Categoria: appennino

Scaruffi Silvano

Romanzo di crinale

Silvano Scaruffi, col suo “Romanzo di crinale”, sembra proprio abbia voluto realizzare quanto scrisse molti anni fa un celeberrimo scrittore: “Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro”. Stranezze dei personaggi, del gergo, della stessa struttura del romanzo che, fin dalla prima pagina e fortunatamente con gran divertimento per il lettore, rispondono appieno alla definizione che Scaruffi ha voluto dare alla sua opera: “un racconto sfrantumato al solito, di cose...CONTINUA...

Autori Vari

Le vie dell’acqua. L’Appennino raccontato attraverso i fiumi

Gli autori vari che hanno contribuito alla realizzazione di questo volumetto sono Laura Bosio, Guido Conti, Donatella Di Pietrantonio, Carlo Grande, Giuseppe Lupo, Raffaele Nigro e Laura Pariani. Si tratta di un'opera che rientra nella serie «Civiltà Appennino» a cura della Fondazione Appennino. Sette scrittrici e scrittori italiani importanti e d'esperienza si sono misurati scrivendo attorno a una tematica...CONTINUA...

Verrini Oreste

Madri. Sulle Orme del pittore Pietro da Talada, lungo l’Appennino Tosco-Emiliano

Madri di Oreste Verrini è un romanzo che sarebbe improprio ridurre – ammesso che di riduzione si tratti – alla definizione di ‘libro di viaggio’. È, piuttosto, un’opera di cammino (e in cammino), che segue e sviluppa uno spunto artistico: la ricerca dei dipinti di Pietro da Talada, pittore appenninico del XV secolo che realizzò varie Madonne...CONTINUA...

Letterappenninica III edizione 2017

Letterappenninica è un piccolo festival letterario nato da un’idea dello scrittore pistoiese Federico Pagliai. Giunto quest’anno alla sua terza edizione, si svolge in paesi dell’appennino tosco-emiliano chiamando a raccolta autori e autrici che raccontano la catena montuosa che attraversa la nostra penisola da nord a sud. Tema scelto per questa edizione “Il Cerchio”, inteso sia come...CONTINUA...

Ugolini Pietro

Giustiniano

“Una volta, quando le case erano di sasso e sulle strade c'era la polvere, mio zio si chiamava Giustiniano. Allora c'erano più boschi, nei fiumi e nei laghi c'erano più pesci, l'acqua dei fiumi e dei laghi potevi bere. Giustiniano si alzava ogni mattina di buon'ora. Quando si alzava i raggi del sole illuminavano il cielo che si colorava. L'alba riempiva il cielo di luce e illuminava la campagna. Giustiniano si lavava ogni mattina con l'acqua di un catino. Si arrotolava la camicia fino al gomito e poi si lavava. D'inverno, quando faceva freddo e nevicava l'acqua del catino si...CONTINUA...