Categoria: Narrativa

Winterson Jeanette

Perché essere felice quando puoi essere normale?

Jeanette è ancora una ragazzina – ha soltanto sedici anni - quando decide di lasciare la casa dei suoi genitori adottivi e di vivere in una Mini presa a prestito per poter continuare a frequentare la ragazza di cui è innamorata. La domanda che dà il titolo al libro è quella che Mrs.Winterson, la sua madre adottiva, le pone appena appresa la novità. La sorte ha dato a Jeanette una famiglia adottiva piuttosto stravagante, dominata in tutti i sensi dalla torreggiante mole di Mrs.Winterson...CONTINUA...

Politycki Matthias

Racconto dell’aldilà

Hinrich Schepp percepisce uno strano odore in casa. "Forse Doro aveva dimenticato di cambiar l'acqua ai fiori, forse gli steli durante la notte avevano cominciato a marcire e ora appestavano l'aria con una sorta d'aroma agrodolce". In ogni caso il professor Shepp, talentuoso sinologo e libero docente alla Freie Universität di Berlino, si rende conto che "qualcosa di discretamente altro lo stava aspettando al centro della consuetudine facendo prendere una brutta china alla mattinata". E quel "qualcosa di discretamente altro" è a pochi passi da lui, nella luce autunnale che riempie...CONTINUA...

Vanderbeke Birgit

Si può fare

Ritorno con piacere a Birgit Vanderbeke. Del Vecchio ha pubblicato "Si può fare". Un libro relativamente breve, una copertina divertente e un titolo che, fin da subito, trasmette una sensazione positiva o propositiva, dettaglio che, considerati i tempi, non è propriamente trascurabile. E di propositivo, dentro "Si può fare", c'è parecchio. Perché questo libro non fa che presentare un'alternativa esistenziale, seppur meramente letteraria. E chi dice che, alla fine, non si possa fare? Appunto. La voce femminile narrante rimane una voce anonima. Un nome però ce l'ha Adam Czupek. "Adam era sempre...CONTINUA...

Vásquez Juan Gabriel

Il rumore delle cose che cadono

"Il primo degli ippopotami, un maschio color delle perle nere, una tonnellata e mezzo di peso, venne abbattuto a metà del 2009. Era scappato due anni addietro dall'ex giardino zoologico di Pablo Escobar nella valle del Magdalena … Io ero nel mio appartamento di Bogotà, all'incirca duecentocinquanta chilometri più a sud, quando vidi per la prima volta la foto, che occupava mezza pagina di una rivista importante. […] Nelle settimane a seguire, il ricordo di Ricardo Laverde che all'inizio era stato un fatto incidentale, uno di quei brutti scherzi che ci gioca la memoria, divenne un fantasma fedele...CONTINUA...

Mainardi Anna

Ballata per violino e pianoforte

La storia di Attilio e di Milli somiglia a tante storie italiane. Persino a quella dei miei nonni. Storia di persone che restano nella memoria dei figli che hanno generato. Storia di decenni che sono scivolati tra un matrimonio, una guerra, una famiglia e il tentativo di una rinascita necessaria. Anna Mainardi in "Ballata per violino e pianoforte", il suo primo romanzo, racconta semplicemente la storia dei suoi genitori. Una semplicità che tracima da ogni pagina. Una semplicità che, purtroppo, si traduce in una narrazione incolore, prevedibile, ordinaria. La sensazione è che questa scrittrice non...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Conta le stelle, se puoi

E se a Mussolini, una mattina del 1924, subito dopo essere sceso dal letto, fosse preso un colpo e fosse morto? E se la Repubblica Italiana fosse nata nel 1938, subito dopo l'abdicazione e la fuga in Egitto di re Vittorio Emanuele III? E se non ci fosse stato il nazismo né la Shoah? Non è il gioco dei se, è letteratura. Si tratta quindi di allettanti possibilità e, si sa, l'ambito del possibile è ben più ampio e seducente di quello dell'improbabile. Il fatto che tali eventi non siano realmente accaduti non toglie nulla alla loro rilevanza eventuale e al loro fascino. Ed Elena Loewenthal ha saputo...CONTINUA...

Fezzi Alberto

Non mi diverto più

Sapevamo che romanzo di formazione voleva dire innanzitutto il racconto dell’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta. Poi i tempi cambiano e a quanto pare a doversi formare e maturare non sono più soltanto gli adolescenti imberbi ma pure gli adulti, trentenni come l’Alberto Martini dell’ultimo romanzo di Fezzi. Un tipo particolare questo Alberto, ma neppure poi troppo strano ed anomalo in una società che ci raccontano piena dei cosiddetti bamboccioni. Soltanto che molti di questi bamboccioni sono spesso insolentiti gratuitamente ed espressione di un devastante precariato...CONTINUA...

Raimondi Luca

Se avessi previsto tutto questo

Onestamente non ricordo come sia stata definita quella corrente letteraria (c’è però chi metterebbe il “letteraria” tra virgolette) che ha fatto capo a Brizzi e a tutti quegli autori che scrivevano dei loro sfigatissimi coetanei. Comunque si sia chiamata, visti certi risultati non proprio strepitosi anche se confortati da un grande successo di vendite, è plausibile che alcuni lettori, quelli meno sensibili al mainstream, nel leggere di un nuovo romanzo italiano “generazionale” e con protagonisti appunto giovani, tardo adolescenti, possano rimanere un po’ diffidenti. Diffidenza comprensibile, ma...CONTINUA...

Keret Etgar

All’improvviso bussano alla porta

Sherazade per non farsi uccidere dal sovrano Shahriyar inventa delle storie. Una al giorno per tanto, tanto tempo. Mille e una notte, per l'esattezza. Keret, in questo libro, fa più o meno lo stesso. Racconta delle storie per non farsi uccidere. A mettere in pericolo la sua vita sono tre strani individui che si ritrova in casa proprio nel racconto intitolato "All'improvviso bussano alla porta" che apre il libro e gli dà il titolo. L'ordine impartito è a dir poco perentorio: "Raccontami una storia". E alla minaccia dell'uomo barbuto armato di pistola che viene dalla Svezia, si aggiunge quella...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Effatà

Siracusa, estate 1950. L'attrice Dora Genesio, nella parte di Milla Milord, esordisce al Teatro Luna. Ma in "Effatà" di Dora Genesio e di Milla Milord si parla ben poco. Perché il vero interprete del romanzo di Simona Lo Iacono si chiama Nino Smith, un bambino di otto anni, coi capelli biondi e gli occhi chiari. E' arrivato in Sicilia da poche settimane al seguito di Dora Genesio l'attrice, che è poi anche sua madre, dopo aver lasciato l'Inghilterra. Nino è sordomuto. Le parole, e tutti i motivi che le parole si portano dentro, però, li riconosce lo stesso. Certo: non sa leggere, ma per quello...CONTINUA...