Campanelli Chiarastella

Tina Anselmi. La ragazza della Repubblica

Fin dalle prime pagine del libro dedicato alla prima donna ministro della storia d’Italia possiamo cogliere la profonda ammirazione dell’autrice, Chiarastella Campanelli, non soltanto per le conquiste politiche di Tina Anselmi, ma proprio per il suo carattere, per il metodo fermo e limpido con cui ha lottato in un’arena politica di stampo fortemente maschilista e comunque, come sempre è stato, oppressa da compromessi al ribasso e tante ambiguità. Emerge una Tina Anselmi che semmai ha interpretato la politica anche come rinuncia all’intransigenza – si veda la vicenda della legge...CONTINUA...

Nocera Antonina

Angeli sigillati. I bambini e la sofferenza nell’opera di F.M. Dostoevskij

Per chi ama e vorrebbe approfondire la conoscenza dell'opera di Dostoevskij, opera – come sappiamo – tra le più grandi e affascinanti di ogni tempo, di enorme utilità può apparire Angeli sigillati. I bambini e la sofferenza nell'opera di F.M. Dostoevskij di Antonina Nocera, un ampio e valido saggio edito da Franco Angeli dedicato a una costante della produzione letteraria dello scrittore russo, la figura del bambino che soffre o patisce in quanto vittima di una violenza subita o di un'azione malvagia. Il tema, di grande interesse, viene qui approfondito vagliando...CONTINUA...

Modugno Maurizio, Franchini Luisella, Lopane Valerio

Ettore Bastianini. La più bella voce al mondo

Proporre delle classifiche nel campo dell’arte musicale, e dell’arte in generale – lo sappiamo bene -  è una gran stupidaggine; ma nel caso di Ettore Bastianini, quando leggiamo “La più bella voce al mondo”, probabilmente gran stupidaggine non è. Non lo è perché, pur a distanza di oltre cinquant’anni dalla morte, malgrado una vita breve e una carriera altrettanto breve, gli appassionati d’opera ancora lo ricordano con un’ammirazione riservata a nessun altro baritono della storia. E non soltanto per la sua vocalità. Con questa consapevolezza, esattamente in occasione del centenario dalla nascita, Maurizio Modugno, Luisella Franchini e Valerio Lopane, hanno pubblicato un libro che è qualcosa di...CONTINUA...

Montanelli Indro

La sublime pazzia della rivolta

“Dovranno trascorrere molti anni perché anche i comunisti italiani riconoscano il valore democratico di quella infelice battaglia combattuta e persa a Budapest. Montanelli lo aveva capito prima di noi”. Così Miriam Mafai nella prefazione a “La sublime pazzia della rivolta”, raccolta completa delle corrispondenze di Montanelli dal fronte della cosiddetta Rivoluzione ungherese del 1956. La Mafai, donna di sinistra, scriveva nel 2006 quando ancora il nome di Montanelli, col pretesto del suo antiberlusconismo, era spendibile anche dai cosiddetti progressisti. Poi sappiamo come sono...CONTINUA...

Santori Elettra

Sette silenzi

Nella considerazione che Elettra Santori è un’affermata sociologa, anche in virtù degli argomenti affrontati nella sua raccolta di racconti, al lettore meno navigato magari potrebbe venire il sospetto che “Sette silenzi” possa rappresentare un classico esempio di letteratura “che si serve della sociologia come spunto, cornice, suggestione, chiave di lettura, metodo di scrittura”; giusto per citare un breve saggio sul rapporto tra sociologia e racconto. In realtà la lettura di "Pagina bianca" oppure di “Be free” semmai ci fa pensare a una abilissima creatrice di vicende coinvolgenti e imprevedibili...CONTINUA...

Prosdocimi Francesco

Io e Gio

"Carico l’ultima valigia nel bagagliaio della Yaris. Non ci sta più niente qui dentro. Papà lo diceva sempre che era troppo piccolo. Mi viene da piangere, ma non posso […] Ora non c’è freddo. Si sta bene. Si è sempre stati bene a casa nostra" (pp.7). Le prime parole di “Io e Gio” ci introducono in una storia che potremmo definire “di formazione”, anche se apparentemente – ma soltanto apparentemente - la vicenda dei due fratelli protagonisti, il ventitreenne Pietro e il dodicenne Giovanni “Gio”, potrebbe sembrare molto ordinaria: dopo aver perso i genitori in un incidente stradale, Pietro decide di...CONTINUA...

Scudeletti Massimiliano

La Laguna Dei Sogni Sbagliati

Una terra malata genera mostri, questo è il messaggio di fondo del libro, e se vogliamo restare su suolo italiano, pochi luoghi possono essere considerati malati come Porto Marghera e il suo famigerato polo petrolchimico. E infatti, proprio qui è ambientata la storia: siamo negli anni ’90, il protagonista è Alessandro Onofri, 12enne che ha di recente perso i genitori e che quindi è stato affidato alla zia: un’anziana signora aristocratica che vive in un palazzo a Venezia e che sembra aver avuto una vita abbastanza avventurosa anche se non ne sappiamo moltissimo. Oltre a tutto ciò, la zia...CONTINUA...

Joy David

Dove Tende La Luce

Il cambiamento non è mai facile, può essere necessario, può essere salutare, voluto, cercato, ma prevede sempre e comunque la perdita di qualcosa. Talvolta il cambiamento sembra anche impossibile ed è questa la tematica principale di questo romanzo. Ci troviamo negli Stati Uniti, anno non specificato ma diciamo tempo presente, Carolina Del Nord, alle appendici dei monti Appalachi. Protagonista e narratore in prima persona è Jacob McNeely, adolescente che da un paio d’anni ha lasciato la scuola e che si ritrova con una famiglia a dir poco problematica: il padre è un rinomato spacciatore di metanfetamine che rifornisce buona parte della regione e tra suoi clienti c’è pure la madre, agli ultimi...CONTINUA...

Barbacetto Gianni

Una storia italiana

Volendo proprio essere magnanimi col Cavaliere – e con ogni suo appassionato elettore - potremmo definire “Una storia italiana” di Gianni Barbacetto il racconto di un imprenditore e presidente del Consiglio estremamente distratto, oppure estremamente smemorato. Sì, perché Barbacetto, con questo suo volume, intenzionalmente ha riprodotto pari pari la copertina e il titolo dell’opuscolo elettorale berlusconiano del 2001, prendendosi la briga di integrare ad una ad una tutte le smemoratezze contenute appunto nell’originaria ed agiografica “Storia italiana” ad...CONTINUA...

Mascheri Paolo

L’albero delle farfalle

Paradossalmente il fatto che un accademico come l’anziano Renato Barilli, perennemente distruttivo nei confronti di quello che definisce il “mainstream letterario”, nemmeno abbia azzardato un’autentica stroncatura del romanzo di Paolo Mascheri, “L’albero delle farfalle”, ma di fatto si sia limitato ad esprimere delle riserve; ed addirittura a scrivere – in tutta evidenza a denti stretti - “eppure non ci sono ragioni per dirne male, non riesco perfino a distanziarlo da un autore di sommo prestigio quale il francese Houllebeck”, potrebbe essere interpretato come un grande elogio. Elogio che...CONTINUA...