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Flavio Ermini
Ecco un poemetto denso di echi di una classicità lieve e al tempo stesso imponente, che non si lascia facilmente registrare criticamente, perché sembra sfuggire, prodigiosamente, ai codici in cui s’inscrive la poesia contemporanea. Atto di sfida a una poesia minimale, quotidiana, basata sulle puerili disavventure dell’ego, “Hypsas” di Valerio Mello, vive di un suo respiro intatto e primevo e fluisce come il fiume che dà il titolo all’opera, Hypsas, fiume dell’antica Agrigento, che è nome della divinità che a esso presiede e in esso si confonde. Già a rigirarselo fra le mani questo esile libricino...CONTINUA...
Questo mondo, e per mondo intendo i linguaggi che ci abitano, ha bisogno di definizioni, di classificazioni, categorie, nomi, per potersi ergere a segno arbitrario, che, discriminando e separando, finisce per annichilire quella dimensione profondamente aporetica, originaria, amniotica, che costituisce il fondamento di ogni parola che possa definirsi vivente, cioè poetica. Qui ci giochiamo tutto, è ora di finirla con questa fastidiosa lamentela antivitale e antiartistica: la poesia è inutile, la poesia è incomprensibile, la poesia è vana, la poesia non vende etc. Torniamo semplicemente all’etimo...CONTINUA...
Lo sappiamo: ogni libro di poesia è un prisma che sembra diverso per chiunque lo maneggi, un prisma che a rigirarlo fra le mani rivela sempre la sua natura multiforme. Ciò è particolarmente vero per questa bella silloge di Carlo Gregorio Bellinvia, “Omissis”, edita da Arcipelago itaca nel maggio del 2021, che a ogni lettura rivela aspetti diversi e sembra una fluttuazione segreta nelle regioni di un linguaggio, che se inesprime l’esprimibile, come...CONTINUA...
“S’io fossi foco”. Titolo molto bello per questo libro di Lodovica San Guedoro. Riferimento colto che rappresenta l’ingresso in questo romanzo enigmatico e sui generis, edito nel maggio 2021 da Felix Krull Editore, dove la sua autrice fra parodia, realismo grottesco, fantasie, delirio, favola, inventa una strada abbastanza inedita, dove con linguaggio sciolto talvolta volutamente opaco, aspro, altre volte radicalmente immaginifico, viene scritto un vorticare onirico, ironico e talvolta persino sinistro...CONTINUA...
Questo libro di poesie di Flavio Ermini, “Edeniche”, pubblicato da Moretti & Vitali nel maggio del 2019, ha un sottotitolo eloquente: “Configurazioni del principio”. Perché tale poesia si pone proprio come investigazione in quei territori dove la parola si fonda e al tempo stesso sembra mancare come costrutto logico, rivelando la sua dimensione primordiale, “aurorale “ scrive l’autore.
Così leggendo queste poesie...CONTINUA...
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