Categoria: Letteratura

Calamandrei Piero

Chiarezza nella Costituzione

Fa un certo effetto rileggere le parole di Piero Calamandrei in merito alla Costituzione repubblicana proprio nei giorni in cui in Parlamento impazza il mercato delle vacche e si annuncia il pastrocchio approvato da un'esigua maggioranza; tutto finalizzato ad assicurare il potere a una banda di personaggi tanto arroganti quanto incompetenti. Se oggi il principale strumento di comunicazione è il cosiddetto storytelling, tale da archiviare sbrigativamente ogni ragionamento con "gufi" e "rosiconi", l'intervento di Calamandrei, pronunciato il 4 marzo 1947 davanti all'Assemblea Costituente, marca una...CONTINUA...

Cinnella Ettore

Ucraina. Il genocidio dimenticato (1932-1933)

Nazionalismo e imperialismo, e non solo comunismo e collettivizzazione, sono alcune delle parole chiave presenti nell'ultimo libro di Ettore Cinnella dedicato al genocidio dei contadini sovietici. Parole che, come ha subito evidenziato l’autore, assumono un particolare significato alla luce anche della guerra non dichiarata tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Porošenko. Le ricerche di Cinnella, non ci svelano soltanto le premesse e gli esiti devastanti dell’holomodor, ma anche le colpe degli storici e dei paesi occidentali che non vollero vedere o non furono in grado di comprendere cosa stava...CONTINUA...

Filali Azza

Ouatann. Ombre sul mare

Pagina 317. Nota 12: "La parola araba ouatann (che può essere scritta anche watan) significa 'patria', ma anche, in senso più ampio, un sistema di valori e tradizioni condivisi". Una parola che, nel dipanarsi della storia intessuta da Azza Filali, scorre via veloce tra i tanti dettagli che raccontano l'identità di una terra. Il senso dell'ouatann è insegnato a scuola, durante la lezione di educazione civica imposta da un insegnante ai suoi piccoli allievi che, ovviamente, non sanno neppure cosa sia. La forza di "Ouatann. Ombre sul mare" è nelle impressioni che lascia trapelare...CONTINUA...

Reitani Luigi

Germania europea Europa tedesca

Malgrado di questi tempi Angela Merkel susciti reazioni a dir poco furibonde tanto a destra quanto a sinistra, esiste una pubblicistica minoritaria e fieramente controcorrente che intende ridimensionare quelli che vengono definiti autentici luoghi comuni in merito alla Germania e alla cultura tedesca. Così l'ultimo libro di Luigi Reitani, che tra l'altro segue di pochi mesi la pubblicazione di "Cuore tedesco", il saggio di Angelo Bolaffi in cui già avevamo letto di una Germania tutt'altro che cinica e ormai guarita dal suo recente passato nazistoide. Reitani, interessato sopratutto ad indagare...CONTINUA...

Nogaro Raffaele, Tanzarella Sergio

Francesco e i pentecostali

Il pastore Giovanni Traettino, in occasione dell'incontro con papa Bergoglio, ha citato S. Francesco: "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile" (pp.153). La frase non è di semplice circostanza ma rivela una sensibilità - francescana appunto - che ha molto a che fare con il nuovo pontificato di Jorge Bergoglio: a  Caserta, il 28 luglio 2014, l'abbraccio tra il Papa e la locale comunità pentecostale ha in qualche modo rotto un tabù e mostrato cosa vuol dire teologia dell'accoglienza e "diversità riconciliata". Raffaele...CONTINUA...

Pilecki Witold

Il volontario di Auschwitz

È evidente che quando nel novembre 1940 Witold Pilecki, capitano dell'Armata polacca, si fece arrestare dai nazisti per poi essere mandato sotto falso nome ad Auschwitz, non sospettava minimamente il guaio in cui si era cacciato. L'intento era quello di infiltrarsi, raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a prendere il controllo del campo. Un'idea ingenua e destinata al fallimento: sopravvissuto miracolosamente dopo mesi e mesi di sofferenze, Pilecki trovò il modo di darsi alla fuga quando ormai era chiaro che il segnale di rivolta non sarebbe mai arrivato. "Il volontario...CONTINUA...

Katai Tayama

Il futon

Qualche anno fa Maria Teresa Orsi scriveva che "Il Futon" di Tayama Katai "creava un modello di scandalo ma allo stesso tempo fissava le convenzioni che per lungo tempo avrebbero dominato la narrativa del Novecento: da una parte il naturalismo come descrizione obiettiva della realtà più direttamente sperimentabile dallo scrittore, ossia se stesso e l'ambiente circostante, dall'altra l'insistenza sull'elemento confessionale e privato, dove l'autore non esitava a rivelare particolari anche insignificanti della propria vita". Concetti che abbiamo ritrovato leggendo l'ampia introduzione di Luisa Bienati...CONTINUA...

Cottarelli Carlo

La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare

Come giustamente viene ricordato, Carlo Cottarelli per qualche tempo “ha goduto di grande attenzione mediatica”: incaricato da Enrico Letta, il “commissario straordinario alla spending review”, è stato poi disinvoltamente licenziato da Renzi, quello di #enricostaisereno. Evidentemente il Bomba ha voluto dare serenità anche al buon Cottarelli. Comunque sia “La lista della spesa”, il libro che ripercorre gli studi, le diagnosi, le riflessioni scaturite dai mesi di lavoro a contatto con la P.A. italiana, ci è sembrato estremamente equilibrato, anche nei passaggi che alcuni hanno interpretato come...CONTINUA...

Wallace David Foster, Costello Mark

Il rap spiegato ai bianchi

Non è necessario essere dei grandi esperti di rap – hip hop per capire che dal 1989, anno di pubblicazione di “Signifying Rappers”, l’opera a quattro mani di David Foster Wallace e di Mark Costello, in quel campo musicale -  ammesso che di musica si possa parlare - sono cambiate molte cose. D.F. Wallace poteva scrivere che “il mondo dei concerti rap, come la musica rap in sé, è ermeticamente chiusa alle facce bianche” (pp.100), salvo poi citare il “rap bianco per le masse bianche (gli esecrabili Beastie Boys)” (pp.131), comunque ancora un’eccezione rispetto un nascente commercio monopolizzato da...CONTINUA...

Fazzini Gerolamo

In catene per Cristo. Diari di martiri nella Cina di Mao

Bernardo Cervellera, nell’introduzione al libro, ci ricorda che, una volta sepolto Mao, il sistema economico cinese è cambiato profondamente: “da comunista a liberale-anarchico” (pp.11). In altri termini un paese dove domina incontrastato un partito unico, ancora denominato comunista, che ha conservato la vocazione totalitaria- compresa la negazione della libertà religiosa - e che nel contempo ha permesso l’affermarsi di uno spietato turbocapitalismo. Contraddizioni che Gerolamo Fazzini, curatore di “In catene per Cristo”, sfiora appena, salvo poi prendere in esame una delle politiche che mostra...CONTINUA...