“Si crede soltanto in quel che piace credere”. Quello che scrisse Balzac nel lontano 1838 – del resto un’osservazione lapalissiana – non avrebbe sfigurato ad epigrafe di “Mani pulite. La vera storia”, proprio in virtù del nuovo sottotitolo dell’edizione 2022: “Per chi non c'era, per chi ha dimenticato, per chi continua a rubare e a mentire”. In effetti, di fronte al trentennale dell’inchiesta “Mani pulite”, pesantemente condizionato da campagne politico-mediatiche negazioniste sotto le spoglie del “garantismo”, è opportuno leggere la monumentale opera di Travaglio, Gomez, Barbacetto proprio per...CONTINUA...
Dopo i fatti del primo maggio 2015 - la devastazione di Milano ad opera del black bloc – parte della stampa e dei media ci hanno informato che le critiche all’Expo vogliono dire foraggiare il teppismo. Insomma un po’ quello che succedeva e succede per la Tav Torino – Lione. Sei contrario all’opera? Allora vuol dire che sei un cavernicolo e di fatto sostieni il terrorismo dei No-Tav. Ugualmente – dicono sempre questi organi di stampa e chi ci crede o fa finta di crederci - se hai criticato e critichi la kermesse milanese, non importa per quale motivo, ti devi assumere la responsabilità morale di...CONTINUA...
“Vent’anni fa si spariva dalla vita politica per un avviso di garanzia. Oggi nemmeno una condanna in Cassazione viene considerata quanto basta (e avanza) per levarsi di torno […] Con il lupo che fa la vittima, e l’agnello già mangiato e digerito da un paese smemorato, ipnotizzato, incapace di ritrovare il bandolo della propria dignità”. Così Michele Serra il 28 agosto 2013 su "Repubblica". Tutto giusto, salvo quella frase iniziale. Pochi tra coloro che vent’anni fa hanno ricevuto un avviso di garanzia, nel pieno delle inchieste sulla corruzione e sui finanziamenti illegali ai partiti, e magari...CONTINUA...
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