Categoria: saggio

Kuznetsov Anatolij

Babij Jar – 1941 L’occupazione tedesca di Kiev

Ho conosciuto la strage di Babij Jar qualche tempo fa leggendo "La pianista bambina" di Greg Dawson. Poco tempo dopo, vagando tra gli scaffali di una libreria di Roma, sono incappata in questo libro il cui titolo non lascia spazio ad alcun dubbio. Kuznetsov c'era. Aveva solo 12 anni quando l'esercito tedesco invase Kiev, la sua città: il 19 settembre 1941 i nazisti entrarono nella capitale dell'Ucraina. L'occupazione si protrasse per due anni e due mesi prima che l'esercito di Hitler decidesse di ritirarsi. Lo stesso Fürher intraprese questa guerra sapendo che avrebbe rappresentato una "lotta...CONTINUA...

Gratteri Nicola, Nicaso Antonio

La malapianta

Dalle mie parti la chiamano "malerba" ma credo che possa essere facilmente assimilata alla "malapianta". Si tratta di una coltura infestante, particolarmente nociva che cresce rapidamente, senza difficoltà e che è complicato estirpare. Il parallelismo tra la "malapianta" e la 'ndrangheta è lampante. Ma la "malapianta" ricorda anche la struttura di tronco, rami e foglie che caratterizza la 'ndrangheta la quale si basa, ormai da secoli, su una gerarchia di poteri ben definita ed inviolabile tenuta assieme soprattutto grazie a vincoli di sangue e al silenzio omertoso di chi ne fa parte. "La malapianta"...CONTINUA...

Reski Petra

Sulla strada per Corleone

Spiegare ai tedeschi che le mafie hanno messo radici da anni nella loro terra è un compito arduo. Soprattutto se la stragrande maggioranza dei tedeschi continua a ritenere che la mafia sia lontana anni luce dalla Germania. Ecco perché la missione di Petra Reski non è affatto semplice. E' più che evidente che l'intraprendente ed acuta giornalista e scrittrice, corrispondente culturale per diverse testate, abbia scritto questo libro per illuminare i suoi connazionali. Le interessanti considerazioni e le circostanziate spiegazioni di cui Petra Reski riempie ogni pagina del libro sono note alla...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

Morte dell’inquisitore Leonardo Sciascia

Posso dire di aver lavorato a questo saggio più, e con più impegno e passione, che a ogni altro mio libro. Così Leonardo Sciascia al termine della Nota posta in chiusura di “Morte dell’inquisitore”, un libro pubblicato, per la prima volta, nel 1964. Un’inchiesta storica legata al nome di fra Diego La Matina, siciliano di Racalmuto che condivide con Sciascia il luogo d’origine e forse molto altro. Un “antenato” la cui memoria è stata tramandata, seppur in maniera confusa e vagamente distorta, sotto forma di leggenda orale e popolare...CONTINUA...

Oz Amos

Contro il fanatismo

Università di Tubinga in Germania, 17, 21 e 22 gennaio 2002. Amos Oz tiene, nell'ateneo tedesco, tre interventi. Il saggio "Contro il fanatismo" non è che il frutto e il riassunto delle tre lezioni dello scrittore israeliano. L'11 settembre del 2001, quindi solo quattro mesi prima, gli Stati Uniti hanno subito l'attacco terroristico più violento della loro storia. Il mondo conosce, come mai aveva fatto prima, l'estremismo islamico e il suo inquietante potere. Il fanatismo viene vissuto da tutti con profonda e giustificata angoscia. Ed è proprio del fanatismo, delle sue innumerevoli forme,  delle...CONTINUA...

Fitzgerald Francis Scott

Nuotare sott’acqua e trattenere il fiato

Uno scrittore che parla dello scrivere. Un tema non originale, ma assolutamente attraente. Soprattutto per chi ama i libri e comprende, o subisce, il fascino della parola scritta. Scrivere bene è sempre nuotare sott'acqua e trattenere il fiato, da questo frammento, uno dei tanti raccolti, prende il titolo il libro. Fitzgerald si fa maestro: descrive il percorso, tutto personale, che lo ha portato a diventare uno scrittore; spiega la genesi di un personaggio; descrive il rapporto con i critici e quello con gli editori. Gli inizi non furono semplici: Avevo centoventidue biglietti...CONTINUA...