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Francis Scott Fitzgerald
I quattro racconti di questa raccolta, tutti con lo stesso protagonista, furono scritti da Fitzgerald nel 1928, tra la stesura de “Il grande Gatsby” e quella di “Tenera è la notte” e pubblicati sul Saturday Evening Post per 3500 dollari l’uno.
Visti i cronici problemi di Fitzgerald con il denaro, si tratta chiaramente di testi realizzati per guadagnare un po’, ciò nonostante l’autore stesso li distingueva da altri, più modesti, e si era affezionato al protagonista che...CONTINUA...
“Non ci sarà più alcuna lingua, non una lingua per il silenzio e per la terra: le labbra radicate non pronunceranno più parole, il freddo occhio del serpente sbircerà tra i vuoti del cervello, e non un grido dal cuore su cui sorgono i vitigni.
La tarantola si trascina tra i tronchi marci delle querce, la vipera sibila sui seni, si rovesciano i calici: ma la terra resterà per sempre. Il seme dell'amore germoglia nel deserto, e le radici degli olmi avvolgono le ossa degli amanti.
La lingua morta si dissecca e il cuore marcisce, cieche bocche scavano gallerie nelle carni, ma la terra resterà per...CONTINUA...
Nell’accensione dei colori della riviera francese, a mezzogiorno, una giovane attrice americana, Rosemary Hoyt, si reca alla spiaggia, luogo elegante, riservato a pochi negli anni Venti.
Rosemary è bella e fresca, ancora “coperta di rugiada” e ha compiuto un viaggio in Italia accompagnata dalla madre, una donna scaltra che, rimasta vedova per due volte, si è dedicata all’educazione e alla tutela della figlia.
Rosemary incontra due gruppi di americani, ma è attratta soprattutto da un uomo dai capelli rossi e gli...CONTINUA...
Romanzo dell’amore, della giovinezza, dell’ebbrezza del vivere, della dissoluzione e disgregazione di sentimenti, vita, ideali, “Belli e dannati” è la seconda opera di Scott Fitzgerald dopo il successo di “Di qua dal Paradiso” ed è il romanzo di Anthony e Gloria, della loro storia d’amore e insieme di una generazione, quella degli Anni Venti, l’età del jazzCONTINUA...
olgendo in un isolamento totale la figura del padron di casa, in piedi sulla veranda con le mani alzate in un gesto cerimonioso di addio”. (p.88)
Gatsby è affascinante e misterioso, bello, si esprime con eleganza.
Gatsby è un sorriso che conquista.
CONTINUA...
Uno scrittore che parla dello scrivere. Un tema non originale, ma assolutamente attraente. Soprattutto per chi ama i libri e comprende, o subisce, il fascino della parola scritta. Scrivere bene è sempre nuotare sott'acqua e trattenere il fiato, da questo frammento, uno dei tanti raccolti, prende il titolo il libro. Fitzgerald si fa maestro: descrive il percorso, tutto personale, che lo ha portato a diventare uno scrittore; spiega la genesi di un personaggio; descrive il rapporto con i critici e quello con gli editori.
Gli inizi non furono semplici: Avevo centoventidue biglietti...CONTINUA...
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