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aliberti
"Eravamo seduti tutti insieme, ci guardavamo ma facevamo finta di niente. Masticavamo gomma, bevevamo caffè, andavamo al cesso, pisciavamo, dormivamo. Restavamo seduti su quelle panche a fumare sigarette che non avevamo voglia di fumare. Ci guardavamo e quello che vedevamo non ci piaceva. Guardavamo gli oggetti sui banchi e le rastrelliere: patatine, riviste, noccioline, best seller, gomma da masticare, pasticche al fluoro, pasticche di liquerizia, fischietti.” (Charles Bukowski, Factotum, pag. 91, Guanda, 1996)
Stavo tornando...CONTINUA...
Leggiamo nella quarta di copertina: “Questo libro non è pro o contro il Tav. Questo libro spiega la questione Tav”. Loris Mazzetti, con questa sua opera, ha voluto dire sicuramente qualcosa di più rispetto l’informazione taroccata ed omissiva che i media nazionali dedicano a questo argomento. Argomento che non è soltanto la Val di Susa – del resto ogni progetto dovrebbe essere trattato per quello che è, senza generalizzazioni - ma proprio il sistema contrattuale del Tav, imbastito su ispirazione di Pomicino e poi di Lunardi. Tutta roba made in Italy, unica al mondo. Lo sappiamo: per andare oltre...CONTINUA...
Anche noi siamo d’accordo con Francesco Merlo quando, nell’introduzione del libro, scrive che non ama i libri di giornalisti che ripropongono i propri articoli. Tant’è se questa raccolta di articoli è stata pubblicata “per ribadire con convinzione che la statura è probabilmente la cosa migliore che Brunetta ha, sicuramente la più simpatica”, non c’è poi troppo da rammaricarsene. Un’operazione editoriale anche un po’ furba, che rivela un Francesco Merlo abile polemista e altrettanto capace di analizzare le rabbiose contraddizioni del vanaglorioso ministro della funzione pubblica, la cui altezza...CONTINUA...
Dalla tragedia alla truffa. Questo poteva essere un titolo alternativo dell’ultimo libro di Luca Telese, dove la villa di Arcore, ovvero l’eredità Casati Stampa, è l’elemento che unisce due vicende tutt’altro che inedite: un omicidio – suicidio avvenuto a Roma il 30 agosto 1970 e la successiva acquisizione di villa San Martino nel patrimonio del giovane imprenditore Silvio Berlusconi. Acquisizione avvenuta in virtù dell’interessamento dell’avvocato Previti, al tempo “tutore” della nobile orfanella. Ma andiamo per ordine.
In quel giorno di fine agosto, in via Puccini a Roma, furono trovati tre...CONTINUA...
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