Categoria: sport

Baldelli Simona

Alfonsina e la strada

Alfonsina Strada ha compiuto un'impresa sportiva senza eguali nella storia d'Italia, anche se in pochi conoscono o ricordano il suo nome. Alfonsina Strada è stata la prima (ed è rimasta anche l'unica) donna ad aver partecipato al Giro d'Italia. Stiamo parlando dell'edizione del 1924 e lei, unica ciclista, ebbe il coraggio, l'impertinenza e la spudoratezza di prendere parte a una competizione riservata solo agli uomini, andando a infrangere ogni convenzione e ogni regola. I tempi...CONTINUA...

Seneghini Federica

Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce

Appartengo al gruppo delle donne tifose. Il calcio mi piace da sempre anche se non l'ho mai praticato a livello sportivo. Una mia ex collega, diversi anni fa, giocava nella squadra femminile della Roma e poi è passata a quella della Lazio. La figlia di un'altra amica gioca a calcio in una squadra locale. Mia nipote, di dieci anni, se la cava davvero bene con un pallone tra i piedi. Il calcio ha la sua variante femminile ma, nonostante questo, ancora oggi c'è chi continua a ritenere che le donne dovrebbero dedicarsi ad altre attività...CONTINUA...

Meloni Angelo Orlando

Santi, poeti e commissari tecnici

Se davvero volessimo provare a guardare il calcio con occhi diversi, imparare a sorriderne e a non prendere troppo sul serio questo sport che assurge molto spesso, nel nostro Paese, a condizione di credo religioso o ad unica ragion di vita, probabilmente a causa di un'allucinazione collettiva, allora i racconti di Angelo Orlando Meloni potrebbero fare al caso nostro. Santi, poeti e commissari tecnici (Angelo Orlando Meloni, Santi, poeti e commissari tecnici...CONTINUA...

Gabrielli Fabrizio

Cristiano Ronaldo. Storia intima di un mito globale

Cristiano Ronaldo è una leggenda che vive, con tutto ciò che questo fatto comporta. Sa farsi ammirare, adorare, idolatrare ma attorno a lui c'è spesso anche invidia, avversione, insofferenza. Va detto che sicuramente Ronaldo non ispira immediata simpatia. L'arroganza, la sfrontatezza, la sicumera che ostenta in campo, e spesso anche fuori dal campo, non lo rendono di certo un personaggio gradevole o amabile a prescindere. Anche per questo scrivere di Cristiano Ronaldo per (il tifoso romanista) Fabrizio Gabrielli non deve essere stato semplice. Avvicinarsi al mito incarnato da Ronaldo...CONTINUA...

Ghedini Rudi

Rivincite – Lo Sport Che Scrive La Storia

Sarà capitato a molti d’incrociare in televisione il programma della Rai “Sfide”, andato in onda per la prima volta nel 1998 e presente ancora oggi nel palinsesto di Rai 3, al momento è presentato da Alex Zanardi. Parla fondamentalmente di sport, storie d’imprese celebri, di atleti passati alla storia e di altri meno noti, la sua sigla è una bella carrellata di immagini in bianco e nero accompagnate dall’eterna “Heroes” di David Bowie e non fallisce mai di far venire gli occhi lucidi ai più nostalgici. CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage Dal Senegal: La Squadra Di Basket Di Mbour Serer

Durante il mio soggiorno in Senegal capitò una sera in cui fummo invitati a cena a casa della nostra domestica Marie: trentacinque anni, sposata con sei figli e ciononostante un fisico ancora longilineo ed un viso angelico, solo un seno debordante tradisce le numerose gravidanze. Maria abita di fianco a sua madre, Thèrese, la quale ha lavorato presso la stessa ONG per vent’anni prima di andare in pensione e lasciare il posto alla...CONTINUA...

Bolognini Luigi

La squadra spezzata. La Grande Ungheria di Puskás e la Rivoluzione del 1956

Oggi si chiamano Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Zlatan Ibrahimovic o Neymar. Sono gli idoli di milioni di tifosi e, di conseguenza, di miriadi di ragazzini che il calcio continuano ad amarlo, seguirlo, praticarlo magari cullando il sogno di diventare proprio come Messi, Ronaldo, Ibrahimovic o Neymar. E' così da quando il calcio esiste. Ed è così anche nel libro di Luigi Bolognini, "La squadra spezzata", sottotitolo: "La Grande Ungheria di Puskás e la Rivoluzione del 1956". Infatti anche nel romanzo dello scrittore e giornalista sondriese il piccolo Gábor, nato poco...CONTINUA...

Benedetti Stefano

Sognando Messi. La verità sulle scuole calcio

Alcune affermazioni contenute nel libro Stefano Benedetti forse potranno sorprendere, soprattutto coloro che, iniziando la lettura di "Sognando Messi", avessero pensato innanzitutto all'inchiesta di un purista, di quelli che vivono soltanto di pane e calcio: "non siamo in grado di criticare in modo costruttivo la montatura creata ad arte intorno a questo sport e che trasforma un evento piuttosto marginale, se paragonato alla nostra esistenza, in un fenomeno di vitale importanza" (pp.9). Le pagine di Benedetti, una via di mezzo tra inchiesta e impietoso pamphlet, rifuggono quindi da qualsivoglia...CONTINUA...

Mariottini Diego

Outsider. Otto imprese leggendarie per sperare in un calcio migliore

Diego Mariottini è autore di libri come “Ultraviolenza. Storie di sangue del tifo italiano” e di “Il girone di non-ritorno”, opere che hanno indagato il marcio del sistema calcistico, a cui non sono certo estranei i media addomesticati e tanto meno le società multimilionarie. Con “Outsider” viene nuovamente affrontato l’argomento calcio, ed ancora senza dimenticare il contesto affaristico che ha mercificato lo sport internazionale ed italiano in particolare: “Il sistema affaristico del mondo del pallone, almeno in Italia, non presenta particolari sfumature, né sensibili differenziazioni al suo...CONTINUA...

Marani Matteo

Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo

Neppure gli amanti del calcio autentico, quello che ha fatto storia e che non si scolla da trionfi e nomi memorabili, possono esimersi dalla colpa di aver dimenticato Arpad Weisz. Il suo nome, che pure ha fatto brillare per alcuni campionati l'Inter e il Bologna, sembra essere stato rimosso senza troppi sforzi. Chi è Arpad Weisz? Ce lo racconta, in maniera appassionata e con dovizia di dettagli, il giornalista Matteo Marani. Mi sono avvicinata a questo libro, nascosto sotto una pila di altri, perché ho notato che il titolo conteneva la parola Auschwitz e, come sempre, i miei occhi si incollano...CONTINUA...