Libri per l’estate (e non solo)

Pubblicato il: 21 Luglio 2018

Anche quest’anno è giunta la stagione estiva e con lei le letture da ombrellone, come si suol chiamarle. Anche quest’anno alcune delle persone che scrivono qua sopra si sono impegnate nella scelta di libri da leggere in pomeriggi accecanti sulle spiagge, fresche sere montanine o, chissà, vitree mattine sui lungolaghi.

La varietà è il tratto distintivo di questa lista che mette insieme storie reali, storie inventate su fatti reali, storie che potrebbero essere reali ma non lo sono, storie fantascientifiche che pescano nella tradizione, saggi su demoni linguistici, riflessioni sul cammino, felini confortanti, saggi politici, graphic novel, sport, esplorazione, poesia e tanto altro.

Andrea Brancolini

Elisa Biagini, Da una crepa, Einaudi 2014. Sono versi lucenti.

Michele Cocchi, La casa dei bambini, Fandango 2017. Un romanzo che cerca l’empatia.

Peter Water, Black Jack, Mincione edizioni, 2017. Una prosa spumeggiante. Peter Water/ Pietro Dell’Acqua diverte e fa riflettere.

Simone Ghelli, Non risponde mai nessuno, Miraggi 2017. Finisci ogni racconto di Ghelli e ti fermi, per mettere ben a fuoco le ultime parole. Dopo, è diverso.

Gregorio Magini, Cometa, Neo 2018. Il secondo libro di Magini, giunto a distanza di otto anni dal precedente. Un romanzo con parti notevoli e altre di tono minore, ma che lascia soddisfatti e con rotelle scalpitanti.

Valentina Belgrado, Eloheinu, Nulla Die, 2018. Un piccolo romanzo-chicca.

Luca Menichetti

Adolphe Nysenholc, Bubelè. Il bambino nell’ombra, traduzione di Silvia Cerulli, Il Pozzo di Giacobbe (collana “Il cipresso bianco”), Trapani 2018

Stanislaw Lem, Golem XIV, traduzione di Lorenzo Pompeo, Il Sirente (collana “Fuori”), Fagnano Alto 2018

Paul Hoover, Saigon. Illinois, Carbonio Editore (collana “Cielo stellato”), Milano 2017

John Newsinger, Il libro nero dell’Impero britannico, 21 editore (collana “Controstoria”), Palermo 2014

Vittorio Emanuele Parsi, Titanic. Il Naufragio dell’ordine liberale, Il Mulino, Bologna 2018. A mio avviso l’autore analizza, con grande lucidità, cause ed effetti della sostituzione dell’ordine liberale del secondo dopoguerra con quello attuale, globale neoliberale.

Marina Monego

John Williams, Stoner, traduzione di S. Tummolini, Fazi 2012. Definito  “il romanzo perfetto”. È la vicenda di un insegnante e del suo amore per la letteratura, una vita vissuta senza clamori e presunzioni, ma che ci pone interrogativi e ci invita al confronto.

J.I.Gonzalez Montañés, Titivillus. Il demone dei refusi, traduzione di Roberto Russo, Graphe 2018. Diabolici refusi! La storia di uno strano demonietto incaricato originariamente di annotare gli errori dei monaci durante la recita di Salmi e preghiere e i pettegolezzi delle donne durante le Messe . Lettura insolita e simpatica.

Carlo Lapucci, Miracoli e leggende. Le radici del religioso nei riti, nelle feste e nelle preghiere popolari, Edizioni Dehoniane 2018. Un tuffo nella mentalità medievale, che vedeva ovunque simboli di una realtà superiore. Come scoprire un mondo ricchissimo nell’immaginario, ma non privo di superstizioni.

Sabino Chialà, Parole in camminoedizioni Qiqajon 2006. Per chi viaggia e medita le profonde riflessioni di un fratello di Bose, esperto in letteratura siriaca.

Rachel Wells, Il gatto che insegnava a essere felici, traduzione di S. Caraffini, Garzanti 2016. Un omaggio al mondo felino con Alfie, delizioso micio capace di leggere il cuore umano e di confortarlo. Vero libro estivo, da leggersi durante le ferie.

Francesco Ricapito

Rudi Ghedini, Rivincite – Lo sport che scrive la storia, paginauno 2018. Per avere una prospettiva più completa sui mondiali di calcio e i grandi eventi sportivi della storia.

Davide Staffiero, Il Programma, Eclissi editrice 2018. Per ricordarsi che d’estate è meglio stare all’aria aperta.

Bruce Springsteen, Born To Run, traduzione di Michele Piumini, Mondadori, 2016. Per farsi prendere dalla voglia di salire in auto e scappare via.

Peter Hopkirk, Il Grande Gioco, traduzione di G. Petrini, Adelphi 2010. Per esplorare l’Asia Centrale con i primi avventurieri occidentali.

Zerocalcare, La Profezia Dell’Armadillo, Bao Publishing 2011. Come primo approccio ad un autore ormai famoso e per delle ottime ragioni.

Maria Tortora

1. Gail Honeyman, Eleanor Oliphant sta benissimo, traduzione di Stefano Beretta, Garzanti 2018

2. Salvatore Niffoi, Il venditore di metafore, Giunti 2017

3. Rosella Postorino, Le assaggiatrici, Feltrinelli 2018

4. Cesare Sinatti, La splendente, Feltrinelli 2018

5. Ritanna Armeni, Una donna può tutto. 1941: volano le streghe della notte, Ponte alle Grazie 2018

Federico Magi

Hanif Kureishi, Il Budda delle periferie, traduzione di I. Cotroneo, Bompiani. È un romanzo di formazione che ha fatto epoca, ambientato nella Londra degli anni Settanta, con un simpaticissimo protagonista diciassettenne di origine indiana. Scritto all’inizio del Novanta, non perde per nulla la sua grande carica riletto oggi.
J.D.Salinger, Il giovane Holden, traduzione di M. Colombo, Einaudi. Altro romanzo di formazione, per cui valgono più o meno i motivi sopra citati: personaggio memorabile Anche questa per me è stata una rilettura. E in età adulta ci si accorge ancor più del suo magnetico potere. Ci sono due tre passi legggendari. Da leggere assolutamente, per chi non l’avesse ancora fatto.
Mick Wall, Guns N’ Roses – Gli ultimi giganti del rock, traduzione di S. Renzetti, Tsunami. Finalmente una vera grande biogfrafia dei Guns, dopo tante trascurabili. Per appassionati del gruppo e della musica rock, non solo di quegli anni.
Schinichi Sakamoto, The Climber, edizioni BD. È uno splendido manga che mi permetto di inserire tra le opere letterarie per il suo alto valore artistico, basato sulla storia di uno studente introverso e solitario con la passione per il Climbing. 17 volumi che vi terrano col fiato sospeso. Disegni fantastici.
Massimo Fini, Nietzsche. L’apolide dell’esistenza, Marsilio. Una singolare e densa biografia sul grande filosofo tedesco, scritta qualche anno or sono da un giornalista controcorrente. Una ricerca lunga 30 anni, quella di Massimo Fini, che ci regala un’opera memorabile, forse la migliore tra le sue tante degne d’interesse.