Categoria: coraggio

Vattani Mario

Rika

“Per questo ero lì che mi muovevo e giravo per conto mio, contenta e soddisfatta, e volevo sentirmi galleggiare in mezzo a quel battito fortissimo, ai bassi che mi riempivano i capelli e a tutta la peluria delle braccia di elettricità, senza melodia, senza voce, senza parole, senza nessuno che mi si mettesse davanti cercando di farsi notare. No, non volevo nessuno davanti a me, volevo ballare e basta, nella musica, in mezzo a tutti quei ragazzi che si muovevano con me, tutti insieme, come lunghi capelli scuri in un suono liquido, denso e buio.” p.72 È difficile penetrare l’anima...CONTINUA...

Pietrogiacomi Alex (a cura di)

Mishima. Martire della bellezza

Ho spesso sentito ripetere il detto: “La penna e la spada si uniscono in un unico cammino”, ma in verità esse si possono unire solo nella morte”. Con queste solenni parole, che ci riconducono idealmente al senso dell’epilogo della breve quanto intensa vita di Yukio Mishima, artista poliedrico conosciuto alle nostre latitudini soprattutto per i suoi romanzi, il giornalista e scrittore Alex Pietrogiacomi ci introduce all'interno di una ricca selezione di frasi e citazioni estratte dall’opera dello straordinario letterato nipponico il quale, circa cinquanta anni fa – era il 25...CONTINUA...

Colombani Laetitia

La treccia

Non importa quale sia il continente in cui certe donne vivano. Non importa nemmeno quale sia il loro mestiere. Non conta la lingua che parlano o quanto guadagnino. Il coraggio di certe donne rimane identico a prescindere da tutto. E pure la loro caparbietà nel cercare una qualche forma di salvezza per sé, per i propri figli, per la propria famiglia, per la propria coscienza. Certe donne conoscono i miracoli e sanno come ottenerli, costi quel che costi. Ed è un po' questo il senso de "La treccia", romanzo d'esordio della regista e attrice francese Laetitia...CONTINUA...

Degrelle Léon

Militia

Agire puro non significa agire cieco. E la norma di non guardare alle conseguenze concerne i moventi affettivi individualistici, non già la necessaria conoscenza di quelle condizioni oggettive di cui l’azione deve tener conto per essere, per quanto è possibile, un’azione perfetta, anzi per non essere un’azione destinata già in partenza a fallire”. Julius Evola, “Cavalcare la tigre”. ETSI MORTUUS URIT “Possano queste pagine, ultimo fuoco di quel che io fui, ardere ancora un momento, riscaldare ancora un istante le anime possedute...CONTINUA...