Risultati della Ricerca: Di Paolo Paolo

Jacobson Sid, Colon Ernie

9/11. Il rapporto illustrato della Commissione americana sull’11 settembre

"9/11" è definibile come una "graphic non-fiction" (prima tiratura americana di 100.000 copie), che ha fatto seguito a "L'ombra delle torri" di Art Spiegelman, il creatore di Maus: i devastanti attentati di New York, Washington e Pennsylvania, avevano perciò già avuto un degnissimo tributo a fumetti, ma non nei termini dell’opera di Sid Jacobson e Ernie Colón, dove i due autori sono riusciti a raccontare, senza troppo banalizzare, i complessi avvenimenti che hanno preceduto e seguito il primo attacco di guerra in terra americana. "9/11" è il riassunto grafico del rapporto 22 giugno 2004 ad opera...CONTINUA...

Pennac Daniel

La lunga notte del dottor Galvan

Sono trascorsi venti anni da quella strana e tormentata notte in ospedale. Domenica di luna piena. Il dottor Gérard Galvan è di guardia al pronto soccorso della clinica Postel-Couperin. Tra un’impetigine, un attacco di asma e un motociclista ferito, il medico non fa che immaginare il proprio biglietto da visita: Professor Gérard Galvan Medicina Interna. La sua massima ambizione, un grande progetto: nella mia immaginazione si dispiegava come uno stendardo la cui ombra cancellava i colleghi e copriva tutto il campo medico. Urgenza dopo urgenza, fino al momento in cui Galvan, alle due...CONTINUA...

Timiadis Emilianos

Chiamati alla libertà

I fratelli e le sorelle di Bose dialogano con il metropolita Emilianos di Silyvria e ne esce un libro ricco di riflessioni e di idee, un testo da meditazione, ma anche il racconto di una vita lunga, attiva, tutta tesa alla ricerca del dialogo ecumenico. Consapevole che la divisione tra cristiani costituisce uno scandalo, il metropolita manifesta una potente volontà d’incontro, un’analisi attenta degli ostacoli e delle concrete possibilità di superarli: la conoscenza reciproca è, a questo scopo...CONTINUA...

Sorrentino Paolo

Il divo

C’è chi lo chiamava Belzebù, pur se egli si rimetteva a Dio, rifuggendo la logica del caso. C’è chi lo ha chiamato in molti modi, spesso antitetici nel significato. C’è anche chi lo ha amato sinceramente, seppur strano, e discretamente se ne prendeva cura. C’è chi lo ha odiato profondamente, perché simbolo del malaffare, dei sincretismi bui e dalle conseguenze dolorose tra poteri dello Stato e poteri occulti. Difficile attraversare tutto il tempo dell’Italia repubblicana, dai suoi albori al suo declino morale, ideale e spirituale, restando sempre identico a se stesso...CONTINUA...

Maurensig Paolo

La variante di Lüneburg

Scrivere di un romanzo che ha tutti gli elementi del giallo implica, per spirito che definirei deontologico, il non rivelare molto della sua trama e, soprattutto, non rendere manifesti gli incastri logici, causali e dialettici che l’autore ha architettato per rendere la sua opera avvincente ed intrigante. L’intento è quello di non rovinare la lettura di chi non ha ancora avuto il piacere di scoprire il libro. Paolo Maurensig ne “La variante di Lüneburg”, sua opera prima, ha costruito un impianto narrativo senza difetti. Il suo stile è piacevole e limpido, la linea della storia si intrica e si...CONTINUA...

Salvatores Gabriele

Denti

A tre anni dal fantascientifico Nirvana (1997), film curioso, non del tutto riuscito e lontano dai kolossal hollywoodiani di genere, Gabriele Salvatores partorì la sua opera più inquieta, simbolica e sperimentale, a tratti decisamente più visionaria del lungometraggio precedente. Denti, tratto dall’omonimo testo di Domenico Starnone, è un viaggio sovente allucinato con copiose digressioni nell’onirico, alla ricerca di un mistero fisico che ne nasconde uno esistenziale: l’origine e la natura di due abnormi incisivi sviluppatisi nella bocca di un bimbo, Antonio, il quale sin...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

Se li conosci li eviti

C'è una palese inesattezza nell'ultima opera di Travaglio - Gomez: il titolo. "Se li conosci li eviti" è una sorta di continuazione ideale di "Onorevoli wanted" e prologo a quello che potrebbe presto essere un "Onorevoli wanted 2. Il ritorno". O meglio ancora "Onorevoli wanted 2" e basta, visto che non se ne è andato proprio nessuno. Qui sta l'inesattezza. Conosciuti e non evitati perché, come sappiamo, grazie al "porcellum" l'attuale legge elettorale, proporzionale senza preferenze, regalataci dall'On. Calderoli, l'elettorato sostanzialmente non fa che approvare le nomine effettuate dalle...CONTINUA...

Giordano Paolo

La solitudine dei numeri primi

“Alice gli sfiorò il mento con una mano e con delicatezza gli fece ruotare la testa. Fu solo un’ombra quella che Mattia vide protendersi verso di sé. D’istinto chiuse gli occhi e poi sentì la bocca calda di Alice sopra la sua, le sue lacrime sulle guance, o forse non erano le sue, e infine le mani, così leggere, che gli tenevano ferma la testa e riafferravano i suoi pensieri imprigionandoli tutti lì, nello spazio che ora mancava tra di loro” (p.154). Uno dei momenti più intensi della narrazione, di vicinanza laddove la distanza l’aveva fatta sempre da padrona, è questa breve descrizione...CONTINUA...

Magni Luigi

State buoni se potete

Curiosa incursione di un regista anticlericale nella vita di un santo, State buoni se potete è un’opera che consente a Luigi Magni di tornare a parlare della Roma del potere incontrastato dei Papi, ancorché spostando l’asse temporale indietro di qualche secolo (ricordiamo, tra gli altri suoi film, Nell'anno del Signore e In nome del Papa Re, ambientati nell’Ottocento). E il santo in questione è uno di quelli considerati tra i più pii e umili, quel Filippo Neri che fondò l’Oratorio; che nel tempo divenne, nell’ambito della Chiesa cattolica, una vera...CONTINUA...

Sorrentino Paolo

L’amico di famiglia

Davvero difficile dare una valutazione complessiva dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, già salito alla ribalta per il precedente e premiatissimo Le conseguenze dell'amore. Difficile perché l’opera in questione, presentata a Cannes lo scorso anno con pessima accoglienza della critica, è stata rimontata e dunque proposta, qualche mese dopo il passaggio alla Croisette, al pubblico delle sale italiane. Che non ha gradito altrettanto. Difficile perché solo alla seconda visione della pellicola, a distanza di tempo, ne sono riuscito a cogliere la complessità strutturale, tecnica...CONTINUA...