Categoria: case editrici

Amaral Domingos

Mentre Salazar dormiva

I dittatori hanno sempre gestito la repressione del dissenso speculando con l’idea della loro onniscienza. Magari non era così e il loro potere, pur auspicando un autentico totalitarismo, si limitava ad una forma di autoritarismo. Questa in fondo era la situazione del Portogallo di Salazar, l’economista portoghese poi Presidente del Consiglio e leader assoluto dell’“Estado Novo”, una versione molto particolare del fascismo europeo. In questo senso si comprende il titolo dell’ultimo romanzo di Domingos Amaral, dove quel  “mentre Salazar dorme”, viene considerato sia una verità che una bugia. Il...CONTINUA...

Almino João

Le cinque stagioni dell’amore

Ultimo romanzo della cosiddetta trilogia di Brasilia, "Le cinque stagioni dell'amore" racconta un anno di vita di Ana, professoressa universitaria cinquantenne, da poco in pensione e in piena crisi: dopo il divorzio da Eduardo  la donna vive con una fedele cameriera e con i due nipoti Vera e Formiga, ma, nonostante sia sempre attraente, tutto sembra scorrere in maniera ordinaria, noiosa, con pensieri che tornano alle delusioni sentimentali degli anni passati e con la prospettiva di vedersi sfiorire senza che accada nulla di davvero eclatante.  A dire il vero, leggendo le pagine di Almino, non si...CONTINUA...

Allegranti David

Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd

Sono passati appena tre anni dalla prima edizione del libro di David Allegranti “Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd”. Un periodo relativamente breve che ha visto nascere e morire tre governi, che ha confermato l’istituzionalizzazione dell’inciucio e che, con l’affacciarsi di Renzi sulla scena nazionale, ha fatto sorgere un bel po’ di domande: l’ex sindaco di Firenze è davvero un rottamatore oppure un abile riciclatore? Forse un po’ rottamatore e un po’ riciclatore? E poi: riciclare chi e rottamare cosa? Una spavalderia e voglia di fare finalizzata a cambiare in meglio l’Italia oppure finalizzata...CONTINUA...

Carollo Alberto

Carollo Alberto – Dialogo con Gian Mario Villalta

Non conoscevo molto di Gian Mario Villalta, credo di aver visto il suo nome nelle locandine di Pordenonelegge qualche tempo fa, poi di sorpresa Alberto Carollo mi ha proposto il suo libro-intervista. Il Dialogo con Villalta si colloca nell'ambito di una collana nata nel 2015 e coordinata da Alberto Della Rovere, intitolata Di storie in Storia – nessuno testimonia per il testimone e si articola in una serie...CONTINUA...

Arlt Roberto

Un viaggio terribile

La lettura di “L’amore stregone” di Roberto Arlt, edito per Intermezzi, ci aveva fatto scoprire un autore evidentemente sottovalutato dall’industria editoriale italiana ma che mostrava una grande capacità nel maneggiare temi a dir poco eccentrici; almeno in riferimento ai suoi tempi, gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Adesso è la volta di “Un viaggio terribile”, racconto lungo o romanzo breve che dir si voglia, per i tipi di Arcoiris, nuova tappa per rimediare a quella mancanza di attenzione nei confronti dello scrittore argentino che per lunghi anni pare aver caratterizzato l’editoria italiana...CONTINUA...

Arlt Roberto

L’amore stregone

“L’amore stregone”, che intenzionalmente richiama nel titolo il balletto di Manuel De Falla, è quello dell’ingegner Estanislao Balder, sposato e con un figlio piccolo, per Irene, adolescente di buon famiglia incontrata per caso su di un binario della stazione Retiro. Si coglie quindi dove sia ambientata la vicenda di questo incantesimo amoroso tanto allucinato quanto poco romantico, nonostante le frasi ad effetto di Balder: è la Buenos Aires degli anni trenta, in piena fase di industrializzazione e soprattutto sotto un regime dittatoriale che trova pieno sostegno nella piccola media e alta borghesia...CONTINUA...

Aspe Pieter

Il caso Dreyse

E' lo stesso commissario Van In a ricordarci, circa a metà della narrazione, l'origine, o almeno l'apparente origine, di una vicenda criminale altrimenti piuttosto complicata: "Gli avvenimenti ballavano come marionette davanti ai suoi occhi. Un ricco broker è vittima di un tentato omicidio. Uno sconosciuto lo colpisce con una pistola antica. Sul calcio della pistola ci sono le impronte di un ricettatore. Il ricettatore viene trovato morto nel suo appartamento, meno di quarantotto ore dopo. Colpito da un'arma da fuoco. La moglie del broker scompare. Hannelore scompare. L'unico sospettato è un detenuto...CONTINUA...

Poli Paolo, Pannacci Giovanni

Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Paolo Poli

“Una volta in scena come capisce se lo spettacolo funziona, se interessa il pubblico? Sto molto attento ai pompieri. Cioè? Savinio, il più giovane dei fratelli De Chirico, nel libro Palchetti romani, un volume che riunisce le critiche teatrali degli anni ’30-’35, scrive: quando si vede una gamba di pompiere fra le quinte, vuol dire che lo spettacolo va bene. Altrimenti i pompieri si stufano a vedere tre o quattro volte lo stesso spettacolo” (pag. 72)....CONTINUA...

Chaplin Jane

17 minuti con mio padre

“Tutto a un tratto, fu lui a prendere in mano la conversazione, insegnandoci quelle che considerava le tre lezioni necessarie al buon andamento nella nostra esistenza e del nostro avvenire: Se uno di voi si trova in serie difficoltà, e dico serie, nella scelta tra andare in prigione o all’ospedale psichiatrico, che scelga la prigione, perché da lì le persone escono tutti i giorni […] La seconda riguarda la nazionalità, una nozione che non ha alcun senso ai miei occhi, semplicemente perché un individuo non appartiene a una nazione in particolare. Noi siamo tutti un insieme di etnie...CONTINUA...

Autori Vari

Il Casalese

Ricordate le recenti promesse di “liste pulite”? Non è dato sapere a quali criteri di pulizia abbiano fatto riferimento i partiti in corsa per le elezioni, anche perché se vedi sparire un cosiddetto impresentabile ne scopri altri dieci che quanto a guai con la giustizia o col casellario giudiziario non sono messi affatto bene. Alcuni nomi su tutti: Luigi Cesaro, Raffaele Fitto, Denis Verdini, Roberto Formigoni, Giulio Camber ed altri che non sembrano proprio gigli di campo, ma messi in lista perché comunque considerati vittime di pubblici ministeri politicizzati, comunisti. Insomma, uno schema...CONTINUA...