Categoria: letteratura inglese

Follett Ken

Bad Faith. Cattiva fede

Ken Follett, noto sostenitore del partito laburista, nei suoi romanzi ha sempre fatto capire come la pensava sulla politica contemporanea, non ha mai nascosto il suo antifascismo, la repulsione per quanto combinato dal socialismo reale; ed anche un atteggiamento molto polemico nei confronti del credo religioso e dei suoi interpreti. Come spesso accade, alla base di un ateismo militante, è facile scoprire un’infanzia e una giovinezza condizionata da educazione repressiva, segnata da regole religiose poco comprensibili, vissute sempre più con disagio, fino a causare una reazione e un rifiuto per...CONTINUA...

Kenna Michael

Confessionali. Reggio Emilia, 2007-2016

Decisamente un gran bel libro “Confessionali” di Michael Kenna: bello grazie alla veste grafica, agli scatti del fotografo riprodotti su pagine di ampio formato, ed anche alla presenza di contributi che svelano molto di una traccia eloquente “nella ricerca tra uomo e Dio”; oppure, come scrive ancora Tiziano Ghirelli, di un manufatto che è anche “il luogo delle misericordia, lo spazio in cui si fa carne la misericordia”. L’opera fotografica prende spunto da uno scatto datato 2007: Michael Kenna, artista celebre  per i suoi paesaggi in bianco e nero ottenuti con esposizioni di molte ore, si trovava...CONTINUA...

Abbott Abbott Edwin

Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni

Una "favola matematica", è così che, nel saggio in appendice, Manganelli definisce "Flatlandia". In effetti il lungo racconto risulta essere una singolare mescolanza di letteratura fantastica e principi di matematica e geometria. In sintesi: Abbott elabora l'esistenza di un mondo tridimensionale partendo da mondi più elementari. Si giunge quindi ad un'ipotesi molto affascinante e, per il 1882, poco afferrabile e di certo stravagante: l'esistenza di una quarta dimensione. In un certo senso Abbott, con "Flatlandia", ha anticipato, seppur solo sottoforma...CONTINUA...

Alessandro Serpieri

Alessandro Serpieri, anglista, tra i maggiori studiosi di Shakespeare e traduttore e curatore di opere di, tra gli altri, T. S.Eliot, Joseph Conrad e John Donne, è morto ieri 7 febbraio a Firenze. Nato a Molfetta nel 1935, professore all'università di Bologna e Firenze, è stato anche presidente dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (dal 1979 al 1983) e della Asso­ciazione Italiana di Anglistica (dal 1991 al 1993). I suoi studi si sono rivolti soprattutto al teatro elisabettiano e alla poesia. Qui sotto...CONTINUA...

Sukkar Sumia

Il ragazzo di Aleppo che ha dipinto la guerra

Ho terminato la lettura de "Il ragazzo di Aleppo che ha dipinto la guerra" qualche giorno fa. Nel frattempo ho letto un altro libro: "Il cervello autistico" di Temple Grandin con Richard Panek (Adelphi). Due letture apparentemente distanti ma che, in realtà, si intersecano perfettamente considerando che Adam, il ragazzino quattordicenne protagonista oltre che voce narrante del libro della...CONTINUA...

Hodgman Helen

Tasmania Blues

Prendo informazioni direttamente da Wikipedia: "La Tasmania si trova a sud-est del continente [australiano], da cui la separa lo Stretto di Bass. Prende il nome da Abel Tasman, che la scoprì nel 1642; Tasman l'aveva battezzata invece Terra di Van Diemen (dal nome del finanziatore della sua spedizione - nome che rimase in uso fino al 1856). L'isola ha una superficie di 64.410 km², ed è pertanto la 26-esima isola del pianeta". E poi: "I primi ad abitare la Tasmania furono gli CONTINUA...

Machen Arthur

Il Grande Dio Pan

Le parole di Michele Tetro in merito all'opera di Arthur Machen ("Guida alla Letteratura Horror, ed.Odoya”) le possiamo ricordare anche e soprattutto ad introduzione de “Il Grande Dio Pan”, forse il romanzo (breve) più noto dello scrittore britannico: "L'ambiente fatato del Galles, in cui venivano a fondersi miti e tradizioni pagane, celtiche e cristiane, parve operare per Machen come base di una ricerca, in principio decadente ed estetizzante votata alla scoperta...CONTINUA...

Abercrombie Joe

Il richiamo delle spade

Ha fatto proprio bene la Gargoyle a pubblicare “Il richiamo delle spade”, primo volume della First Law Trilogy di Joe Abercrombie – diciamo pure un’operazione editoriale azzeccata – non fosse altro che la lettura di “The Heroes”, romanzo “stand-alone” che seguiva la trilogia, aveva lasciato molti di noi incuriositi sulle vicende legate a questa modernissima cosmogonia epic-fantasy. È stato lo stesso autore ad ammettere di non aver voluto troppo specificare la cronologia e la geografia dei luoghi del romanzo...CONTINUA...

Abercrombie Joe

The Heroes

A scanso di equivoci è bene precisare da subito che gli “heroes” del titolo non sono gli “eroi” protagonisti in carne e ossa del romanzo, che invece non hanno proprio nulla di ammirevole e appunto di eroico, ma una collina così chiamata dagli Uomini del Nord, dalla quale si ha una visuale strategica e caratterizzata da enormi lastre di roccia. Un titolo che a pensarci bene ha qualcosa di sarcastico per un’opera che è stata catalogata nel genere “fantasy”, ma che ha davvero poco a che vedere con Tolkien od altri grandi autori creatori di universi paralleli e visioni soprannaturali. Parlare di un...CONTINUA...

Abercrombie Joe

Red Country

“Poi, alzando furbescamente lo sguardo, aggiunse: Sembra che questa sia una giornata di ricongiungimenti” (pag. 409). Così si rivolge il mercenario Nicomo Cosca ad un sindaco donna, ormai un po’ avanti negli anni, e che molti lettori di Joe Abercrombie potranno intuire aver molto a che fare con una letale avventuriera incontrata nella trilogia della “Prima Legge” e in “Il sapore della vendetta”. Vecchie...CONTINUA...