Libri per l’inverno (e non solo) 2020

Pubblicato il: 9 Dicembre 2020

Alle porte della stagione invernale, qualche consiglio di lettura:

Andrea Brancolini

Elsa Morante, L’isola di Arturo, Einaudi

“Memorie di un fanciullo” recita il sottotitolo. Quali memorie può avere mai un fanciullo, una persona con così pochi anni alle spalle? Il primo capitolo titola “Re e stella del cielo”, e il narratore ci rivela appunto che il suo nome è quello di una stella e di un antico re e pure di Rimbaud.

Fausta Cialente, Le quattro ragazze Wieselberger, La Tartaruga

Ripubblicato da poco dalla casa editrice La Tartaruga con prefazione di Melania G. Mazzucco, vincitore del premio Strega (come il romanzo della Morante), racconta la storia familiare dell’autrice a partire da sua madre. Storia familiare tra fine Ottocento e Seconda Guerra Mondiale, fra Trieste e Alessandria d’Egitto.

Francesca Matteoni, Tutti gli altri, Tunué

Un romanzo di frammenti, e frammenti di vetro trovati per terra, sulla spiaggia, chissà. I bordi un tempo taglienti sono smussati ma l’autrice con la sua scrittura sembra rifilarli apposta per chi legge, perché chi legge non ne ha fatto la prima esperienza e i libri sono condivisione.

Federico Magi

Yukio Mishima, La difesa della cultura, traduzione di Silvio Vita e Romano Vulpitta, Idrovolante Edizioni

Decisamente la più rilevante, tra le iniziative editoriali per celebrare Mishima a 50 anni dalla morte, l’opera ci fornisce informazioni fondamentali per meglio addentrarci nella complessità dell’autore, attraverso riflessioni etiche, estetiche, politiche e filosofiche che lo stesso Mishima ci dona per meglio avvicinarci alla comprensione del suo stile di vita e delle sue scelte, quelle che lo portarono a togliersi la vita in piena consapevolezza di sé.

Bianca Penna, Il profumo dei sogni incendiati, Idrovolante Edizioni

Quasi in controtendenza con larga parte di ciò che l’odierna letteratura italiana ci propone, Bianca Penna sceglie d’indagare il microcosmo a lei – e a noi – più prossimo, quello della famiglia, delle amicizie e degli amori, dei legami profondi che sopravvivono alle distanze, al tempo, alla morte stessa, evitando voli pindarici e mode del momento, andando a toccare la carne viva del tessuto che ci tiene legati e che chiamiamo, per convenzione, società.

Daniele Dell’Orco, Armenia cristiana e fiera, Idrovolante edizioni

Un diario di viaggio fotografico e testuale in Armenia, e una delle ultime testimonianze dalla Repubblica dell’Artsakh nel suo intero, poche settimane prima dello scoppio della II guerra del Nagorno-Karabakh. Un percorso emozionale, storico e religioso lungo la Terra Santa del Caucaso meridionale.

Agota Kristof, Trilogia della città di K., traduzione di Armando Marchi, Virginia Ripa di Meana, Giovanni Bogliolo, Einaudi

È stato definito, e a giusta ragione, una favola nera, perché della grande tradizione – in particolare mitteleuropea e nordeuropea – di genere ne rispetta i canoni imprescindibili. Ma l’opera della Kristof non è evidentemente solo fiabesca, in quanto assembla abilmente alla sua cangiante struttura narrativa suggestioni psicanalitiche – a guardar bene più Nietzsche che Freud – e, nella sostanza, echi di quella letteratura che descrive inequivocabilmente il buio dell’anima che la guerra sovente rende più evidente che in qualsiasi altro contesto, ma che esiste a prescindere e che connota l’umanità dalla notte dei tempi. Un’opera imperdibile, tra le più significative del Novecento.

Charles Dickens, David Copperfield, traduzione di Oriana Previtali, BUR

Il romanzo di formazione per eccellenza. Il padre spirituale, se così lo si può definire, del Giovane Holden di Salinger e di tutta una letteratura di genere che si spinge fino all’estremo oriente. Anche Norwegian Wood di Haruki Murakami ne subisce evidentemente l’influenza.

Gianluca Massimini

Daniele Petruccioli, La casa delle madri, TerraRossa Edizioni

Un romanzo che con una capacità affabulatoria fuori dal comune ci conduce tra le mura di una casa familiare custode della vita e dei ricordi di ben tre generazioni, riuscendo nell’intento di guidarci anche laddove da soli non avremmo mai sognato di arrivare, cioè negli angoli più nascosti, spesso taciuti, della memoria, per guardare a viso aperto ciò che non sempre in un’opera letteraria si ha il privilegio di guardare.

Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero, TerraRossa Edizioni

Una novella che tra invenzioni mirabolanti, astuti inganni e ribaltamenti di ruoli inaspettati, ci racconta senza nulla nascondere e senza ipocrisia alcuna la vicenda di un amore omoerotico, toccando magistralmente tutte le corde dell’animo dei personaggi. Un’opera che ha tutti i pregi della fine letteratura.

Simone Consorti, Vi dichiaro marito e morte, Ensemble Edizioni

Dieci storie dalla forma rapida e netta che attingono a episodi veri o verosimili della nostra contemporaneità, che non esitano a porci sotto gli occhi gli aspetti più controversi della società odierna.

Josè Stancarone, Dispari, Les Flâneurs Edizioni

Un piacevolissimo dialogo tra un professore e la sua allieva dedicato a tutti coloro che erroneamente vengono considerati dei “diversi” solo perché non sono omologabili

Donato Di Capua, Il tempo di un soffio, Les Flâneurs Edizioni

Un romanzo dai toni profondi e appassionati, in cui ad avere la meglio sono i grandi valori che nessuno dovrebbe mai perdere di vista: la fratellanza, l’amore, l’umiltà, la solidarietà, l’amicizia.

Francesco Ricapito

James Room, Il Fantasma Sul Trono, traduzione di Gabriella Tonoli, Keller Editore

Per capire cos’è successo dopo la morte di Alessandro Magno e perché uno dei più grandi imperi della storia non sopravvisse al suo fondatore.

Giorgio Dell’Arti, Gli Onorevoli Duellanti, La Nave Di Teseo Edizioni

Una storia di generali, spie, vedove, intrighi di palazzo, zuffe tra politici e duelli nell’Italia degli anni dieci, il tutto ancor più affascinante perché realmente accaduto.

Willy Vlautin, Motel Life, traduzione di Gioia Guerzoni, Jimenez Edizioni

Interessante storia “on the road”, due fratelli nel cuore degli Stati Uniti e un sacco di problemi. Una sorta di parodia del sogno americano in una società che non si occupa degli ultimi e li abbandona a loro stessi.

Ugo Biggeri, con la collaborazione di Cristina Diana Bargu, I Soldi Danno La Felicità, collana Ri-creazioni, Chiarelettere Edizioni

Divertente manuale di finanza per principianti con anche molti spunti di riflessione su come usare ed investire i nostri risparmi in modo sostenibile ed etico.

Maria Tortora

Jean-Claude Grumberg, Una merce molto pregiata, traduzione di Silvia Sichel, Guanda

Perché anche la tragedia delle deportazioni verso i campi di sterminio può diventare una piccola, magica favola dal cuore buono.

Dolores Reyes, Mangiaterra, traduzione di Sara Cavarero, Solferino

Perché oltre lo sguardo dei vivi può esserci un potere ultraterreno che qui si fa credibile, viscerale, spietato, dolorosissimo perché scava nella morte di donne violate, uccise e perdute per sempre.

Auður Ava Ólafsdóttir, Miss Islanda, traduzione di Stefano Rosatti, Einaudi

Perché porta dentro il sogno di una donna che ha il nome di un vulcano e prova a sfidare convenzioni e maschilismi profondi.

Kiran Millwood Hargrave, Vardø. Dopo la tempesta, traduzione di Laura Prandino, Neri Pozza

Perché anche tra i ghiacci della Norvegia è più facile che donne forti, capaci di sfidare il mare e la morte, vengano chiamate streghe.