Risultati della Ricerca: Nuti Francesco

Civati Giuseppe

La rivendicazione della politica. 5 Stelle, mille domande, qualche risposta

Quando un politico italiano si propone come autore di un libro è inevitabile essere molto ma molto diffidenti: i precedenti, sfacciate operazioni propagandistiche fatte di niente, non sono rassicuranti. Nel caso di Civati e del suo “Rivendicazione della politica”– e non lo scrivo perché il personaggio mi ispira una certa simpatia -  probabile le cose stiano un po’diversamente. Anche quelle che potranno apparire ovvietà in qualche modo rappresentano un documento di un certo interesse, nella considerazione che molto di quanto scritto soltanto pochi mesi fa comunque faceva pensare a possibili scenari...CONTINUA...

Cutrufelli Maria Rosa

La briganta

"Sono una sepolta viva. Venti anni di bagno penale (tanti ne ho già trascorsi qua dentro) sono più eterni della morte e solo con la morte avrà fine questa eterna agonia". Primavera 1883. La donna che parla è la "briganta". Maria Rosa Cutrufelli, in questo suo breve, primo romanzo (apparso per la prima volta nel 1990), ha dato anima e voce ad una delle rare, ma non rarissime, donne-brigante. L'espediente letterario scelto della Cutrufelli è quasi un classico: Margherita, questo il nome della briganta, in prigione da tanto tempo, decide di raccontare in prima persona la sua vita. Dopo aver...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

Il Consiglio d’Egitto

A Roma, nella piccola piazza del Teatro di Pompeo, si apre una porta e uno spazio minuscolo. Al suo interno una libreria che ho scoperto solo di recente. Libri, per lo più usati, sono collocati con ordine lungo le pareti. Non cercavo nulla di particolare ma ho trovato questa bella edizione de "Il Consiglio d'Egitto" di Leonardo Sciascia. La copertina propone un disegno di Francisco Goya mentre il libro, pubblicato da Einaudi, risale al 1967, quinta edizione di un'opera uscita nel 1963. Un romanzo storico, CONTINUA...

Sidoti Francesco

Il crimine all’italiana

Di questi tempi sentir parlare di “meriti italiani”, soprattutto in relazione a delitti e criminalità, immagino possa spiazzare e lasciare quanto meno perplessi. Perplessità che però può venir meno se questi meriti vengono motivati come ha fatto il criminologo Francesco Sidoti col suo “Crimine all’italiana”. Intendiamoci: quella del libro è una visione volutamente ottimistica sulla quale si può, e in certi casi si deve dissentire, ma almeno siamo dalle parti di argomentazioni colte, ricche di riferimenti storici, e quindi un approccio ben diverso rispetto quanto abbiamo potuto leggere in questi...CONTINUA...

Casadio Nevio

Sergio ti mando il fax! Un reporter romagnolo per Il Mattino di Napoli

Qualcuno di voi ricorderà “Nel silenzio un canto”, dove le tante storie presenti, bagaglio professionale del giornalista Nevio Casadio, a buon titolo erano state definite “romanzo tenero e violento di vita reale”. Veramente un bel libro, scritto con stile appassionato e lirico, caratterizzato da una letterarietà piuttosto inusitata presso la categoria dei giornalisti. Stile che non si è rivelato soltanto in occasione del citato “Nel silenzio un canto”, ma altresì durante la sua normale attività di cronista. Ne è esempio “Sergio ti mando il fax”, libro edito nel 1997, raccolta di articoli pubblicati...CONTINUA...

Cicconi Ivan

Le grandi opere del cavaliere

“Non è facile spiegare ai non addetti ai lavori la truffa spaventosa che si cela dietro le parole altisonanti, ovviamente in inglese, come project financing e general contractor […] Il sistema anti Mani Pulite e pro Tangentopoli è perfetto: pubblico per i rischi e i quattrini, privato per i profitti. Un sistema che istituzionalizza e legalizza i fondamenti della corruzione. Taglia le mani a ogni controllo, amministrativo e giudiziario, favorendo le grande imprese e le grandi mafie che potranno subappaltare tutto a trattativa privata, con una stretta di mano fra quattro mura” (pag. 9-11). Così...CONTINUA...

Cancelli Claudio, Sergi Giuseppe, Zucchetti Massimo

Travolti dall’alta voracità

Un libro delle edizioni Odradek che nel suo catalogo contiene non pochi titoli “antagonisti” poteva far pensare ad un’operazione ad uso e consumo di lettori anarcoidi in vena di complottismo e, come iscrivono insigni editorialisti, “superati dalla storia”. La verità, se andiamo a leggere i contenuti di “Travolti dall’alta voracità”, è decisamente diversa: le argomentazioni ecologiste di opposizione al modello Tav italiano (e “modello Tav italiano” non è espressione messa lì a caso) che sono state accusate di estremismo silvo-pastorale e, come scriveva recentemente Federico Orlando, non più importanti...CONTINUA...

Listri Pier Francesco

Ecco La Pira

In occasione del primo centenario della nascita di Giorgio La Pira, Pier Francesco Listri, già curatore di un programma sul “Servo di Dio” per il terzo programma di Radio Rai, ha pensato bene di mettere nero su bianco questa sua inchiesta radiofonica. Il risultato, come i lettori potranno cogliere da subito, non è una biografia ordinaria e particolarmente ordinata; soltanto alla fine del breve volume (poco più di 130 pagine) possiamo trovare appunto alcune pagine che sintetizzano cronologicamente la vita di La Pira, la Bibliografia (opere di e su  La Pira), gli “intervenuti nell’inchiesta”. In...CONTINUA...

Nuti Francesco

OcchioPinocchio

Dopo il successo ottenuto con Donne con le gonne, Nuti annunciò il suo progetto più ambizioso, una rivisitazione moderna della favola di Pinocchio. Il film, che avrebbe dovuto tenerlo impegnato per circa due anni, fu programmato per il natale del 1993, ma una lunghissima serie di problemi burocratici, economici e dunque produttivi faranno si che la pellicola esca con un anno di ritardo sulla data stabilita. Concluso tra infinite difficoltà, dovute anche alla brusca interruzione del sodalizio Berlusconi-Cecchi Gori – che producevano film insieme, fino a quel...CONTINUA...

Nuti Francesco

Willy Signori e vengo da lontano

Con Willy Signori e vengo da lontano si comincia a percepire come netta la distanza tra pubblico e critica nel valutare le opere di Francesco Nuti. Se Caruso Pascoski, film d’un anno precedente, aveva sostanzialmente diviso (comunque con prevalenza di critiche negative), Willy Signori è assolutamente bollato come film dalla sceneggiatura inesistente, con l’aggravante dell’accrescersi del narcisismo dell’attore-regista, pur al cospetto di due degne attrici come la Ferrari e la Galiena. La vena surreale del comico toscano pare debordare oltremodo...CONTINUA...