Categoria:
letteratura inglese
Quando il titolo di un libro è affidato a una sola parola, la tentazione è sempre quella di cercare nel testo quel passaggio o quella serie di episodi in grado di svelarne la scelta, quasi che questa sia la chiave per comprenderlo nella sua interezza. A ricondurci a più cauti consigli in merito è proprio una chiosa, una delle tante che il protagonista, Roland, fa a se stesso, nelle battute finali del...CONTINUA...
Il nome di Mary Wollstonecraft non è particolarmente noto; non a me, quanto meno. Di certo è molto più celebre quello di sua figlia, Mary Shelley che, in verità, era nata Mary Wollstonecraft Godwin. Mary Wollstonecraft è una figura che vale la pena scoprire, o ri-scoprire, per apprezzarne l'atipicità, la forza e l'estremo fascino. "Amore e furia" racconta gli ultimi giorni di vita della Wollstonecraft e, quasi a corredo, la sua intera esistenza. La Wollstonecraft...CONTINUA...
"Ricette semplici" è il primo libro della scrittrice canadese, di origini cinesi, Madeleine Thien. Un'opera che risale al 2001 ma che in Italia abbiamo potuto leggere solo nel 2019 grazie a 66thand2nd (traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini). Sette le storie raccolte in "Ricette semplici", alcune delle quali erano state già pubblicate su diverse riviste. Lo scrivere della Thien sembra lo specchio esatto delle storie che racconta...CONTINUA...
Tanto vale scriverlo fin da subito: "La morte di Vivek" è uno splendido romanzo. Probabilmente uno dei migliori che ho letto negli ultimi mesi. Scritto in maniera egregia con una delicatezza che sfiora il lirismo ma anche con la dolorosa consapevolezza di addentrarsi al centro di una società ancora incapace di vedere e di accogliere, di (ri)conoscere e capire. Akwaeke Emezi si pone, a mio avviso, come una delle scrittrici più interessanti degli...CONTINUA...
Thomas Keneally ha scritto "Il canto di Jimmie Blacksmith" nel 1972 ed è stato tra i finalisti del Booker Prize. Pochi anni più tardi, era il 1978, Fred Schepisi ha tratto dal libro l'omonimo film. L'edizione italiana è arrivata solo nel 2020 per Vice Versa Publishing. Questo romanzo ha quasi cinquant'anni ma, onestamente, potrebbe essere stato scritto oggi. La sua contemporaneità, a mio avviso, sta nel consentire a chi legge di avvicinarsi alla psiche e alla sofferenza...CONTINUA...
Tra le novità dell’ultimo periodo spicca per i tipi di Tre Editori l’autobiografia di Maurice Carr, figlio di Esther (Hindele) Singer (poi maritata Kreitman), sorella maggiore dei due noti scrittori Israel Joshua (Shiya) e Isaac...CONTINUA...
Tredici i racconti contenuti in "Alfabeto di bambola". Ogni racconto è una sorta di viaggio nell'imprevedibile poiché tutto ciò che la Grudova narra non ha alcuna possibilità di poter essere immaginato. Tredici racconti che somigliano a tredici fiabe sbilenche ma perfette. Tredici fiabe che di sognante hanno poco. E quel poco che può avvicinarle al mondo dei sogni si riduce per lo più a un incubo. C'è chi ha rilevato nel mondo e nel modo della...CONTINUA...
Proprio in questi giorni in cui si fa un gran parlare di transizione ecologica, energetica – tutti progetti calati dall’alto e ad alto rischio greenwashing, volendo usare un’espressione molto di moda – crediamo che risulterebbe molto salutare scendere ad un livello di concretezza come quello proposto da Rob Hopkins, un autentico apologeta dell’immaginazione. Perché il bello che viene raccontato, in “Immagina se…” sono un ampio repertorio...CONTINUA...
"Ragazza" propone una narrazione un po' anomala rispetto a quelle che Edna O'Brien, una delle più importanti scrittrici irlandesi contemporanee, ci ha abituato a leggere. Anomala però, la vicenda narrata in "Ragazza", lo è fino a un certo punto. Non siamo in Irlanda, dove spesso la O'Brien ambienta le sue storie, questo è vero, ma l'intento della O'Brien di focalizzarsi sul mondo delle donne, su quello che può essere il loro destino, anche nella versione più cruenta e spietata, rimane lo stesso di sempre. Con "Ragazza", Edna O'Brien...CONTINUA...
Secondo capitolo della “trilogia di Sorme”, “L’uomo senza ombra”, pubblicato tre anni dopo “Riti notturni” (Ritual in the Dark, 1960), rappresenta, in forma di diario, un “romanzo di idee” che si apre progressivamente ad una vera e propria narrazione; dove quindi una trama tende a prendere il sopravvento rispetto i ricordi “sessuali” del protagonista. Romanzo...CONTINUA...
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