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montagna
Di questo libro, a primo impatto, non avendo mai sentito nominare l'autore, mi ha colpito il titolo: "Mia sconosciuta". Una sorta di ossimoro: ciò che è mio può essere sconosciuto? Poi è arrivata la foto in bianco e nero posta in copertina. Una donna che sorride con ai piedi scarponi d'altri tempi e uno sfondo di montagne che sembrano farle da corolla. Lei è in cima, ho pensato. E dopo qualche istante: questo libro deve parlare di una donna. Tanto basta. Le mie primissime sensazioni o intuizioni...CONTINUA...
Un romanzo dedicato alle portatrici carniche, questo è "Fiore di roccia", ultima fatica della scrittrice friulana Ilaria Tuti. Le portatrici carniche sono donne che, probabilmente, la storia ha archiviato e dimenticato estremamente in fretta. Forse perché solo donne, forse perché solo contadine, forse perché la Storia la scrivono certi uomini e il loro sguardo, purtroppo, sorvola fin troppo superficialmente sulle figure femminili. "Fiore di roccia" recupera la vera storia di...CONTINUA...
Il 16 luglio Dacia Maraini inaugura "Una Montagna di Libri 2016". L'evento, che si tiene a Cortina d'Ampezzo, è giunto alla sua 14esima edizione e accoglie un pubblico annuale di circa ventimila presenze. Anche quest'anno tanti gli incontri e i dibattiti fino a settembre. Nel programma anche incontri con esponenti dei vari settori della cultura.
"Una montagna di libri" sfoglierà in 40 appuntamenti le pagine di narratori come Cathleen Schine, Clara Sánchez, Diego De Silva, Dacia Maraini, Edoardo Albinati, Nicolai Lilin, Elisabetta Rasy, Luca Doninelli, Andrea...CONTINUA...
Altopiano a dieci chilometri dal villaggio di Kuncal, 21 maggio 2015, ore 22:23
Troviamo senza tanti problemi la scorciatoia segnalataci dal signore, uno stretto sentiero che a giudicare dall’erba che lo cosparge sembra essere utilizzato solo dalle pecore e neanche tanto spesso. Già da qui riusciamo a vedere in lontananza il prossimo villaggio, Kuncal, un pugno di case sul versante di una collina. Intorno a...CONTINUA...
Fortuna ha voluto che durante la mia permanenza in Azerbaigian io sia venuto in contatto con un personaggio molto particolare: si tratta di Cavid, un ragazzo azerbaigiano di ventitre anni, nativo di Baku, laureato in economia e con una immensa passione per le montagne e il trekking. A novembre 2014 Cavid ha creato una pagina Facebook su cui organizza gite in montagna di uno o più giorni per chiunque abbia voglia...CONTINUA...
In Europa ben pochi sanno che le montagne del Grande Caucaso nascondono un gran numero di paesaggi spettacolari e di villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. Si tratta di monti misteriosi, ancora vergini, con tanta storia alle spalle e ricchi di un fascino selvaggio. Tra i numerosi villaggi che si possono visitare, uno dei più pittoreschi è Lahıc. Incastonato sul fondo di una valle il cui unico accesso è...CONTINUA...
Baku, 20 ottobre 2014
Quando ci svegliamo il fuoco nella stufa ormai si è spento da tempo, fa freddo nella stanza, ma sotto i nostri pesanti piumoni si sta discretamente al caldo. Con la dovuta calma troviamo il coraggio di uscire dal letto e di vestirci. Ismail, il tassista che ieri ci ha portato fin qui a Laza, dovrebbe venire a prenderci verso le nove per portarci a Quba, il centro urbano più grosso...CONTINUA...
Laza, sabato 18 ottobre 2014. La sveglia suona alle sei di mattina. Puntuali alle sei e mezza usciamo di casa, fuori è ancora buio, ma non fa per niente freddo. La mia compagna di viaggio è S., una ragazza tedesca di origini ungheresi che nell’ultimo mese è stata mia coinquilina. La nostra destinazione sono le montagne del nord dell’Azerbaigin. Abbiamo un’idea piuttosto precisa di cosa vogliamo vedere anche se...CONTINUA...
In Vallemaggia, nella Svizzera ticinese, poco sopra Locarno, c’è il paese di Avegno, terra natale di Bruna Martinelli, scrittrice contadina tenacemente legata alle sue origini.
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Marzo 1944. È la fine di un inverno particolarmente rigido e due giovani, Vittorio e Antonio, stanno scendendo attraverso un canalone del monte Kerle, in Vallarsa. Vittorio, il più giovane, scivola e Antonio lo trae in salvo per miracolo, infine insieme si riuniscono a un terzo amico, Luigi, in un baito nel quale stanno rintanati da quattro mesi.
Sono alpini, soldati sbandati che, dopo l’8 settembre non hanno voluto unirsi alla Repubblica di Salò e si sono rifugiati tra le loro montagne in attesa di tempi migliori. Quella stessa notte il loro compagno...CONTINUA...
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