Categoria: lirica

Zepponi Andrea

Teatro a corte, La FESTA DEL PARADISO di Bernardo Bellincioni

Di Andrea Zepponi abbiamo già parlato a proposito della sua elegante e ironica silloge ”Zeppa poetica”. Si tratta ora di affrontare nello specifico il tema a lui forse più caro: la musica antica e il suo rapporto con le altre arti. Zepponi, come emerge da questo suo “Teatro a corte, La FESTA DEL PARADISO di Bernardo Bellincioni”, edito nel dicembre 2023 dalle edizioni CONTINUA...

Zepponi Andrea

Virginia Colombati maestra di belcanto

“Un lavoro monumentale” è l’espressione presente nella prefazione di Piero Mioli, sulla quale il lettore di “Virginia Colombati maestra di belcanto”, anche quello meno avvezzo all’argomento lirica, non potrà non concordare. Monumentale perché Andrea Zepponi ha dovuto, in assenza di una bibliografia specifica, attingere ad un numero davvero infinito...CONTINUA...

Fobo Ettore

Canti d’Amnios

La poesia di Ettore Fobo, che avevo conosciuto per la prima volta in Diario di Casoli (Kipple Officina Libraria, collana “Versi Guasti”, 2015), si nutre di specchiature cosmiche, aperte tanto sull’universo quanto sul momento e il luogo presenti, e dunque sul mondo interiore. In Canti d’Amnios (ed. Montedit, collana “Le schegge d’oro”...CONTINUA...

Merini Alda

L’altra verità. Diario di una diversa

Il "Diario" è stato pubblicato la prima volta nel 1986. Non c'è una scansione temporale ordinata perché il "Diario" è soprattutto un viaggio sentimentale, dominato da una forte componente emotiva che si sviluppa attraverso una delicata prosa lirica. La Merini racconta in frammenti, a volte ripetendosi, alcuni degli accadimenti che hanno caratterizzato dieci anni della sua vita, quelli trascorsi all'interno di un manicomio. L'internamento nell'ospedale psichiatrico Paolo Pini di Affori, Milano, inizia "in preda ai fumi del male" e su richiesta di suo marito. I giorni sono tutti identici...CONTINUA...

Sinopoli Giuseppe

Il mio Wagner

Chi avesse già letto “Parsifal a Venezia”, il complesso racconto–saggio di Giuseppe Sinopoli, sicuramente ritroverà molto di quel percorso iniziatico anche nelle quattro conversazioni sulla Tetralogia wagneriana che il Maestro tenne a Roma tra il 1988 e il 1991 su invito degli Amici di Santa Cecilia. Conversazioni poi raccolte nel “mio Wagner” a cura dell’ottimo Sandro Cappelletto. Ogni pagina del libro è un tale concentrato di erudizione e di collegamenti tra musica, filosofia, arte, letteratura, psicanalisi...CONTINUA...

Domingo Placido

The Broadway I Love

Non è la prima volta che l'ho scritto e probabilmente non sarà l'ultima: Placido Domingo è uno dei pochi, tra i divi del palcoscenico lirico, che, grazie alla sua musicalità al cubo, e nonostante la sua impostazione vocale, è riuscito a mostrarsi degno della sua fama interpretando musiche che esulano dalla classica in quanto tale; canzoni, tanto per capirci. Stesso discorso riguarda i brani tratti da musical presenti su questo Cd. L'edizione di "The Broadway I Love" nelle mie mani (e orecchie) è una ristampa economica di un album inciso nel 1991 e, come spesso accade, il pedaggio di un modesto...CONTINUA...

Pavarotti Luciano

Ti adoro

"Cari amici, spero di essere ricordato, naturalmente, come cantante d'opera, ovvero rappresentante di una forma d'arte che ha trovato la sua massima espressione nel nostro Paese…sono cresciuto amando tutti i generi musicali e apprezzo molto il mondo pieno di magia della canzone, che dura pochi minuti." I contenuti della breve presentazione a firma di Luciano Pavarotti, contenuta nel booklet del Cd non rappresentano certo una novità: il grande tenore negli ultimi anni non ha mai perso occasione per dimostrare la propria vocazione "pop" nell'avvicinare quel pubblico destinato comunque a rimanere...CONTINUA...

Verdi Giuseppe, Gavazzeni Gianandrea

Simon Boccanegra

Tradimenti, agnizioni, vendette, rapimenti, assassinii, lo sappiamo bene, sono gli ingredienti più tipici del teatro romantico; almeno nel sentire comune. A questo schema apparentemente non si sottrae neppure il Simon Boccanegra, tratto, come il più noto Trovatore, da un dramma di Antonio Garcia Gutierrez; ma il nostro Giuseppe Verdi negli anni cinquanta del XIX secolo (la prima edizione del Simone è del 1857) era tutto preso da uno spirito di sperimentatore e di conseguenza l'articolazione tradizionale del melodramma italiano (un soprano ed un tenore che si amano, un baritono antagonista, spesso...CONTINUA...