McBride Eimear

Una ragazza lasciata a metà

Ci sono libri che possono vantare una perfetta sintonia tra testo scritto, copertina e taglio editoriale: "Una ragazza lasciata a metà", romanzo d'esordio pluripremiato dell'inglese Eimear McBride, è uno di questi. Il libro infatti ha un taglio inclinato nella parte inferiore e vuole così indicare la volontà di pubblicare libri trasversali e imprevedibili. La copertina di Laura Pizzato ci mostra il volto di una ragazza realizzato con colori che si mescolano e s'intrecciano senza posa, proprio per darci l'idea...CONTINUA...

Cristò

Restiamo così quando ve ne andate

Non guardo più allo stesso modo le pareti di casa mia da quando ho letto Restiamo così quando ve ne andate di Cristò. A partire dal titolo e dall’incipit in corsivo dell’introduzione, “Non possiamo fare altro che aspettare in silenzio quando ve ne andate. Non possiamo che tornare nel letargo della vostra assenza”, una delle intuizioni più felici di questo romanzo rimane l’idea di insinuare nel racconto una voce “altra”, come una sorta di coro greco o una presenza simile agli dei lari della religione romana, protettori degli...CONTINUA...

Guadagnino Luca

Chiamami col tuo nome

“Tu cosa fai qui? Leggo libri, trascrivo musica”. Lo spot di Chiamami col tuo nome non attinge ad altro. Niente frasi ad effetto sul senso della vita o sulla caducità dell’amore. Gli ultimi prodotti del nostro cinema sembrano voler risolvere le crisi esistenziali dello spettatore, portarlo in sala per rivedersi in quel protagonista avvilito e scontento quanto o più di lui. Guadagnino zittisce i bonzi tibetani (per dirla alla Battiato), promuovendolo con questo secchissimo dialogo fra i due protagonisti. Dal tono suadente dei doppiatori, quella che potrebbe passare per una chiacchiera da bar, suona immediatamente come l’incipit di una storia d’amore. Quella tra Oliver ed Elio...CONTINUA...

Adamo Renata

La bambina stanca

Tutte le donne sono state bambine. Non è sempre vero il contrario, talvolta le bambine non diventano donne, perché un fatto, solitamente tragico, interrompe la loro vita. Capita anche che alcune bambine non diventino mai donne pur restando in vita. Spesso le bambine salvano la vita alle donne che saranno, ma neppure se ne accorgono. Renata Adamo sonda in questa bella silloge di racconti l’anima di creature che non hanno ancora varcato la soglia dell’età adulta, o vi si sono appena affacciate e per contrasto mostra in ogni racconto che ha per...CONTINUA...

Bonnefoy Miguel

Zucchero nero

A suo tempo avevo letto "Il meraviglioso viaggio di Octavio", primo, convincente romanzo di Miguel Bonnefoy, scrittore in lingua francese di padre cileno e madre venezuelana. Avevo amato lo spirito meraviglioso, magico e commovente che aveva animato la vita e il viaggio di Octavio. Ora, a distanza di qualche anno, ho tra le mani "Zucchero nero", opera seconda dello stesso scrittore che ha saputo confermare di possedere il talento di un buon narratore, dotato di originalità, di grande immaginazione ma, soprattutto, di possedere un profondo legame con la terra che ha generato i suoi avi: il Venezuela. Un paese ricco e povero allo stesso tempo, una...CONTINUA...

Landi Antonio

Non di solo pane

Gesù e la prassi del digiuno La frase "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce per bocca di Dio" (Matteo 4,4; Luca 4,4) è diventata ormai proverbiale e, devo ammetterlo, mi ha sempre colpito, per quanto io non sia tipo da digiuni, né possa permettermelo per ragioni di struttura fisica, né la mia famiglia, pur cattolica praticante, li abbia mai osservati. Dei famosi venerdì di Quaresima io ricordo il baccalà o le seppie in umido con polenta che preparava mia madre, tutte pietanze ottime e, direi, poco "penitenziali". Si mangiava con moderazione, ma non ci mortificava il palato. CONTINUA...

Romagnolo Raffaella

La masnà

Maznà: «bambino». Da prov. a. masnada «servidorame; famiglia; prole» (da lat. mediev. *mansionata, derivato di lat. mansionem «dimora»). ATTILIO LEVI, Dizionario Etimologico del dialetto piemontese, 1927. Una nota che si trova all'inizio del romanzo, il secondo della carriera per Raffaella Romagnolo. Masnà, dunque, in dialetto piemontese sta per bambino o bambina. Una creatura ingenua, innocente, incapace di scegliere e giudicare. E di "masnà" in questo libro ce ne sono almeno tre: Emma, Luciana ed Anna. Nonna, figlia e nipote. Una piccola saga di famiglia declinata al femminile che si snoda lungo un sessantennio, dalla metà degli anni '30 alla metà degli anni '90 del Novecento in Monferrato...CONTINUA...

Cardarelli Francesco

Il triangolo rosso

Il triangolo rosso, nei campi di concentramento nazisti, identificava i prigionieri politici, politischer Vorbeugungshäftling, ovvero massoni, sacerdoti e tutti coloro che si potevano ipotizzare oppositori del regime. Un contrassegno attribuito anche a Mario, protagonista del romanzo di Francesco Cardarelli, nonostante presto si capisca che l’unica colpa del giovane soldato italiano di leva era stata quella di non essere rientrato per tempo in caserma, fuggito per qualche ora dalla fidanzata Velia. Poi la galera, l’8 settembre e il ritrovarsi alla mercé dei nazisti vollero dire il trasferimento a Dachau; e di conseguenza mesi e mesi tra la vita e la morte, a stretto contatto con la brutalità...CONTINUA...

Ferrarotti Franco

Al santuario con Pavese

Storia di un'amicizia L'illustre e ormai nonagenario sociologo Franco Ferrarotti ha avuto in gioventù la fortuna di conoscere personalmente Cesare Pavese, che ormai era uno scrittore affermato, e di ricevere da lui anche brevi lettere, oltre che consigli su libri da tradurre per Einaudi. Questo gli dà l'occasione non solo di rispolverare i suoi ricordi, ma di fare precise osservazioni critiche "correggendo" alcune interpretazioni che sono state fatte su Pavese come scrittore e come uomo. Il CONTINUA...