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case editrici
Walter Tocci deve voler molto bene al Partito Democratico, o meglio all'idea di come dovrebbe essere il Partito Democratico: ha votato contro la schiforma costituzionale del governo Renzi, non si è accodato ai desiderata del rottamatore - riciclatore, ma nonostante tutto è ancora lì a fare opposizione interna - ammesso che in quel partito sia ancora possibile fare opposizione - pur sapendo che le liste elettorali prossime venture saranno appannaggio dei tirapiedi del premier. Una posizione eretica quella di Tocci che si manifesta in pieno col suo "La scuola, le api e le formiche" ("in natura ci...CONTINUA...
Uno striscione di protesta, citato nel libro "Terzo valico", probabilmente rappresenta la miglior sintesi di cosa vuol dire il Tav all'italiana: "Un utile per alcuni, un lusso per pochi, un danno per molti, a spese di tutti" (pp.37). Il giornalista Mauro Ravarino, con la sua inchiesta sul progetto dell'alta velocità tra Genova e Tortona, prima ci ha ricordato i vari momenti che hanno perfezionato il sistema definito da Ivan Cicconi "privatizzazione delle aziende pubbliche senza privati e senza liberalizzazioni" (pp.16); e poi ha opportunamente raccontato le peculiarità di una protesta civile nata...CONTINUA...
A dire il vero avevo scelto un altro libro. A poca distanza dalla cassa ho notato il nome di Pincio su una copertina grigiorossa nemmeno particolarmente attraente. Franchi e Consonni ne hanno parlato più che bene e, fosse solo per questo, mi sono detta, vale la pena leggere Tommaso Pincio. Infatti la pena è valsa tutta. Non conoscevo Pincio se non attraverso le recensioni lette e, come spesso mi capita, mi avvicino ad uno scrittore partendo dalla fine: non necessariamente un danno. "Questo libro è per chi, almeno una volta nella vita, si è innamorato di una donna [o di un uomo, ndr] senza...CONTINUA...
"Dal giorno in cui ho scoperto di avere il cancro mi sorprendo sempre più spesso a scoprire qualcosa di inaspettato nei ricordi che mi si presentano alla mente" (pp.197). Parole simili Henning Mankell le aveva già scritte, ma all'indomani della scoperta della malattia tutto suonava più drammatico e definitivo: "A investirmi in pieno fu proprio il terrore delle sabbie mobili. Mi battei con tutte le mie forze per non essere risucchiato e fagocitato dalla paralizzante consapevolezza di una avere una malattia grave, incurabile […] Quando alla fine ebbi sconfitto la voglia di arrendermi cercai nei libri...CONTINUA...
E' solo dopo oltre cento pagine che si svela il significato del titolo: "Ne ver' ne bojsja ne prosi. Non fidarti, non temere, non pregare. Non fidarti di nessun uomo in uniforme, prosegue Vitaly. Più fiducia riponi nelle autorità, più farà male quando ti fotteranno. Fidarsi della polizia significa non rispettare se stessi. E non temere nulla, perché non servirà a cambiare le cose. Quel che deve succedere succede comunque. La paura è inutile, fa solo male, perciò lascia perdere. E non pregare, non funziona mai. Nessuno ha mai pregato per uscire da SIZO-1, perciò non sacrificare la tua dignità cedendo...CONTINUA...
Per meglio raccontare il libro edito da Donzelli è probabile che sia opportuno soffermarsi sulle parole “politica” e “profezia”, piuttosto che su “salvezza” e “pericolo”, conseguenze semmai di un modo distorto di intendere impegno politico e impegno pastorale. Adriano Labbucci, l’autore, già presidente del Consiglio provinciale di Roma, sembrerebbe uomo di buone letture, viste anche le numerose citazioni che ci ha voluto proporre, dalla Bibbia a Pasolini e a Bauman, passando, tra i tanti, per Nietzsche, Hammarskjöld, Max Weber e George Simmel: in tempi di twittamenti compulsivi, con dietro il...CONTINUA...
Di sicuro non faremmo un gran servizio al lettore se ci mettessimo a raccontare per filo e per segno la trama di un'opera surreale come "Di polvere e di altre gioie"; e non tanto perché si svelerebbero il finale ed eventuali colpi di scena (a rigore ce ne sono), ma perché il libro di Giuseppe Truini vive innanzitutto di personaggi che, pur immersi fino al collo nello squallore contemporaneo, appaiono a dir poco fiabeschi. Il protagonista è Oscar Fiori, Os per gli amici, un "puro" che fa l'operatore sociale...CONTINUA...
Alberto Sebastiani su "Repubblica", riguardo "L'uomo che non riusciva a morire" ha giustamente evocato Dino Buzzati. Di sicuro nessuna intenzione di innalzare il pur bravo Laudadio ai vertici della letteratura italiana, ma è indubbio che la vicenda paradossale e l'incipit del raffreddore, del naso malato, inizialmente potranno far pensare al racconto "Sette piani" e poi al film di Tognazzi. Soltanto un'impressione perché, a nostro avviso, Laudadio ha sviluppato il suo racconto in maniera personale nonostante i precedenti illustri. Il reportage dal confine, come lo ha definito lo stesso autore,...CONTINUA...
Ci sono facce e persone che si riconoscono solo quando sono nel loro ambiente. Al di fuori del luogo in cui normalmente si vedono, sembrano diverse, lontane, estranee. Perché ci sono luoghi che sono intrinsecamente connessi con chi li frequenta e li abita. Questo sta a significare che, in generale, molte persone hanno senso solo se contestualizzate e collocate in un luogo preciso. Esattamente come accade a chi frequenta il Café Julien, il "Padiglione Scostumato" (dal titolo originale dell'opera), nella realtà, probabilmente, il celebre Lafayette Hotel di Manhattan. Nel 1948, quando il Café Julien...CONTINUA...
Quanto leggiamo sulla collana "TransExPress", proprio in apertura del libro "Beslan nessun indagato", appare impegnativo: "contro la disinformazione, le falsità. Contro se stessi. Le presunzioni che ci caratterizzano sono l'indizio più evidente della nostra scarsa obiettività. Divisi in schieramenti siamo tutti accumunati dalla menzogna. La verità è sminuita, trascurata, quasi sempre distorta. I libri di questa collana cercano di ristabilire un equilibrio, e sono scritti da chi non ha interessi da difendere né ha bisogno di piegare i dati, falsandoli, a ragioni economiche o politiche". Di sicuro...CONTINUA...
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