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Parisini Marcus

Il mio caro vecchio lupo

Difficile dare una definizione di lupo che vada oltre la classificazione di Linneo e nel contempo sia sintetica: il riferimento non è solo al canis lupus, ma alla bestia dalle molteplici sembianze, diverse quanto sono le culture e le mentalità umane, metafora che trascende le estrinseche pelosità materiali; sicuramente un animale dotato di forte carica simbolica. Una complessità ben colta da Marcus Parisini nel suo “Il mio caro vecchio lupo”: disegni realizzati con acquerello, grafite, penna e inchiostro-matite colorate, inchiostro di china, penna a sfera ed introdotti da alcune riflessioni sull’animale...CONTINUA...

Eckstine Billy

My foolish Heart: Original Recordings 1945-1951

Ancora una volta un plauso alla Naxos che da tempo si è dedicata ad autentiche riesumazioni di grandi artisti del passato; una politica editoriale che non ha voluto dire soltanto incisioni di brani classici poco noti ed a prezzo speciale, ma, come nel caso di "My Foolish Heart", proposte nel segno delle "Jazz Legends". Una denominazione forse imprecisa per il Cd con protagonista Billy Eckcstine visto che il cantante, almeno dal 1946-47, si era dedicato ad una sorta di pop "jazzato", quello che lo rese celebre presso il grande pubblico. Una sorta di evoluzione simile a quella quasi contemporanea...CONTINUA...

Slataper Scipio

Il mio Carso

PREMESSA AL TESTO “Il mio Carso” è un’opera assai frammentaria e dalla genesi piuttosto complessa, è utile quindi ripercorrerne le tappe. La primissima idea di ambientare nel Carso un’opera venne a Slataper nel 1908-09, ma è solo nel 1910 che l’idea assume contorni più precisi e concreti. Il primo brano che...CONTINUA...

Hesse Hermann

Siddharta

Siamo nell’India del VI secolo a.C., Siddharta è un giovane principe, figlio di un bramino, è bello, intelligente e beneamato da tutti, nulla gli manca, eppure egli è costantemente alla ricerca di qualcosa, di un Atman (l’Unico, il principio cui attingere una volta per tutte), di un sapere superiore e soprattutto di una via verso la perfezione e la pace. Insieme al fedele amico Govinda, Siddharta inizia la sua sperimentazione esistenziale. Dapprima divengono samana, asceti girovaghi, estranei...CONTINUA...

Nissim Gabriele

L’uomo che fermò Hitler

Il 20 febbraio 1973 Dimitar Peshev moriva a Sofia, povero e dimenticato anche da coloro che gli dovevano la vita. Un nome che immagino a ben pochi di voi dirà qualcosa. Il libro tenta efficacemente di colmare questa lacuna e si inserisce a pieno titolo nella meritoria e tardiva opera di riabilitazione di Peshev. Un protagonista della vita politica bulgara che ha vissuto in pieno il dramma dei più feroci totalitarismi: il nazi-fascismo e il comunismo. Famoso avvocato, democratico di area conservatrice, di fronte allo sfascio delle istituzioni del suo paese, si era lasciato affascinare dagli esperimenti...CONTINUA...

Ferrara Abel

L’angelo della vendetta

Ovvero  "Mai fidarsi delle sartine" Alla folta schiera dei vendicatori cinematografici fino a pochi anni fa mancava giusto una dolce sartina e dal 1980, solo grazie a quel pazzo scatenato di Abel Ferrara, abbiamo rimediato a questa carenza. Forse non è proprio esatto definire sartina la giovanissima Thana, come hanno fatto ben altri autorevoli recensori, ma il concetto non cambia affatto: stiratrice in una casa di moda, la nostra sfortunata eroina, affetta da un mutismo che amplifica a dismisura la sua naturale timidezza e dolcezza, viene sottoposta dal manager dell'atelier ad attenzioni del...CONTINUA...

Cornwell Patricia

L’ultimo distretto

Avevamo lasciato Kay Scarpetta alle prese con un tipino parecchio inquietante: Jean-Baptiste Chandonne, il Lupo mannaro accusato dell’omicidio di nove donne. Aggredita dal peloso, a stento la medico legale è riuscita a salvare la pelle; ma le grane per lei non sono finite. Chandonne continua a dichiararsi innocente e, malgrado l’aspetto e le poco rassicuranti pelosità, non risulta essere affatto un cavernicolo: il presunto lupo dimostra una sorprendente razionalità. Comincia a farsi largo in Kay una inquietudine: Chandonne è veramente il pazzo omicida autore degli efferati delitti a base di violente...CONTINUA...

Magris Claudio

Microcosmi

Una ghirlanda di luoghi circoscritti, ben definiti nella loro storia e nelle loro caratteristiche può racchiudere in sè l’universo intero ed aprire così a considerazioni sugli uomini, sul loro esistere, sulla storia e sulle storie di ognuno, sulla cultura e sulla natura. Poesia della realtà, di gesti abituali e ripetitivi come quello delle lavandaie che un tempo sciacquavano i panni nel torrente Patok a Trieste; luoghi legati a stagioni e rimasti vivi nella mente soltanto nel loro aspetto in quel preciso periodo dell’anno, in un susseguirsi d’immagini in cui il tempo si...CONTINUA...

Campana Dino

Canti Orfici

La lettura dei Canti Orfici di Dino Campana si rivela un’esperienza estetica notevole e, per certi versi, sorprendente. Nel panorama letterario italiano Campana è un unicum: difficile incanalarlo o accostarlo ad altri autori, vi sono certamente in lui richiami carducciani e dannunziani, echi di Dante, la stima per Leopardi, ma la sua volontà di distacco, il suo senso dell’originalità è estremamente forte. Ardenti le sue critiche e il suo disprezzo verso la palude melmosa nella quale sembra essersi arenata la cultura italiana (gli...CONTINUA...