Categoria: Letteratura

Fezzi Alberto

Non mi diverto più

Sapevamo che romanzo di formazione voleva dire innanzitutto il racconto dell’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta. Poi i tempi cambiano e a quanto pare a doversi formare e maturare non sono più soltanto gli adolescenti imberbi ma pure gli adulti, trentenni come l’Alberto Martini dell’ultimo romanzo di Fezzi. Un tipo particolare questo Alberto, ma neppure poi troppo strano ed anomalo in una società che ci raccontano piena dei cosiddetti bamboccioni. Soltanto che molti di questi bamboccioni sono spesso insolentiti gratuitamente ed espressione di un devastante precariato...CONTINUA...

Raimondi Luca

Se avessi previsto tutto questo

Onestamente non ricordo come sia stata definita quella corrente letteraria (c’è però chi metterebbe il “letteraria” tra virgolette) che ha fatto capo a Brizzi e a tutti quegli autori che scrivevano dei loro sfigatissimi coetanei. Comunque si sia chiamata, visti certi risultati non proprio strepitosi anche se confortati da un grande successo di vendite, è plausibile che alcuni lettori, quelli meno sensibili al mainstream, nel leggere di un nuovo romanzo italiano “generazionale” e con protagonisti appunto giovani, tardo adolescenti, possano rimanere un po’ diffidenti. Diffidenza comprensibile, ma...CONTINUA...

Fontana Giovanni

Questioni di scarti

Probabile che una citazione in capo a un articolo possa apparire un escamotage facile facile per sbrigarsela con poche righe, ma ogni tanto ci sta bene e aiuta a inquadrare un discorso altrimenti non facilissimo. A torto o a ragione mi è venuto in mente Eliot col suo “la vera poesia può comunicare anche prima di essere capita”, malgrado “Questione di scarti” rappresenti una raccolta di prose e non propriamente una raccolta poetica. Il concetto però non cambia molto e, leggendo l’opera di Giovanni Fontana, viene da pensare che in realtà le suggestioni di una poesia o di una prosa sperimentale, per...CONTINUA...

Keret Etgar

All’improvviso bussano alla porta

Sherazade per non farsi uccidere dal sovrano Shahriyar inventa delle storie. Una al giorno per tanto, tanto tempo. Mille e una notte, per l'esattezza. Keret, in questo libro, fa più o meno lo stesso. Racconta delle storie per non farsi uccidere. A mettere in pericolo la sua vita sono tre strani individui che si ritrova in casa proprio nel racconto intitolato "All'improvviso bussano alla porta" che apre il libro e gli dà il titolo. L'ordine impartito è a dir poco perentorio: "Raccontami una storia". E alla minaccia dell'uomo barbuto armato di pistola che viene dalla Svezia, si aggiunge quella...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Effatà

Siracusa, estate 1950. L'attrice Dora Genesio, nella parte di Milla Milord, esordisce al Teatro Luna. Ma in "Effatà" di Dora Genesio e di Milla Milord si parla ben poco. Perché il vero interprete del romanzo di Simona Lo Iacono si chiama Nino Smith, un bambino di otto anni, coi capelli biondi e gli occhi chiari. E' arrivato in Sicilia da poche settimane al seguito di Dora Genesio l'attrice, che è poi anche sua madre, dopo aver lasciato l'Inghilterra. Nino è sordomuto. Le parole, e tutti i motivi che le parole si portano dentro, però, li riconosce lo stesso. Certo: non sa leggere, ma per quello...CONTINUA...

Rastello Luca, De Benedetti Andrea

Binario Morto

Anche ad avere idee del tutto diverse su temi come sviluppo, ambiente e stato dei conti pubblici una constatazione è comunque valida per tutti: non si è a favore di un progetto Tav perché si sappia nel dettaglio cosa accadrà, oppure perché si abbia un’idea precisa del suo rapporto costi-benefici, ma perché ci sono dei violenti – pochi, molti o moltissimi – che lo contrastano. Tanto basta, spesso a prescindere da tutto il resto. C’è soltanto da prendere atto come, appunto per questa ragione, il dissenso riguardo un’opera pubblica, in qualsiasi forma sia espresso, venga considerato (non da tutti...CONTINUA...

Gori Leonardo

La città d’oro

La parola “mistery” presente sulla copertina dell’ultimo romanzo di Leonardo Gori non deve trarre in inganno e far pensare semplicemente ad un thriller o ad una sorta di poliziesco ad enigma ambientato nel passato, con illustri personaggi storici nelle vesti di detective. “La città d’oro” magari è anche quello, ma non solo. La vicenda si apre poco dopo la cacciata dei Medici, nella Firenze del 1508, città cupa, fetida e devastata da un’epidemia: Niccolò Machiavelli è Segretario della Repubblica e pare nascondere un segreto di vitale importanza, condiviso con un visitatore, forse suo prigioniero...CONTINUA...

Morgan K. Richard

Esclusi

Dopo “Sopravvissuti”, primo capitolo della saga fantasy “Una Terra per eroi”, la Gargoyle ha giustamente pubblicato “Esclusi”, lungo romanzo che torna a riproporre le vicende di Ringil Eskiath, Archet ed Egar poco tempo dopo il sanguinoso epilogo della battaglia contro i Dwenda e i traditori umani. Poco tempo dopo quei tragici fatti ma quel tanto per ritrovare Ringil con il volto deturpato e pur sempre con la sua inseparabile Amica dei Corvi, enorme spadone forgiato dal popolo Kiriath: più spietato di prima, rinnegato dalla famiglia, con una taglia alle spalle, dedito a sgozzare i mercanti di schiavi...CONTINUA...

Yalom Irvin David

Le lacrime di Nietzsche

Il dottor Josef Breuer e il filosofo Friedrich Nietzsche non si sono mai incontrati realmente. Almeno: non ci sono prove che un incontro tra i due sia mai avvenuto. Irvin D. Yalom, grazie ad una brillante invenzione letteraria, ha voluto che si conoscessero ne "Le lacrime di Nietzsche", un romanzo corposo e godibile che potrà divertire soprattutto gli appassionati di psicologia e di filosofia. Non perché questo libro sia un trattato psicologico né, tanto meno...CONTINUA...

Bobin Christian

Francesco e l’infinitamente piccolo

"Francesco e l'infinitamente piccolo" è un libro strano. Forse perché non è facile inquadrarlo. Non è propriamente una biografia e neppure un romanzo. Non è un'agiografia né un saggio. "Francesco e l'infinitamente piccolo" è scritto magnificamente e intriso di quella "profonda leggerezza" che avevo già apprezzato in "Folli i miei passi", dello stesso Bobin. La vita di Francesco (e parlo del santo di Assisi) è stata scritta e ri-scritta una miriade di volte. D'altro canto il "poverello" affascina e conquista molti da più di otto secoli. Eppure la vita di Francesco scritta come l'ha scritta Bobin...CONTINUA...