Risultati della Ricerca: Tobino Mario

Tobino Mario

Gli ultimi giorni di Magliano

“Il manicomio di Lucca è come un bastimento che è stato ancorato in una rada, non si monta più a bordo, pochi ne scendono e sono quelli che qualcuno di fuori se li viene a prendere oppure ci pensa la morte”. (p.123) Sono le amare considerazioni dell’anziano psichiatra Tobino, ormai prossimo alla pensione, che vede disintegrarsi quel microcosmo ordinato nel quale ha trascorso, con amorevole dedizione, quarant’anni della sua esistenza, condividendo la vita coi matti, giorno e notte, incontrandoli tutti i giorni, dialogando con loro. È...CONTINUA...

Tobino Mario

Il deserto della Libia

“La Libia libera i sogni, la morte esiste anche in questo luogo, ma non porta tristezza”. (p.124) La guerra di Libia secondo Tobino: ventun prose ambientate in quest’arida terra che accende sogni e fantasie con i suoi paesaggi, ma è anche teatro di scontri mortali. Inizialmente troviamo la 31° Sezione Sanità “abbandonata a non far niente ai margini di un’oasi, come durante la guerra spesso accade ai reparti” (p.31). Siamo nell’oasi di Sorman, vicino al confine tunisino, successivamente...CONTINUA...

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Il figlio del farmacista

“Il figlio del farmacista” è la prima opera in prosa di Tobino dopo tre raccolte di poesie. Scritto nel 1938, ma pubblicato nel 1942, viene definito romanzo a sfondo autobiografico, ma è in realtà costituito da un insieme di prose dai vari registri stilistici, aventi come cardine la persona dell’Autore e la sua formazione. Ritroviamo così la vita nel paese natio (Viareggio), la farmacia del padre, gli studi a Bologna, la laurea in medicina, l’esperienza con gli alpini in Alto Adige, il manicomio dove Tobino inizia a lavorare...CONTINUA...

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Il perduto amore

Nasce un amore nel deserto della Libia tra un tenente medico e una crocerossina di nobile famiglia. É una storia casta e pulita, col sapore del tempo antico, fatta di sguardi, piccole intimità, baci quasi rubati, perché nessuno deve sapere, proibito dai regolamenti che le crocerossine familiarizzino così con i militari. Sono gli anni della seconda guerra mondiale, in Italia domina il fascismo con la sua retorica e i suoi miti, nell’ospedale da campo 129, nel Gebel, è arrivato il tenente medico...CONTINUA...

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La brace dei Biassoli

“La brace dei Biassoli” è un omaggio commovente e lirico alla madre e alla sua stirpe, alle proprie radici, ai propri antenati. Il nucleo d’origine di tutto il racconto – d’impostazione autobiografica – è formato, oltre che dalle liriche di Tobino, dalla terza parte che, col titolo “I Biassoli” fu pubblicato in Botteghe oscure nel 1952. “La brace dei Biassoli” è una narrazione evocativa, quasi una...CONTINUA...

Tobino Mario

Le libere donne di Magliano

“La mia vita è qui, nel manicomio di Lucca. Qui si snodano i miei sentimenti. Qui sincero mi manifesto. Qui vedo albe, tramonti, e il tempo scorre nella mia attenzione. Dentro una stanza del manicomio studio gli uomini e li amo. Qui attendo: gloria e morte. Di qui parto per le vacanze. Qui, fino a questo momento, son ritornato. Ed il mio desiderio è di fare di ogni grano di questo territorio un tranquillo, ordinato, universale parlare”. CONTINUA...

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Per le antiche scale

Le antiche scale di Tobino, articolate “come in un disegno di Piranesi”, sono quelle del manicomio di Maggiano, struttura antica, ex convento, cittadella fortificata, piena di anditi, androni, porte, chiavistelli, sbarre, mura, luogo di segregazione e di tentativi di cura. Sono queste scale che il dottor Anselmo percorre e ripercorre infinite volte nel...CONTINUA...