Categoria: reportage

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 4 – Samarcanda, un Treno ad Alta Velocità e le Madrase

Samarcanda, Emir B&B giovedì 23 aprile 2015 ore 23:58 Il risveglio alle cinque di mattina si rivela meno tragico del previsto e, dopo una rapida colazione, arriviamo senza troppi problemi alla stazione dei treni. Prima di entrare nell’edificio vero e proprio dobbiamo passare un primo controllo di sicurezza, mostriamo così i passaporti e i biglietti ai poliziotti di guardia. Il secondo controllo avviene...CONTINUA...

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Mamma Vado in Uzbekistan: parte 3 – Tashkent, Risotto Poco Dietetico e un Corano Antichissimo

Tashkent, Topchan Hostel giovedì 23 aprile 2015 ore 00:32 La mattina ce la prendiamo piuttosto comoda e non ci alziamo dal letto prima delle nove. Noi facciamo colazione con i biscotti comprati il giorno prima, Jan invece si cucina “bel bello” le sue cinque uova. Alessandro non sta benissimo, è raffreddato e dice di sentirsi anche qualche linea di febbre, decide quindi di restare in ostello. Paul, il francese...CONTINUA...

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Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 2 – Tashkent, il Macellaio Cambiavalute e il Bazar

Tashkent, Topchan Hostel martedì 21 aprile 2015 ore 23:01 Il nostro sonnellino rigenerativo dura fino alle nove, quando ci svegliamo tutti e tre in rapida successione. Ora che sono un po’ più lucido ho modo di guardarmi intorno e noto che l’ostello è stato chiaramente aperto da poco: i muri sono ancora puliti, tutti i mobili sono in perfetto stato e i letti odorano ancora di nuovo. La struttura non è molto...CONTINUA...

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Mamma Vado in Uzbekistan: parte 1 – L’aereo Sbagliato

Mediamente, quando una persona sente il nome di un paese che finisce con “-stan”, i primi pensieri che questa fa è che probabilmente tale paese si trova da qualche parte in Asia, ha un nome difficile da pronunciare, è povero e quasi sicuramente ci sono i terroristi. A conti fatti, tre su quattro di questi pregiudizi sono veri e uno lo è solo in parte: - la particella “-stan” significa “terra di” in persiano...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: il Confine con il Daghestan e le Terre dei Lezgini – Parte 3

Baku Mercoledì 27 maggio 2015 Ore 22.30 Sarà l’aria di montagna, sarà la comodità del materasso appoggiato per terra, la grandezza del cuscino o il bellissimo tepore che siamo riusciti a creare sotto i due piumoni, dormiamo tutti saporitamente per oltre una decina di ore. Il risveglio tardivo ci fa sforare sulla tabella di marcia, ma Cavid non sembra eccessivamente preoccupato. Il cielo è sereno e l’aria...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: il Confine con il Daghestan e le Terre dei Lezgini – Parte 2

Villaggio di Gokhur, valle di Sudur Martedì 26 maggio 2015 Ore 22.30 Arriviamo in cima alla strada a piedi, cercando di evitare le numerose pozzanghere fangose e troviamo una bella casa a due piani circondata da un recinto per le mucche e da un’alta pila di letame compressato in tanti piccoli blocchi squadrati. Da quel che so costituisce il combustibile per il fuoco vista la mancanza di legno e la difficoltà...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: Il Confine con il Daghestan e le Terre dei Lezgini – Parte 1

Se provate a leggere un qualsiasi libro sul Caucaso e la sua storia è molto probabile che vi imbattiate in una buona quantità di nomi di etnie e popolazioni semisconosciute e di cui solo gli specialisti si occupano: tati, albani, tatari, circassi, udi, azeri, osseti, abkhazi, talysh e avari sono solo alcuni ma ce ne sono molti altri. D’altronde il Caucaso è da sempre conosciuto per il suo grandissimo patrimonio...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 5

27 marzo 2015 ore 21.53 Baku Dopo pranzo Rufat ci mostra il resto di Barda, che in verità consiste quasi solo nel nuovissimo parco pubblico (ovviamente intitolato ad Heydar Aliyev). Il parco deve essere ancora inaugurato ufficialmente e per questo l’entrata è circondata da nastro segnaletico e sorvegliata dalla polizia. Tuttavia Rufat parla con uno dei poliziotti che ci lascia passare senza problemi. Il parco...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 4

27 marzo 2015 ore 21.53 Baku Ci svegliamo abbastanza di buon’ora dopo aver dormito saporitamente nei comodi letti dell’hotel. Ci vestiamo e scendiamo per la colazione, che viene servita in un salone con lo stesso stile ostentatamente elegante del resto dell’hotel. Pane fresco, burro, marmellata di vari gusti, un paio di tipi di salumi, latte e cereali accompagnati da tè o caffè solubile. Il piano della giornata...CONTINUA...

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Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 3

25 marzo 2015 ore 21.53 Hotel Ganja, Ganja Come nel novanta per cento dei casi nell’Azerbaigian rurale, il taxi è una vecchia Lada dai sedili consumati e scomodi. Il tassista è un uomo abbastanza giovane, non più di trent’anni, di aspetto e corporatura tipicamente azeri: pelle olivastra, capelli neri tagliati corti, lineamenti squadrati e folto monociglio. Inoltre ha dei denti piuttosto storti, gli occhi ravvicinati...CONTINUA...