il discorso di Mussolini fu uno dei più brutti che abbia mai pronunciato. Tutto vi suonava falso. E non meno fasulle le ovazioni che gli tributò la piazza […] Improvvisamente Pannunzio, uomo solitamente così misurato da essere giudicato insensibile, sbottò: ‘I più vigliacchi siamo io e te. Perché se nel momento in cui diceva: “Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della...CONTINUA...

Lillo Marco

Di padre in figlio. Le carte inedite del caso Consip e il familismo renziano

Forse potrà sorprendere qualche lettore ma uno dei primi politici a finire sotto il tritacarne di Marco Lillo, col suo “Di padre in figlio”, è proprio Beppe Grillo, artefice poco accorto – come spesso gli capita – di una sparata contro la stampa e contro un Renzi, a suo dire, poco solidale con babbo Tiziano. Mentre “chiude gli occhi di fronte lo scandalo Consip” (pp.31). Del Bomba, qualcuno avrà colto, abbiamo una pessima opinione e quindi lungi da noi volerlo difendere dalle critiche di Beppe Grillo. Nel caso specifico però Marco Lillo, che pure ha investigato in profondità nelle magagne del cosiddetto...CONTINUA...

Travaglio Marco, Truzzi Silvia

Perché No

Di questi tempi sembra che i confini tra le professioni siano diventati davvero molto labili: comici che fanno i politici, politici che, oltre alla ben remunerata attività di maggiordomi, fanno - forse a loro insaputa - i comici, alcuni giuristi un po' comici e un po' uffici stampa dei partiti, giornalisti che spesso s'improvvisano giuristi; e così via. Poi ci sono le eccezioni, ovvero coloro che questo secondo (o primo) lavoro riescono a farlo comunque molto bene. Tra questi Marco Travaglio e, nel caso di "Perché No", Silvia Truzzi. Da anni il giornalista torinese...CONTINUA...