Barbacetto Gianni

Una storia italiana

Volendo proprio essere magnanimi col Cavaliere – e con ogni suo appassionato elettore - potremmo definire “Una storia italiana” di Gianni Barbacetto il racconto di un imprenditore e presidente del Consiglio estremamente distratto, oppure estremamente smemorato. Sì, perché Barbacetto, con questo suo volume, intenzionalmente ha riprodotto pari pari la copertina e il titolo dell’opuscolo elettorale berlusconiano del 2001, prendendosi la briga di integrare ad una ad una tutte le smemoratezze contenute appunto nell’originaria ed agiografica “Storia italiana” ad...CONTINUA...

Mascheri Paolo

L’albero delle farfalle

Paradossalmente il fatto che un accademico come l’anziano Renato Barilli, perennemente distruttivo nei confronti di quello che definisce il “mainstream letterario”, nemmeno abbia azzardato un’autentica stroncatura del romanzo di Paolo Mascheri, “L’albero delle farfalle”, ma di fatto si sia limitato ad esprimere delle riserve; ed addirittura a scrivere – in tutta evidenza a denti stretti - “eppure non ci sono ragioni per dirne male, non riesco perfino a distanziarlo da un autore di sommo prestigio quale il francese Houllebeck”, potrebbe essere interpretato come un grande elogio. Elogio che...CONTINUA...

Vannicelli Andrea

Roman! Breve elogio del romanzo in terra di Francia

Con un'estrema chiarezza e una piacevole leggerezza – insolita si direbbe, vista la veste spesso severa indossata dai più in ambito saggistico – Roman! Breve elogio del romanzo in terra di Francia di Andrea Vannicelli, edito da Oligo, si propone di ripercorre la storia del romanzo francese degli ultimi due secoli attraverso rapidi, sferzanti ritratti dei suoi autori maggiori: Balzac l'immaginifico, Stendhal l'avventuriero, Flaubert l'antiromantico, Hugo lo storico, Zola il sociologo, Jules Verne l'inventore della fantascienza, e ancora, a seguire: Marcel Proust...CONTINUA...

Romanello Alessandro

NOTIFICHE D’INESISTENZA

Queste notifiche d’inesistenza ‒ in minuscolo (di copertina), poiché magari, almeno nelle intenzioni, alla stregua delle nugae catulliane ‒ sono, in verità, malinconici e introspettivi epigrammi improntati all’epicureismo, destinati solo in apparenza allo sfarinamento crepuscolare di certe lapidi, consumate dal tempo [«negli intermundia gessosi» (Kronos, p. 10)]. Ma procediamo con ordine. Alessandro Romanello...CONTINUA...

D'Arzo Silvio

Casa d’altri

Silvio D'Arzo è uno degli eteronimi coi quali Ezio Comparoni ha scelto di firmare i suoi scritti. Un nome che, nel mondo della letteratura, riecheggia e sfugge allo stesso tempo. Uno scrittore morto troppo giovane, a soli 32 anni, nel 1952, per una forma di leucemia. "Casa d'altri" è stata considerata la sua opera più riuscita, quella che tanti critici hanno giudicato perfetta. Di "Casa d'altri" esistono almeno tre diverse stesure perché D'Arzo ha rielaborato in continuazione il...CONTINUA...

Emerick Geoff

Registrando i Beatles

Il concetto di “dietro le quinte” è ovviamente nato negli ambienti teatrali ma un po’ come l'espressione “la punta dell’iceberg”, è adattabile ad una così vasta moltitudine di situazioni, che ormai ne abusiamo. Nel caso di questo libro però, è troppo calzante per evitarla perché andiamo veramente “dietro le quinte” della musica dei Beatles. Autore di questa sorta di autobiografia è Geoff Emerick, fonico ed ingegnere...CONTINUA...

Fogliato Fabrizio

Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano

Nel 2014, scrivendo di “Italia ultimo atto” di Fabrizio Fogliato, avevamo sottolineato come l’analisi dell’autore non fosse incentrata soltanto sui film in quanto tali ma si aprisse necessariamente alla storia italiana e alla sociologia: “una prospettiva non soltanto limitata all’estetica e alla tecnica cinematografica ma, come possiamo cogliere subito grazie ad un linguaggio non banalmente giornalistico, pagine che intendono svelare le dinamiche e l’immaginario di spettatori alle prese con profonde inquietudini e i cambiamenti – a volte solo apparenti –  della società e delle politica”. Considerazioni ancor più...CONTINUA...

Annino Cristina

Avatar

Si capisce fin da subito, leggendo questa raccolta postuma di Cristina Annino, “Avatar”, pubblicata nel febbraio 2022 da Avagliano Editore, di avere a che fare con una parola guizzante, felice, irriverente, caustica, a tratti beffarda, sempre brillante, ma non priva di una pietas sotterranea e pudica. Si capisce che quello di Cristina Annino è un linguaggio che rende tutto possibile, nello sfaldarsi equivoco della soggettività...CONTINUA...

Bonnefoy Miguel

Eredità

Con un po' di ritardo rispetto all'uscita (settembre 2021) ho deciso di ritornare a Miguel Bonnefoy. Ed è il piacere di sempre. Il piacere di incontrare di nuovo la scrittura incantevole di uno scrittore d'infinito talento. Così come già accaduto in precedenza per "Il meraviglioso viaggio di Octavio" (2015) e per "Zucchero nero" (2018), anche al cospetto di "Eredità" ho provato la fascinazione che provo ogni volta che un narratore è capace di stupire...CONTINUA...

Morin Edgar

Di guerra in guerra

Edgar Morin, il centounenne sociologo francese, possiede una tale autorità intellettuale e morale che sarà difficile che i nostri media, i nostri molto cosiddetti maîtres à penser, azzardino a definirlo putiniano. Tutt’al più i nostri impavidi combattenti per la libertà - dal salotto di casa loro -  tenderanno a ignorare il suo “Di guerra in guerra”, senza  ragionarci nemmeno un istante. Ma cosa avrà mai scritto di talmente “putiniano” il sociologo francese? Proprio nulla; anche se sappiamo che di questi tempi basta esprimere delle perplessità sulla...CONTINUA...