Categoria: letteratura scozzese

McIlvanney William

Docherty

Un romanzo aspro, duro ma con un grande cuore, proprio come i suoi protagonisti. Ci troviamo nella Scozia occidentale, in una piccola cittadina di minatori, la vicenda parte dal 1906 e segue le vicende della famiglia di Tam Docherty, della moglie Jenny e dei figli Mick, Angus, Kathleen e Conn. La narrazione avviene in terza persona ma sposta continuamente l’attenzione sui differenti personaggi e abbiamo così un’ampia panoramica su ciascuno di loro, così come anche gli altri...CONTINUA...

Mitchison Naomi

Il Viaggio Di Halla

Spesso il termine “favola” tende a sminuire il vero valore di un libro, lo relega alla facile storia per bambini con concetti semplici e una morale chiara. Ci sono però esempi di libri scritti con uno stile “favolistico” ma che racchiudono molto di più, il più famoso è forse “Lo Hobbit”. Se lo paragoniamo al “Signore Degli Anelli”, avente lo stesso autore, lo stesso universo narrativo e molti personaggi in comune, lo stile è decisamente agli opposti. Non a caso ho nominato le opere di Tolkien, l’autrice de CONTINUA...

Fagan Jenni

Panopticon

Il titolo sembra promettere una sorta di saga fantascientifica, avventure tra galassie, astronavi e pianeti, eroi ed eroine, cattivi da combattere e colpi di scena. Niente di più sbagliato: questo libro è ambientato sulla nostra Terra, e lo è talmente a fondo da esplorarne i lati più spiacevoli e scuri. Facendo una rapida ricerca su Google si scopre che in verità Panopticon è il progetto di un carcere ideale disegnato nel 1791 dal giurista CONTINUA...

Honeyman Gail

Eleanor Oliphant sta benissimo

"Eleanor Oliphant sta benissimo": opera prima della scrittrice scozzese Gail Honeyman, esordio letterario che, in poco tempo, ha conquistato mezzo pianeta, romanzo acclamato e applaudito fin da subito come dimostra l'immancabile sfilza di esaltanti giudizi critici posti, al solito, sulla quarta di copertina. Ovviamente è necessario ridimensionare sempre tanto spudorato clamore per riportare il romanzo della Honeyman a quel che è: una lettura scorrevole e gradevole che gode, sopra ogni cosa, della presenza di un personaggio principale concepito e costruito in maniera ineccepibile. "Eleanor Oliphant...CONTINUA...

Fagan Jenni

Pellegrini del sole

Il tema distopico è un motivo ricorrente nella narrativa contemporanea. Sarà perché viviamo in tempi difficili; tempi di cambiamenti costanti, di trasformazioni incontrollate verso orizzonti indeterminati, che generano punti interrogativi carichi di apprensione. Solo che di solito queste prospettive attengono a ipotesi di singolarità tecnologica (con intelligenze artificiali che sfuggono al controllo degli uomini) o di involuzione verso l’autoritarismo politico. Pellegrini...CONTINUA...

Fagan Jenni

Pellegrini Del Sole

A leggerne la sinossi uno si aspetterebbe un libro sulla fine del mondo: un misto di azione e di tragicità dove la terra impazzisce e il mondo come lo conosciamo arriva al termine, una sorta di parallelo letterario di quel genere cinematografico ormai noto come disaster movie. Aspettative giustificate anche dall’origine del titolo, i “pellegrini del sole” infatti sono descritti come un gruppo di monaci norvegesi che riescono a sopravvivere nutrendosi dei raggi solari, come si fa allora a non aspettarsi un’avventura alla ricerca di questi misteriosi monaci? La verità è che questi monaci...CONTINUA...

In uscita: James Robertson, Solo la terra resiste, Paginauno

[comunicato stampa] È da oggi nelle librerie italiane Solo la terra resiste, l'ultimo romanzo dello scrittore scozzese James Robertson, edito da paginauno, titolo originale And the Land Lay Still. Vincitore del premio Saltire Society Scottish e Book of the Year Award nel 2010, Solo la terra resiste arriva finalmente in Italia con la traduzione a sei mani di Sabrina Campolongo, Carmine Mezzacappa e Clara Pezzuto. Poco meno di 800 pagine, Solo la terra resiste è un romanzo epico e insieme...CONTINUA...

Oswald James

Nel nome del male

È probabile che agli occhi di chi è attento ai meccanismi editoriali la notizia dell’originaria autopubblicazione su amazon del thriller di James Oswald possa pure far storcere il naso e suscitare qualche diffidenza. In realtà “Nel nome del male” non dovrebbe deludere i fans del genere, soprattutto in virtù di una conclusione non del tutto ortodossa. La vicenda, ambientata in una Edimburgo di pochi anni fa, vede protagonista il giovane ispettore McLean, un solitario (“si ritrovò all’obitorio. Niente male come vita sociale”), con qualche serio problema familiare, ma soprattutto cocciuto ad insofferente...CONTINUA...