Categoria:
distopia
Romanzo d’esordio della scrittrice tedesca Julia von Lucadou, La tuffatrice è pubblicato nel nostro paese con la traduzione di Angela Ricci dalla casa editrice Carbonio. Il libro segue le vicende di due donne: Riva Karnovsky, superstar dell’high-diving (tuffarsi dai grattacieli più alti e fare evoluzioni fino a atterrare senza schiantarsi al suolo)...CONTINUA...
"La città senza ebrei" è stato pubblicato, per la prima volta, nel 1922. Circa un secolo fa, per intenderci. Un secolo che somiglia a un giorno, più o meno. Perché se questo romanzo, con i dovuti adattamenti etnici, venisse pubblicato domani o "dopodomani", come dice il sottotitolo voluto da Bettauer, nessuno noterebbe la differenza. "La città senza ebrei", che l'autore austriaco racconta qui con sferzante arguzia, è Vienna. In molti definiscono profetico questo romanzo poiché Hugo Bettaeur, prima che la Storia arrivasse realmente a realizzarlo, aveva immaginato un tempo...CONTINUA...
Chroma,di Emilio Gordillo, non è un libro facile. Ma è un ottimo libro. Sospeso tra orizzonti distopici, citazioni letterarie e un immaginario che ha molto di surrealistico, possiamo dire che prescinde quasi totalmente dall’idea di una trama lineare, anche se una trama ce l’ha, e in sé piuttosto semplice: il viaggio di un figlio (Santiago) per raggiungere il padre affetto da una malattia mentale. Il fatto, però, è che questo tragitto...CONTINUA...
Proprio in epigrafe al nuovo libro di Paolo Zardi, “L’invenzione degli animali”, troviamo alcune parole di Julian Jaynes, l’autore di “Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza”, che, insieme al Micheal Brooks di “Oltre il limite”, per ammissione dello stesso Zardi, hanno contribuito a determinare l’idea di fondo di questo...CONTINUA...
Penso si possa andare abbastanza sul sicuro dicendo che il tema alla base di questo libro sia il ruolo che uomini e donne hanno nella società e come questo venga percepito.
La vicenda si svolge in una sorta di futuro distopico dove un gruppo di persone ha deciso di isolarsi e abbandonare lo stile di vita industrializzato per tornare ad uno più a contatto con la natura. Per questo si trasferiscono tutti a vivere in quella che chiamano “La Valle Delle Rocce”. Purtroppo però una malattia sconosciuta uccide tutte le donne del gruppo, e forse anche del mondo, e così gli uomini si ritrovano da soli...CONTINUA...
“La minaccia del cambiamento” non rappresenta un vero e proprio sequel di “Finzione infinita” – altri protagonisti, (in parte) altra vicenda – ma lo scenario è sempre lo stesso: un mondo “distopico”, messo in crisi da un’economia di guerra e da un nemico alieno che i terrestri conoscono solo per sentito dire. Un mondo in cui gli eserciti sono stati privatizzati...CONTINUA...
È la prima volta che Marino Magliani si affaccia su un orizzonte distopico. Questa, infatti, è la vocazione della collana “Narrazioni” di Chiarelettere, cui appartiene Prima che te lo dicano altri, romanzo sospeso tra due estremi di un segmento lungo cinquant’anni (1974-2024) e largo un oceano, l’Atlantico – la pozzanghera, come...CONTINUA...
Un’opera a cui non ero preparato. Conosco Franz Krauspenhaar da più di dieci anni e ho letto la maggior parte dei suoi romanzi e delle sue raccolte poetiche. Ho pure dichiarato più volte che lo considero uno dei migliori scrittori italiani. Ma a Brasilia, ripeto, non ero pronto. È un libro molto diverso dagli altri. Sì, sempre legato alla sua vena intima, viscerale e drammaticamente corrosiva. Ma qui c’è una differenza specifica. Siamo davanti a un romanzo...CONTINUA...
Il tema distopico è un motivo ricorrente nella narrativa contemporanea. Sarà perché viviamo in tempi difficili; tempi di cambiamenti costanti, di trasformazioni incontrollate verso orizzonti indeterminati, che generano punti interrogativi carichi di apprensione. Solo che di solito queste prospettive attengono a ipotesi di singolarità tecnologica (con intelligenze artificiali che sfuggono al controllo degli uomini) o di involuzione verso l’autoritarismo politico.
Pellegrini...CONTINUA...
A leggerne la sinossi uno si aspetterebbe un libro sulla fine del mondo: un misto di azione e di tragicità dove la terra impazzisce e il mondo come lo conosciamo arriva al termine, una sorta di parallelo letterario di quel genere cinematografico ormai noto come disaster movie. Aspettative giustificate anche dall’origine del titolo, i “pellegrini del sole” infatti sono descritti come un gruppo di monaci norvegesi che riescono a sopravvivere nutrendosi dei raggi solari, come si fa allora a non aspettarsi un’avventura alla ricerca di questi misteriosi monaci?
La verità è che questi monaci...CONTINUA...
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