Categoria: Letteratura

Cargnelutti Raffaella

Il ritratto di Maria

Non c'è nulla che attiri seriamente la mia attenzione. Poi, alla bancarella dei libri usati, noto un libro ben stretto in un foglio di cellophane. Porta dentro il mio nome e, per curiosità, lo tiro fuori dal mucchio. "Il ritratto di Maria". Sottotitolo "Saga di una famiglia carnica al tempo dei cramars". In copertina osservo il dipinto di una donna anziana che solleva la mano destra sul cuore mentre con la sinistra regge un piccolo libro dalla copertina scura. Accanto a lei un tavolo con un altro libro, un calamaio ed un pennino. Questa donna deve essere Maria, mi dico. Non so nulla della...CONTINUA...

Bellezza Simone Attilio

Ucraina. Insorgere per la democrazia

Non devono meravigliare le reazioni furiose all’articolo di Roberta Zunini, “L’internazionale fascio-comunista di Putin”, pubblicato sul Fattoquotidiano del 2 settembre 2014. Leggiamo qualche passaggio: “A Yalta, il fine settimana scorso, è avvenuto un piccolo ma intenso capovolgimento della storia, passato inosservato a molti media occidentali. Proprio per il suo valore simbolico, il Cremlino, anche se non direttamente, bensì ‘attraverso strutture parastatali’ – come ha spiegato il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, unico italiano invitato – ha organizzato qui una due giorni intitolata ‘Russia...CONTINUA...

Riba Raffaele

Un giorno per disfare

Il 12 aprile 2004, dodicesimo anniversario di Disneyland Paris, tra la folla delle migliori occasioni, Pluto compie un gesto inconsulto: "Si libera della testa mostrando scandalosamente che nell'animale c'è l'uomo. E l'uomo sfila la sua mano dal guanto di peluche, si apre il torace con la precisione di un tassidermista ed estrae una bottiglietta di Evian. Se la vuota addosso, prende un cerino e si dà fuoco mentre guarda tutti gli altri tra cui ci sono io che lo fotografo come un giapponese davanti a un'opera d'arte". L'io, per inciso, è Jacques Vian, inviato di "Le Monde", e voce narrante...CONTINUA...

Barison Iacopo

Stalin + Bianca

Stalin lo chiamano Stalin per via dei baffi che porta. Ha appena compiuto 18 anni e deve gestire la rabbia, il suo disturbo di sempre. Bianca, invece, è una ragazza coi capelli lunghi e sottili, bellissima e cieca. Entrambi recepiscono il mondo come possono: Stalin lo raccoglie con la sua immancabile videocamera, Bianca lo racconta con poesie che detta ad un registratore. La loro città non ha nome, così come resta anonimo tutto lo spazio in cui i due protagonisti del secondo romanzo di Iacopo Barison si muovono. Non ci sono mai coordinate precise perché, in fin dei conti, non servono. Il mondo...CONTINUA...

Estleman Loren D.

I pericoli di Sherlock Holmes

“Questa avventurosa collezione di misteri, scritta dall’unico autore che ha ricevuto il benestare della Fondazione Conan Doyle, raccoglie alcuni dei migliori e più intriganti apocrifi holmesiani”. Probabilmente è questa l’affermazione, contenuta in quarta di copertina, che più potrà sorprendere chi fosse intenzionato a leggere i racconti di Loren D. Estleman: di cosiddetti “pastiches” con protagonista Sherlock Holmes e il suo fido Watson ne sono stati prodotti innumerevoli, ma il nostro autore ha voluto ricordare: “di aver fatto piacere alla defunta Dame Jane Doyle Bromet, figlia di Sir Arthur...CONTINUA...

Szabó Magda

Ditelo a Sofia

"Ditelo a Sofia", queste le ultime parole del dottor Nagy. Il messaggio che l'uomo desidera lasciare alla figlia, però, rimane sospeso sulle sue labbra perché la morte lo porta via con sé in maniera repentina e brutale. Sofia ha solo undici anni ma sa che se riuscisse a rintracciare l'ultimo paziente di suo padre, l'unico ad aver ascoltato e visto tutto, potrebbe capire il senso di quelle parole e conoscere l'ultima frase pronunciata da suo padre. Sofia è una bambina impacciata, timida e molto introversa. Sua madre la considera poco intelligente e poco capace anche alla luce del fatto che a scuola...CONTINUA...

Congiu Massimo

L’Ungheria di Orbán

Sappiamo bene che euroscetticismo e crisi della democrazia - o almeno di quella democrazia che abbiamo pensato di conoscere dal dopoguerra in poi - sono due fenomeni di stretta attualità e con i quali ogni nazione del vecchio continente, a seconda della sua storia e sistema sociale, probabilmente ha già avuto a che fare. Uno degli esempi più eclatanti è quello dell’Ungheria di Orbán, il premier conservatore al potere dal 2010. Esempio eclatante di cui si è letto molto sui quotidiani italiani, almeno nei giorni caldi delle polemiche tra...CONTINUA...

Salar Sara

Probabilmente mi sono persa

Capita che nei paraggi, d'estate, si organizzino incontri sorprendenti. Così, un pomeriggio d'agosto salgo fino a Palazzo Ducale per seguire un documentario. Si intitola "Iran: Unveiled and Veiled Again", opera di una documentarista iraniana che risponde al nome di Firouzeh Khosrovani. Un'occasione per ascoltare e capire meglio un paese come l'Iran e per svelarlo attraverso lo sguardo e la sensibilità di una donna. In tale circostanza...CONTINUA...

Giavazzi Francesco, Barbieri Giorgio

Corruzione a norma di legge. La lobby delle grandi opere che affonda l’Italia

Quando recentemente si è scoperchiata la fogna del MoSE, la grande opera ideata per risolvere il problema dell’acqua alta a Venezia, il nostro premier Silvio Renzi se ne è uscito con una frase del tipo “non è un problema di leggi ma di persone”. Di diverso avviso gli autori di “Corruzione a norma di legge”, Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri. Non sappiamo se per questo finiranno nel mazzo dei gufi e dei  rosiconi, ma tant’è: “Ci sono due tipi di corruzione: la corruzione per infrazione delle regole e la corruzione delle regole stesse […] Il secondo tipo di corruzione è più ambiguo perché nessuna...CONTINUA...

Maraini Dacia

Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza

Sono arrivata a "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" di Dacia Maraini per pura curiosità. Onestamente: mi aspettavo qualcosa di meglio. Una famosa autrice che scrive di una delle sante più celebri e celebrate della tradizione italiana mi aveva lasciato immaginare un'opera complessa, magnifica, profonda, sorprendente. No. Niente di tutto questo. "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" non è propriamente un saggio perché non ne ha la forza oggettiva né la struttura; non è un romanzo perché non inventa né ricostruisce nulla; non è un'agiografia perché la vita della Santa...CONTINUA...