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Monica Capuani
L’idea di questo libro è sicuramente adatta ai nostri tempi: prendere una storia nota a tutti e cambiarne il punto di vista. In questo caso si tratta della caduta di Troia, ma dal punto di vista delle donne. L’Iliade ha molti personaggi femminili che però sono relegati a ruoli abbastanza secondari e per carità, non si può certo incolpare il povero Omero di non aver predetto di qualche millennio la parità dei sessi. Quello che possiamo fare però è ripensare...CONTINUA...
"Era diventato un chiodo fisso. Da almeno vent'anni. La tentazione era cresciuta con il tempo. Il tabù che la circondava non l'aveva indebolita, anzi. Senza quell'interdizione familiare, avrei più rapidamente ceduto, voltata pagina. Non avrebbe meritato che vi indugiassi. Il tabù ha ipostatizzato la fantasia" (pp.8). Il tabù e la fantasia di cui scrive Stéphanie Hochet, in riferimento all'anonimo personaggio protagonista di "Sangue nero", è il tatuaggio, non disgiunto dall'immagine della croce. Fin dalle prime righe del romanzo breve, o racconto lungo che dir si voglia, si svelano molti dei temi...CONTINUA...
Quindici minuti. Forse venti. Tanto basta per leggere il breve memoir di Violette Ailhaud. Un libricino che ha alle spalle una vicenda abbastanza singolare ed affascinante. La Ailhaud scrisse questa storia, la sua storia, nel 1919 e la lasciò in un cassetto. Alla sua morte, nel 1925, gli eredi trovarono tra le carte del testamento una lettera che, secondo le precise indicazioni di Violette, nessuno avrebbe dovuto toccare fino all'estate del 1952. Solo in quella data la busta venne aperta e si scoprì che conteneva un manoscritto. L'autrice specificava che dovesse essere affidato al maggiore...CONTINUA...
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