Categoria: prosa poetica

Calandrone Maria Grazia

Splendi come vita

"Sono figlia di Lucia, bruna Mamma biologica, suicida nelle acque del Tevere quando io avevo otto mesi e lei appariva da ventinove anni nel teatro umano. Sono figlia di Consolazione, bionda Madre elettiva, da me fragorosamente delusa". Si rimane maledettamente figli, sempre. La connessione di vita con chi ci ha generato e con chi ci ha cresciuto non si dissolve, a prescindere. Maria Grazia Calandrone con il suo magnifico "Splendi come vita", a mio avviso una delle opere migliori dell'anno, ha avuto il coraggio di scandagliare nella propria e più...CONTINUA...

Dolci Paola Silvia

Portolano

La prima cosa che mi ha colpito, in questo volumetto che potrei definire di prosa poetica, è che l’io narrante – ovvero l’autrice Paola Silvia Dolci – pur facendo un mestiere diverso dal mio (è ingegnere e giornalista, anche se dedita pure alla scrittura e alla traduzione letteraria), come me spesso viaggia lavorando. Col risultato che c’è chi pensa che, fondamentalmente, vada in giro a divertirsi. Ovviamente, nonostante l’indubbia piacevolezza dei luoghi, non è così, perché l’impegno è sempre notevole. Come, del resto, l’alternanza delle cose della vita, in amore e sulla superficie...CONTINUA...

Furlan Lidia

Lo spazio obliquo

Lidia Furlan (Venezia, 1980) è una giovane autrice che vive in un posto splendido: a Mira (VE), sulla Riviera del Brenta. Laureata in Tecniche Artistiche e dello spettacolo, ha lavorato come ufficio stampa nel settore teatrale e oggi si occupa di Comunicazione. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente questa creatura minuta e delicata quanto i suoi arabeschi di parole e – diciamo così – di tenere a battesimo questo suo esordio letterario, in occasione di una tavola...CONTINUA...

Foenkinos David

Charlotte

La Charlotte del titolo è Charlotte Salomon, pittrice ebrea tedesca deportata nel campo di concentramento di Auschwitz dove venne uccisa nel 1943, a soli 26 anni e incinta, in una camera a gas. Perché, ovviamente, ai nazisti nulla importava di chi fosse Charlotte, di cosa avesse vissuto e sofferto, di quanto avesse amato dipingere e di quali sogni si portasse dentro. Ai nazisti bastava sapere che Charlotte era un'ebrea per decretarne la soppressione. Di Charlotte Salomon ci resta una memoria fatta di moltissimi dipinti...CONTINUA...

Jabès Edmond

Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato

Più leggo Edmond Jabès più ho l’impressione di trovarmi davanti a un gigante dell’immaginazione poetica, un autore capace di aprire varchi per le possibilità stesse della scrittura, anche in questo testo sublime, dal titolo minimale di Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato - semplice ma vedremo quanto pregnante - scrivendo poesia in prosa che, però, è anche riduttivo definire tale, essendo molto vasto il territorio che Jabès esplora, con precisione filosofica, regalando a piene mani intuizioni come questa: “Se lo scrittore è uno straniero ciò è dovuto precisamente...CONTINUA...