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denuncia
Questo libro, "La tua vita è la mia", è rimasto appoggiato su un ripiano del mio soggiorno per molto tempo. L'ho ricevuto in regalo dall'amico Andrea Consonni poco meno di un anno fa ma, non so perché, ho deciso di prenderlo tra le mani solo adesso. Della Axelsson avevo letto e amato "Io non mi chiamo Miriam", uscito sempre per Iberborea nel 2016. Due romanzi che, per certi versi, si somigliano. In entrambi i testi, infatti, Majgull Axelsson ha deciso di trattare argomenti storicamente e sociologicamente complessi...CONTINUA...
Nellie Bly è lo pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, nata il 5 maggio del 1864 a Cochran's Mills, in Pennsylvania. Nellie Bly può essere considerata un'antesignana di quello che oggi definiamo comunemente giornalismo investigativo. Autrice di fondamentali reportages in un'epoca in cui per le donne era complicato anche solo pensare di poter lavorare in un contesto a conduzione prevalentemente maschile come quello dell'informazione. Nellie si fa notare ed apprezzare inizialmente al Pittsburgh Dispatch, uno dei quotidiani più letti...CONTINUA...
"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con...CONTINUA...
Spiegare ai tedeschi che le mafie hanno messo radici da anni nella loro terra è un compito arduo. Soprattutto se la stragrande maggioranza dei tedeschi continua a ritenere che la mafia sia lontana anni luce dalla Germania. Ecco perché la missione di Petra Reski non è affatto semplice. E' più che evidente che l'intraprendente ed acuta giornalista e scrittrice, corrispondente culturale per diverse testate, abbia scritto questo libro per illuminare i suoi connazionali.
Le interessanti considerazioni e le circostanziate spiegazioni di cui Petra Reski riempie ogni pagina del libro sono note alla...CONTINUA...
Ho dovuto interrompere spesso la lettura di questo libro. Ho dovuto riprendere spesso fiato. Sospendere. Perché leggere gli articoli che compongono “Proibito parlare” è un’esperienza emozionale piuttosto forte. Cronaca schietta, diretta, puntuale. La Politkovskaja era una giornalista, non una letterata. Al centro di ogni pezzo c’è la ricerca della verità, quella spesso nascosta, infangata, contaminata, annientata dal sistema nazionale russo, dal suo esercito, dai suoi funzionari, dai suoi burocrati.
La Cecenia è protagonista della stragrande maggioranza degli articoli qui raccolti. La strage...CONTINUA...
Sono nata e vivo nella Marsica. Il terremoto fa parte di quella storia sottopelle che trovi fissata in certi muri segnati, nei racconti di chi racconta che c'era e nelle scosse che, a modo loro, da sempre, ricordano che qualcosa di incontrollabile e più grande di te può devastarti l'esistenza.
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 dormivo, come tanti. Prima di quel momento anche qui, a una quarantina di chilometri in linea d'aria da L'Aquila, la terra aveva tremato in vari momenti. Nulla di eccezionale, in fin dei conti. Era già capitato. Poi, però, alle 3.32 la scossa più potente ed infinita. Questo...CONTINUA...
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