Categoria: Africa

Ricapito Francesco

Turismo Sostenibile – Viaggiare In Modo Intelligente In Senegal – Dicembre 2016

Cosa vuol dire viaggiare in modo solidale? Andare solo in paesi poveri? Visitare scuole, orfanotrofi e ospedali struggendosi delle loro condizioni precarie? Fare una vacanza alternativa per poi ripartire con la coscienza pulita perché si è fatto qualcosa di buono? Nessuna di queste cose. Viaggiare in modo solidale vuol dire fare attenzione all’impatto che si crea quando si visita un determinato luogo. Non è una scelta da fare alla...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dal Senegal: Saint-Louis e la Langue de Barbarie – Parte 2

Giorno 2: Ci svegliamo intorno alle otto, freschi come rose. Dormire qui, con solo il rumore dell’acqua, è veramente un piacere. La colazione è a base di pane e marmellate locali: tra queste quella di mango e pain de singe, pane di scimmia, il frutto del baobab, l’albero simbolo del Senegal. Il programma della mattinata prevede come prima attività un giro in piroga fino alla Langue de Barbarie, la striscia...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dal Senegal: Saint-Louis e la Langue de Barbarie – Parte 1

Introduzione Essere volontario del servizio civile non ti lascia troppo tempo libero per viaggiare. Gli impegni sono tanti, le cose da fare ancora di più e le giornate sembrano non bastare mai. Mbour, dove ha sede la CPS, presso la quale lavoro, è situata in un’ottima posizione centrale e sono molte le destinazioni che si possono raggiungere per passare un fine settimana. Ancora freschi di arrivo e in piena fase di adattamento...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Turismo Sostenibile – Viaggiare in Modo Intelligente in Senegal – Novembre 2016

A volte è difficile decidere cosa raccontare di un viaggio, si rischia sempre di fare la figura dell’amico che t’invita a casa solo per propinarti ore ed ore di foto sulle sue vacanze a Rimini o in Sardegna. In questo caso il viaggio è durato solo una settimana, ma con le esperienze che abbiamo fatto sembra quasi che sia durato un mese. D’altronde questo è quello che succede normalmente durante i viaggi organizzati in Senegal da Viaggi...CONTINUA...

Scego Igiaba

Adua

Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. L'andamento del romanzo di Igiaba Scego, scrittrice italiana di origini somale, è sempre lo stesso. Un ritmo sinuoso e persistente come quello di una danza africana. Adua si chiama Adua perché suo padre ha voluto imporle il senso di una storica battaglia: "Ti ho dato il nome della prima vittoria africana contro l'imperialismo. Io, tuo padre, stavo dalla parte giusta. E non devi mai credere il contrario". Il tono perentorio ed inflessibile è quello che qualifica tutte le "paternali" del romanzo, inserti che scandiscono...CONTINUA...

Ba Mohamed

Il tempo dalla mia parte

Non ricordo come sia arrivata a Mohamed Ba. So solo che questo libro, "Il tempo dalla mia parte", era tra i miei desiderata. Con un po' di pazienza, alla fine, l'ho comprato e letto. Trattasi del primo romanzo in lingua italiana del drammaturgo, attore, musicista, mediatore culturale e scrittore senegalese Mohamed Ba. Un romanzo scritto con discreta arte. Ba dimostra di saper padroneggiare in maniera degna la nostra lingua ma di non aver messo da parte le radici che lo tengono ben saldo alle sue tradizioni e alla sua terra. Perché ne "Il tempo dalla mia parte" sembrano incontrarsi e mescolarsi...CONTINUA...

Mabanckou Alain

Pezzi di vetro

Al termine del suo libro, Pezzi di vetro, e quindi Alain Mabanckou, "ringraziano tutti gli scrittori, registi e personaggi illustri che hanno prestato le loro parole e frasi per comporre questo libro straordinario". E di nomi di scrittori, registri e personaggi illustri ce ne sono almeno per un paio di pagine. Un nome accanto all'altro, in perfetto ordine alfabetico: da Roland Barthes a Mongo Beti, da Dino Buzzati a Pierre Cornaille, da Fëdor Dostoevskij ad Alfred Hitchcock, da Lenin a Ernesto Sabato, da Martin Page a Boris Vian. Ringraziamenti dovuti, sia chiaro. Il romanzo di Alain Mabanckou...CONTINUA...

Forna Aminatta

Il ricordo dell’amore

Ottocentesco. Mi è venuto in mente questo aggettivo mentre portavo avanti la lettura de "Il ricordo dell'amore" di Aminatta Forna. Un romanzo che di "ottocentesco" ha soprattutto la cura spasmodica per i dettagli, il circuito complesso di tempi e personaggi, la corposità, le rifiniture ambientali e spirituali scrupolose e particolareggiate. L'"ottocentesco", però, finisce qui perché "Il ricordo dell'amore" è quanto mai contemporaneo nella scelta delle tematiche e dei soggetti. La vicenda si svolge in Sierra Leone, un Paese dissanguato e messo...CONTINUA...

Mukasonga Scholastique

Nostra Signora del Nilo

Nostra Signora del Nilo è un liceo tra le nuvole del Ruanda. L'hanno costruito in un luogo in cui né i maschi né le tentazioni della città possono arrivare. Lontano, lì dove le ragazze è meglio che stiano. "Perché le signorine del liceo sono destinate a un bel matrimonio. Ci devono arrivare vergini, se non rimangono incinte prima. Vergini è meglio. Il matrimonio è una cosa seria. Le convittrici del liceo sono figlie di ministri, di militari d'alto rango, di uomini d'affari, di ricchi commercianti". Nostra Signora del Nilo è a 2500 metri di altitudine, meglio: 2493, come puntualizza suor...CONTINUA...

Rugero Roland

Vivi!

Roland Rugero è nato in Burundi. "Vivi!" è il suo secondo romanzo. Nel 1993, a causa della guerra, la famiglia di Rugero ha scelto di lasciare il Burundi per approdare in Ruanda prima, in Tanzania poi. Ma, evidentemente, la guerra è rimasta nelle fibre e nella mente del giovane scrittore. Infatti la storia che racconta in "Baho!" (titolo originale di "Vivi!") è intrisa degli orrori e della violenza che ha devastato il suo Paese per un decennio. I segni di una guerra del genere non si cancellano facilmente perché restano impigliati, volenti o nolenti, nei corpi, nei pensieri, nelle paure di chi...CONTINUA...