Categoria: case editrici

Bertorelli Toni

L’effetto del jazz

Se ci fate caso non sono pochi i libri presenti nei cataloghi dove l’autore è un noto artista o attore. Facile che, con occhio attento al business, queste pubblicazioni risultino spesso specchietti per le allodole, soprattutto se si tratta di guide pratiche o autobiografie che di fatto sono biografie approvate. Ma non possiamo nemmeno generalizzare e può davvero capitare di imbatterci in qualcosa che si coglie essere frutto di un’autentica passione per la letteratura e non mero strumento pubblicitario e commerciale. E’ probabilmente il caso di Toni Bertorelli, abile attore cinematografico e teatrale...CONTINUA...

Hack Margherita

Hack! Come io vedo il mondo

Leggere questo libro è proprio come sentir parlare la Hack. Scorrendo le righe si ha quasi la sensazione di percepire il suo spiccato accento toscano, l'incedere della sua voce e persino l'accenno a qualche sorriso. Perché "Hack! Come io vedo il mondo" non ha alcuna velleità letteraria e sembra scritto di getto, mescolando appunti ed interviste, riflessioni e note personali. Qualcuno lo definisce un saggio, a me è sembrato più una sorta di zibaldone personale in cui Margherita Hack, nota in tutto il mondo per i suoi studi di astronomia, racconta di sé, della sua giovinezza, dei suoi studi, delle...CONTINUA...

Verne Jules

Il castello in Transilvania

La biografia di Jules Verne ci racconta che dopo il 1886 il grande scrittore francese visse anni difficili, caratterizzati da lutti e da una serie infinita di problemi: amarezze che forse contribuirono alla stesura di romanzi con caratteristiche più cupe o quanto meno più “gotiche”. Di certo non così consigliabili ai giovani lettori come potevano essere le sue precedenti e più celebri opere tipo “Viaggio al centro della Terra”, “Dalla Terra alla Luna”, “Ventimila leghe sotto i mari”. Le edizioni Piano B di Prato hanno quindi pensato bene di andare a scovare un romanzo scritto in questo periodo...CONTINUA...

Rusconi Roberto

Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del...CONTINUA...

Yehoshua Abraham

Ebreo, israeliano, sionista: concetti da precisare

“Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai”. Un proverbio come questo dovrebbe rappresentare “il buon senso de’ popoli condensato” (Niccolò Tommaseo). Questa la teoria. La pratica ci dice ben altro, soprattutto quando l’argomento investe passioni politiche o antiche e sempre verdi idiosincrasie. Alcuni esempi, dove le parole in libertà abbondano senza incontrare il buon senso, ce li ha ricordati Abraham B. Yehoshua col suo “Ebreo, israeliano, sionista: concetti da precisare”. Molti di voi avranno letto, ascoltato, discusso in occasione di celebrazioni quali la Giornata della Memoria del...CONTINUA...

Vila-Matas Enrique

Bartleby e compagnia

Nel solco della "Bartleby industry" - il proliferare di studi sull’enigmatico copista melvilliano che ad ogni richiesta del suo capo rispondeva con un esasperante “preferirei di no” - il libro di Vila Matas occupa uno spazio particolare: non è un vero e proprio saggio, né un vero e proprio racconto, bensì un curioso crossover, dove la saggistica sfuma nella fiction non solo per via della presenza di una (blanda) cornice narrativa, ma anche perché ai riferimenti storico-letterari autentici e verificabili si mescolano continuamente false citazioni di scrittori più o meno scopertamente inventati dall’autore...CONTINUA...

Di Giovan Paolo Roberto

Dossetti, il dovere della politica

A cento anni dalla nascita di Giuseppe Dossetti era inevitabile che vedessero la luce delle iniziative editoriali dedicate ad uno dei pochi personaggi che credo si possano meritare il titolo di “padre della Repubblica”. Dopo aver avuto tra le mani un libro dal taglio più accademico, ovvero il Dossetti secondo Paolo Pombeni, abbiamo letto con altrettanto interesse l’opera di Roberto Di Giovan Paolo che, in virtù della sua formazione culturale e politica, non ha nascosto affatto la particolare sintonia ideale e politica con quello che fu considerato l’antagonista di Alcide De Gasperi. Leggiamo fin...CONTINUA...

Marchegiani Pep

Circo Itaglia

Prima di mettermi qui a scrivere del primo libro a firma di Pep Marchegiani ho voluto leggere alcune critiche e recensioni dedicate a “Circo Itaglia”, quanto meno per vedere se le mie prime impressioni potevano essere state condivise. In linea generale mi pare che di fronte ad un’opera di così immediato impatto le interpretazioni siano state concordi; ed oltretutto con uno sguardo divertito altrimenti non sempre presente quando si parla di arte contemporanea. Ma proprio perché di arte si tratta l’unica stonatura che mi è balzata agli occhi è un’espressione, se non ricordo male, che ha definito...CONTINUA...

Seitz Stephen

Sherlock Holmes e il morbo di Dracula

"Pastiche" – leggiamo sullo Zanichelli – vuol dire “opera letteraria o artistica il cui autore ha imitato lo stile di altri autori, o vi si è ispirato”. E difatti proprio la parola “pastiche”, non so quanto a ragione, è stata spesso associata, fin dalle prime recensioni e presentazioni, all’opera prima dello statunitense Stephen Seitz: “Sherlock Holmes e il morbo di Dracula” fin dal titolo svela come l’autore abbia voluto far incontrare i personaggi ideati da Arthur Conan Doyle e Bram Stoker per un romanzo forse poco impegnativo come lettura ma erudito ed ambizioso nei fini. Seitz – lo confessa...CONTINUA...

Montanelli Indro

Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una vita

Dopo anni di attesa finalmente abbiamo potuto leggere parte delle lettere private di Indro Montanelli contenute nel Fondo di Pavia, la cui prossima pubblicazione era stata annunciata nelle pagine di “Soltanto un giornalista” (2003). La Rizzoli ha messo in campo Paolo di Paolo, già curatore di “La mia eredità sono io” (altra antologia montanelliana) e il risultato è stato appunto “Nella mia lunga e tormentata esistenza”, una selezione di lettere di Montanelli, da ventenne aspirante giornalista, inquieto e preda di ricorrenti depressioni, a quelle inviate ai genitori dal fronte africano nel 1935...CONTINUA...