Risultati della Ricerca: Ceri Paolo

Sorrentino Paolo

La grande bellezza

Paolo Sorrentino non è il primo e non sarà certo l’ultimo, tra gli artisti d’ogni genere ed epoca, a voler cantare Roma nella sua ambigua e cocente bellezza e nelle sue contraddizioni che sembrano ancorarla ad uno spazio che da sempre sopravvive e che anzi si rigenera, da che storia è storia, in un territorio immaginato al di là del bene e del male. Col suo ultimo film, La grande bellezza, si è lanciato dunque in un’impresa ardua, ovvero quella di voler seguire, di là dal tempo passato e consumato dai decenni di distanza trascorsi nel secolo breve e nel nuovo...CONTINUA...

Carbonaro Mauro

Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle

Anche poco prima delle elezioni del febbraio 2013, quelle che hanno ufficializzato l’ingovernabilità dell’Italia e il successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle, erano state pubblicate diverse inchieste su Grillo e sulla sua creatura. Libri per lo più molto critici, salvo forse quello di Andrea Scanzi, e che non nascondevano pregiudizi e l’orientamento politico ostile del loro autore. Approccio tale da confortare l’idea che, vuoi per le malizie dei partiti e dei loro supporter, vuoi per l’incapacità di distinguere le magagne di Grillo dal programma del Movimento, queste inchieste siano...CONTINUA...

Machado David

Che parlino le pietre

In Rete qualcuno sussurra che David Machado possa essere considerato una sorta di Paolo Giordano in versione portoghese. Ho letto, al tempo, la celeberrima opera prima di Giordano, "La solitudine dei numeri primi", ma non mi sembra che Machado sia poi così vicino a Paolo Giordano se non per qualche dettaglio di superficie: nel romanzo "Che parlino le pietre" Machado mette al centro della vicenda un ragazzo problematico, Valdemar, a cui si affianca la presenza di Alice, una ragazzina anoressica che è per lui un'amica speciale e una ragazza da amare. Le somiglianze tra i due scrittori, a mio avviso...CONTINUA...

Naldini Maurizio

Don Cuba. Scritti e testimonianze

Probabile che fuori dalle mura di Firenze il nome di Don Cuba dica poco o nulla. A rimediare c’ha pensato il giornalista e scrittore Maurizio Naldini che, con un’opera sicuramente apprezzabile per scrittura e per impostazione, ha voluto raccontare la storia del sacerdote fiorentino, basandosi anche su un materiale inedito (lettere, appunti, foto, diari) ritrovato dopo la sua morte. Don Cuba, al secolo Danilo Cubattoli (1922-2006), nacque a San Donato in Poggio nel Chianti fiorentino. Orfano dall'età di tredici anni, entrò poco dopo nel seminario minore di Montughi a Firenze. Fu un periodo nel quale...CONTINUA...

Deaglio Enrico

Il vile agguato

E’ alla fine del libro, quando Deaglio si dedica ai “ringraziamenti”, che si coglie in maniera esplicita lo spirito che ha animato l’autore nello scrivere “Il vile agguato”: “ho proposto questo libro a Feltrinelli nel febbraio scorso, colpito dall’oscenità raggiunta dopo vent’anni nell’affaire Borsellino. Innocenti condannati all’ergastolo, un pentito fabbricato tra lusinghe e torture, il più grande depistaggio della nostra storia, lo scempio che è stato fatto del cadavere di Paolo Borsellino, della nostra buona fede, della nostra intelligenza”. “Il vile agguato”  si rivela non tanto il racconto...CONTINUA...

Sorcinelli Paolo

Storia sociale dell’acqua. Riti e culture

“L’omo, pe’esse omo, a ‘dda puzzà”. L’antico proverbio romano non lo troviamo citato nel libro ma rende comunque bene l’idea in quali inquietanti meandri della vita umana Paolo Sorcinelli si sia dovuto immergere – proprio il caso di dirlo – per scrivere la sua “Storia sociale dell’acqua”. L’approccio è molto colto, probabilmente una sintesi tra storia sociale e sociologia della vita quotidiana - per capirci quella sociologia che ha il suo mentore in Erving Goffman – nel quale l’autore ricostruisce il rapporto tra uomo e acqua, in particolare nel mondo occidentale e dal medioevo al novecento (i...CONTINUA...

Cardinalini Luca, Licciardi Pietro

La strana morte del dr. Narducci. Il rebus dei due cadaveri e il «mostro» di Firenze

La vicenda del “mostro di Firenze”, proprio a causa di tutti i suoi misteri irrisolti, ha partorito una ricca letteratura fatta di complotti, versioni alternative alla verità giudiziaria, nelle quali appare spesso un serial killer solitario, colto e raffinatissimo. Insomma nulla a che vedere con i “compagni di merende”, personaggi violenti e perversi, oltre che profondamente grezzi. “La strana morte del dr. Narducci”, breve saggio di Cardinalini e Licciardi, in questo panorama editoriale fatto di improbabili scoop e interessate fantasie, ha un pregio innegabile: i due giornalisti hanno ricostruito...CONTINUA...

Cancelli Claudio, Sergi Giuseppe, Zucchetti Massimo

Travolti dall’alta voracità

Un libro delle edizioni Odradek che nel suo catalogo contiene non pochi titoli “antagonisti” poteva far pensare ad un’operazione ad uso e consumo di lettori anarcoidi in vena di complottismo e, come iscrivono insigni editorialisti, “superati dalla storia”. La verità, se andiamo a leggere i contenuti di “Travolti dall’alta voracità”, è decisamente diversa: le argomentazioni ecologiste di opposizione al modello Tav italiano (e “modello Tav italiano” non è espressione messa lì a caso) che sono state accusate di estremismo silvo-pastorale e, come scriveva recentemente Federico Orlando, non più importanti...CONTINUA...

Calvino Italo

Ultimo viene il corvo

VICENDE EDITORIALI “Ultimo viene il corvo” contiene trenta racconti brevi scritti da Calvino tra l’estate del 1945 e la primavera del 1949, usciti in buona parte su giornali. La prima edizione uscì nel 1949 per Einaudi insieme a una scheda bibliografica realizzata quasi certamente da Pavese. Successivamente Calvino scelse venti di questi brani per inserirli nella raccolta più vasta intitolata “I Racconti”. Nel 1969 fu la volta di una nuova edizione...CONTINUA...

Vailland Roger

La legge

Il titolo non deve trarre in inganno: la "legge" intorno a cui ruota la vicenda, e che rappresenta la morale di coloro che animano le pagine del romanzo, non ha nulla a che vedere col concetto di legalità, peraltro parecchio evanescente in quello scorcio di meridione italiano. Non è altro invece che una sorta di gioco volto a domare le ostilità tra compaesani e a gratificare il desiderio di reciproca sopraffazione: la scelta di un uomo che deve dettare "legge" ("amara quando si subisce, squisita quando si impone"), col preciso compito di umiliare gli altri partecipanti, i quali, tracannando innumerevoli...CONTINUA...