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Paolo Ciampi
Non conosco nessuno che sappia raccontare Firenze – e non solo – parlando (anche) di sé con la stessa naturalezza di Paolo Ciampi. Sono numerosi i libri che lo testimoniano – penso ad esempio a Gli occhi di Firenze, L’ambasciatore delle foreste e Il maragià di Firenze –, ma forse questo nuovo testo lo fa meglio di tutti.
Il babbo di Pinocchio racconta una passeggiata serale estiva in una Firenze torrida e sonnolenta insieme al...CONTINUA...
Ormai il genere giallo è stato declinato in tantissime forme, a partire dai grandi maestri del genere fino agli epigoni del noir odierno, che spesso tende ad assumere forme stereotipate. Per fortuna non è sempre così, anzi stanno emergendo degli autori (penso anche a Remo Bassini, da me recentemente recensito per il suo La suora, edito da Golem) che, oltre a proseguire la nobile tradizione del giallo – e più in generale del romanzo – di provincia italiano, rinverdiscono il...CONTINUA...
George Perkins Marsh (1801-1882): un uomo il cui nome, lo confesso, non conoscevo. E probabilmente a lui la cosa non sarebbe dispiaciuta più di tanto. Il ritratto di questo personaggio dimesso ma iperattivo, pigro ma vulcanico, che emerge dalle pagine de L’ambasciatore delle foreste di Paolo Ciampi (Arkadia Editore), è perfettamente intonato con questa premessa. Tutta la vita del primo ambasciatore degli Stati...CONTINUA...
Un nome in realtà è il nome di Enrica Calabresi ma è anche il nome di tutte quelle persone sparite e dimenticate durante la tragedia della Shoah. Uomini, donne e bambini normali, comuni, qualunque annientati e persi nei campi di sterminio e di cui non resta nulla, nemmeno il ricordo. Eppure Enrica Calabresi, grazie all'opera di Paolo Ciampi, riesce a riemergere dai fumi di un tempo disperso riacquistando dignità e bellezza. "Enrica Calabresi, zoologa. Nessuna strada porta oggi il suo nome. Non c'è lapide che la ricordi...CONTINUA...
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