Categoria: case editrici

Stewart Ben

Non fidarti, non temere, non pregare

E' solo dopo oltre cento pagine che si svela il significato del titolo: "Ne ver' ne bojsja ne prosi. Non fidarti, non temere, non pregare. Non fidarti di nessun uomo in uniforme, prosegue Vitaly. Più fiducia riponi nelle autorità, più farà male quando ti fotteranno. Fidarsi della polizia significa non rispettare se stessi. E non temere nulla, perché non servirà a cambiare le cose. Quel che deve succedere succede comunque. La paura è inutile, fa solo male, perciò lascia perdere. E non pregare, non funziona mai. Nessuno ha mai pregato per uscire da SIZO-1, perciò non sacrificare la tua dignità cedendo...CONTINUA...

Labbucci Adriano

La salvezza e il pericolo. Spiritualità, politica e profezia ai tempi di papa Francesco

Per meglio raccontare il libro edito da Donzelli è probabile che sia opportuno soffermarsi sulle parole “politica” e “profezia”, piuttosto che  su “salvezza” e “pericolo”, conseguenze semmai di un modo distorto di intendere impegno politico e  impegno pastorale. Adriano Labbucci, l’autore, già presidente del Consiglio provinciale di Roma, sembrerebbe uomo di buone letture, viste anche le numerose citazioni che ci ha voluto proporre, dalla Bibbia a  Pasolini e a Bauman, passando, tra i tanti, per Nietzsche, Hammarskjöld, Max Weber e George Simmel: in tempi di twittamenti compulsivi, con dietro il...CONTINUA...

Truini Giuseppe

Di polvere e di altre gioie

Di sicuro non faremmo un gran servizio al lettore se ci mettessimo a raccontare per filo e per segno la trama di un'opera surreale come "Di polvere e di altre gioie"; e non tanto perché si svelerebbero il finale ed eventuali colpi di scena (a rigore ce ne sono), ma perché il libro di Giuseppe Truini vive innanzitutto di personaggi che, pur immersi fino al collo nello squallore contemporaneo, appaiono a dir poco fiabeschi. Il protagonista è Oscar Fiori, Os per gli amici, un "puro" che fa l'operatore sociale...CONTINUA...

Laudadio Tony

L’uomo che non riusciva a morire

Alberto Sebastiani su "Repubblica", riguardo "L'uomo che non riusciva a morire" ha giustamente evocato Dino Buzzati. Di sicuro nessuna intenzione di innalzare il pur bravo Laudadio ai vertici della letteratura italiana, ma è indubbio che la vicenda paradossale e l'incipit del raffreddore, del naso malato, inizialmente potranno far pensare al racconto "Sette piani" e poi al film di Tognazzi. Soltanto un'impressione perché, a nostro avviso, Laudadio ha sviluppato il suo racconto in maniera personale nonostante i precedenti illustri. Il reportage dal confine, come lo ha definito lo stesso autore,...CONTINUA...

Powell Dawn

Café Julien

Ci sono facce e persone che si riconoscono solo quando sono nel loro ambiente. Al di fuori del luogo in cui normalmente si vedono, sembrano diverse, lontane, estranee. Perché ci sono luoghi che sono intrinsecamente connessi con chi li frequenta e li abita. Questo sta a significare che, in generale, molte persone hanno senso solo se contestualizzate e collocate in un luogo preciso. Esattamente come accade a chi frequenta il Café Julien, il "Padiglione Scostumato" (dal titolo originale dell'opera), nella realtà, probabilmente, il celebre Lafayette Hotel di Manhattan. Nel 1948, quando il Café Julien...CONTINUA...

Kesaeva Ella

Beslan nessun indagato

Quanto leggiamo sulla collana "TransExPress", proprio in apertura del libro "Beslan nessun indagato", appare impegnativo: "contro la disinformazione, le falsità. Contro se stessi. Le presunzioni che ci caratterizzano sono l'indizio più evidente della nostra scarsa obiettività. Divisi in schieramenti siamo tutti accumunati dalla menzogna. La verità è sminuita, trascurata, quasi sempre distorta. I libri di questa collana cercano di ristabilire un equilibrio, e sono scritti da chi non ha interessi da difendere né ha bisogno di piegare i dati, falsandoli, a ragioni economiche o politiche". Di sicuro...CONTINUA...

Gomiti Sergio

L’ Isolotto. Una comunità tra Vangelo e diritto canonico

Sono passati oltre quarant'anni dal processo a carico dei rappresentanti della comunità dell'Isolotto, ma probabilmente il tempo trascorso non ha ancora permesso una valutazione serena dell'esperienza pastorale di Don Mazzi e c'è da pensare che rimangano tuttora intatti molti dei pregiudizi che hanno colpito la comunità nella controversia con la Curia di Firenze. Proprio per questa ragione, in qualche modo per permettere che i pregiudizi lascino il passo ai giudizi, Sergio Gomiti, uno dei preti protagonisti della vicenda, ha inteso proporci una cronistoria di quanto accadde tra il 1957 e il 1999...CONTINUA...

Lupacchini Otello

Impronte criminali

Quando è stata scoperchiata la fogna di Mafia Capitale nei comuni cittadini, a quanto pare, ha prevalso innanzitutto lo sconcerto. Poi, com'è normale, è seguita l'indignazione o, in alcuni casi, la difesa d'ufficio dei propri beniamini; ma c'è da credere che davvero molti siano stati presi in contropiede, ignari del cosiddetto "mondo di mezzo" e di tutti i parassiti che il sistema Carminati aveva generato. In realtà gli osservatori più attenti sono sempre stati ben consapevoli che a Roma, ormai da anni, o per meglio dire da decenni, c'è stata un'abnorme crescita del crimine organizzato. Da qui...CONTINUA...

Gardner Leonard

Città amara

Antonio Franchini, autore dell'ampia postfazione alla nuova edizione di "Città amara", sembra suggerire che i critici letterari americani abbiano interpretato in maniera piuttosto contraddittoria il mondo raccontato da Leonard Gardner nel suo unico romanzo. Da un lato chi vi ha voluto vedere la rappresentazione dell'altra faccia del cosiddetto sogno americano e chi, invece, vi ha visto, in maniera più specifica, un racconto tutto interno al mondo della boxe, o almeno della boxe di terza categoria, a cavallo tra dilettantismo e professionismo. Comunque la si voglia vedere è un dato di fatto che...CONTINUA...

Giovannini Eva

Europa anno zero

Di sicuro per "Europa anno zero" la parola "viaggio" rende bene l'idea: il libro di Eva Giovannini, che, anche in riferimento allo stile e linguaggio, rivela l'origine televisiva, è innanzitutto un reportage in cui l'autrice ha privilegiato la testimonianza diretta e quanto scaturisce dalle interviste a protagonisti della cosiddetta destra identitaria. Le cause più profonde del recente successo dei nazionalismi europei - oggetto semmai di ricerche accademiche che sappiano analizzare un sistema di potere miope e al servizio di leader "riformisti" tanto arroganti quanto incapaci - sono sostanzialmente...CONTINUA...